Accontentare subito i desideri?
Praticamente simona l'unica cosa che attendi è il viaggio? però sappiamo che il tuo rimandare NON è solo una questione di desiderio, suvvia è anche per questioni organizzative e poi non possiamo chiedere ai bambini di "sognare" le cose a lungo termine e ce li hanno di sicuro quelli di sogni, jacopo vuol fare l'astronauta.
No, allora sono decisamente spostata verso il cuore di burro.Simo72 ha scritto:Madda ma il nocciolo della questione che ho proposto sta proprio in questo esempio, io non parlavo di giochi o altro ma di desideri per cui anche l'esempio del krapen calza, l'attesa del martedi, il non esaudire subito un desiderio ma lasciarglielo coltivare
Personalmente, sono raggiante quando posso soddisfare un loro desiderio e sono più interessata alla loro gioia del momento che al creare aspettativa.
Anche perché l'aspettativa c'è in molte altre cose, o no?
Un nuovo film a cartoni di cui vedono il trailer, Natale o compleanno, appunto.
Tra il rischio del piccolo regalo svalutato e la serenità di fare una cosa gradita a loro con poca spesa e fatica da parte mia, preferisco correre il rischio e dico di sì.
Devo riconoscere, inoltre, che Alex e Fede comprendono l'attesa necessaria se la spesa è molta (regalo di Natale) o la fatica è troppa (più di una volta ho negato il gormita di turno perché il tragitto fino all'edicola non era accettabile per ragioni organizzative, e alex ha capito).
quindi? mica ho capito che vuoi dire, io ho solo detto che anche quei regali inaspettati (COME FANNO PIACERE A ME E MAGARI ANCHE A TE) non glieli faccio mancare, anche GODERE e PROVARE PIACERE è una maniera per crescere eh! mica solo con le privazioni, il pentimento, il duro lavoro e il sacrificio si cresce, anche qualche soddisfazione, sorpresa, sfizio e desiderio (nei limiti) aiuta a crescere meglio.Simo72 ha scritto:pero' questo e' un discorso tuo personale, tu godi dell'attesa di dargli quel dono scelto per lui, tu godi della sua faccina sorpresa e della sua gioia....Lui subisce positivamente e allegramente qualcosa che hai desiderato tu
Leggendo questo tuo post, mi sono appena resa conto che IO STESSA non amo le attese.Simo72 ha scritto:Allora, mi si e' rotto il micronde, perche' aspettare natale per farselo regalare? lo compro subito e soddisfo un bisogno desiderio..Al complenno (fine novembre) volevo la WII, ho trovato un'offerta molto vantaggiosa e non me la sono fatta stupidamente scappare perche' il compleanno non era ancora arrivato, l'ho acquistata e soddisfatto un desiderio. Ho in mente di fare un viaggio da tempo, un week end a Londra con i bambini, lo desidero fortemente, avrei anche al disponibilita' economica avendo messo via i soldi da un po' per questo mini progetto, perche' non partire subito? Perche' in fondo questo sogno mi piace coltivarlo giorno dopo giorno, aspettando il momento giusto, non bruciando questo desiderio presa dall'impulso di partire. E' una motivazione che mi rende meno dura la giornata, mi fa sorridere al solo pensiero, mi spienge ad andare avanti nell'attesa di quello che sara' quando si realizzera''... Questo esempio per farvi capire cosa intendevo, il tutto ragionevolemente riportato ai bambini e ai loro sogni e desideri
Sono oculata, realista sulle disponibilità economiche, e (solo!) per questo rimando... ad esempio il navigatore satellitare per l'auto, io che mi perdo sempre e potrei già usarlo con profitto ora, preferisco averlo da Gianluca come regalo di Natale perché è (semi)superfluo e costa.
Ma ad avere i soldi, il tempo e l'opportunità per una mini-fuga in Inghilterra con il bimbi, col cavolo che aspetterei più di due nanosecondi
- superstrafra
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ho capito quello che intendevi, forse mi sono espressa male (di sicuro anzi). volevo dire che non credo il discorso della maestra fosse centrato sull'attesa in sè,senza motivo, o per far aumentare il desiderio,come non credo valga il discorso dell'aspettare due minuti prima di mangiare la pasta che hai pronta davanti nel piatto. come dici tu ci sono attese che sono giustificate e giustificabili, quindi trovo corretto anche rimandare ,nei casi opportuni, l'accontantare un desiderio semplicemente rimandandolo ad altra occasione. questo non vuol dire comprare un regalino e dirgli lo aprirai domani (che diavolo di senso avrebbe?),quanto piuttosto, ora non c'è tempo,o non ho i soldini,ma la prossima volta lo prenderemo. non c'entra nulla il farli aspettare per aumentare il desiderio,ma imparare che c'è un tempo per ogni cosa,che non tutto è dovuto,e che in certi casi bisogna saper aspettare ragionevolmente.lenina ha scritto:Secondo me è un discorso inutile.
Spesso chi è di questa idea da consigli come
quando arriva la pasta nel piatto digli di aspettare 2 minuti prima di mangiare
E consiglia di insegnare a resistere al desiderio con metodi simili.
Io penso che ci siano i no e i sì e i poi.
Ognuno con motivi diversi
Una caramella
No ne hai già mangiata una (o no per altri motivi)
Sì
Dopo mangiato.
De è sì non vedo perchè farlo aspettare appositamente perchè il desiderio aumenti.
Perchè il consiglio che ho letto in questo campo è proprio di farli aspettare volontariamente e questo non mi piace.
(a me darebbe fastidio lo facessero con me)
alla fine forse la pensiamo allo stesso modo ecco
- superstrafra
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lenì io condivido tutto ma ripeto,non credo che l'invito delle maestre fosse quello di prolungare l'attesa fine a se stessa,quanto approfittare (senza creare un'occasione apposta) delle occasioni quotidiane per fornire un "no" o un "poi",sempre e comunque motivato, per abituare i bimbi all'attesa. mi spiego adesso?lenina ha scritto:Ma ho scritto che non bisogna dire di no? :mumble:
Ha volte mi pare che venga letto quello che non scrivo.
Ho scritto che qualunque sia la risposta (Si, No o Poi) deve, a mio parere, essere motivata (il fatto che un regalo costi molto è un ottimo motivo per rimandarlo)
Non mi piace il "no" o il "poi" non motivato detto solo per prolungare l'attesa, ma non mi piace neanche il sì detto spesso solo per evitare di discutere (permettere a un bimbo di riempirsi di merendini per evitare discussioni è sbagliato quanto negargli quello occasionale per principio)