Erin-75 ha scritto:ehmmmm ma perchè devi supporre che io genitore che sto facendo questo tipo di discorso (magari quello che spende e spande, del discorso di educazione al merito e all'attesa se ne frega altamente per lassismo o per puro disinteresse) spendo e spando come voglio? :occhiodibue:
cioè se uno fa il discorso dell'educare il proprio figlio al piacere di attendere o desiderare il giocattolo, al magari risparmiare qualche soldino che gli viene regalato come premio per un bel voto per comprarsi il vulcano dei gormiti piuttosto che spenderlo subito per comprare il gormitino, è necessariamente un ipocrita perchè essendo adulto spende e spande e si gratifica a più non posso?
ma perchè?
ci sono anche quei genitori che credono in certi percorsi educativi e li applicano anche con l'esempio perchè li vivono come percorsi di vita no?
Erin il discorso che leggo io è diverso.
Bisognerebbe trasmettere ai nostri figli quelli che sono i nostri valori tramite l'esempio.
Se tu sei un genitore che cambia 2 telefoni l'anno, il pc ogni anno, la borsa ogni mese e ogni volta che esci torni con qualcosina per te non puoi pretendere che tuo figlio capita perchè non può avere un giocattolo in più.
Se tu sei un genitore che gestisce le spese comprando il necessario è molto più probabile che tuo figlio impari con il tempo questo modo di fare e tenda mediamente ad accettarlo come normale.
Ricordi il mio post sulle gratificazioni? io sono dell'idea che dovremmo "gratificare" i figli con la frequenza con cui ci gratifichiamo noi (o al massimo di più )
L'attesa non si insegna costringendo i figli ad attendere ma stabilendola come abitudine di vita familiare.