Il figlio immaginato!
Il figlio immaginato!
Ora che ho decisamente superato la cosa e posso dirmi follemente innamorata del mio bambino, vorrei raccontare di uno stato d'animo che mi ha accompagnato per i primi mesi di gravidanza e mi ha procurato enormi "sensi di colpa", e capire se a qualcun 'altra è successo qualcosa di simile.
Non appena scoprii di essere incinta ero al settimo cielo (gravidanza desiderata e cercata), e da subito cominciai a fantasticare sul mio fagiolino.
Ed ovviamente - come credo valga per tutte - cominciai a chiedermi se si trattasse di un maschietto o di una femminuccia, sino ad assaporare il pensiero che fosse una "femminuccia" (era tanto il desiderio che cominciai a convincermene).
In realtà erano diversi i motivi per cui avrei voluto un fiocco rosa: ho una nipotina che considero mia "figlia" e mi piaceva pensare che sarebbero potute crescere come "sorelle" come io e la sua mamma - alias mia sorella; poi proprio mia sorella avrebbe potuto passarmi tanti completini "sfiziosissimi" e "carinissimi" ancora nuovi; per non parlare del "caratterino" delle bambine - obiettivamente diverso da quello dei maschietti -; infine, ed egoisticamente, pensavo che solo una figlia mi sarebbe rimasta veramente vicina quando sarebbe cresciuta ed avrebbe lasciato il nido.
Avevo anche scelto il suo nome (Miriam), mentre avevo preso in considerazione quelli maschili solo moltoooo svogliatamente.
Arriva l'eco morfologica, sono emozionatissima e tesissima (credo sappiate bene a cosa mi riferisco).
certo l'ansia era maggiormente legata alla paura che il feto potesse presentare un problema qualsiasi, ma non nego che era anche tanto il desiderio e la paura di scoprire il sesso del mio bimbo.
Durante tutto l'esame faccio mille domande alla dott.ssa ed analizzo ogni sua espressione per paura che notasse qualcosa che non andava, poi.....quando mi dice che è tutto OK e che il mio piccolo cresce bene e regolarmente, prendo coraggio e le faccio la fatidica domanda: riesce a vedere il sesso?????
Lei sorride e mi dice che era sorpresa non l'avessi chiesto prima, mi chiede qualche secondo perchè voleva ricontrollare per essere sicura del responso e quei secondi mi sono sembrati un'eternità.
La mia testa fissava le sue labbra ed aspettava il fatidico annuncio :"è femmina", invece......secca mi dice "è un maschietto". :eeeeeeeeeee.
Rimango di sasso, guardo mio marito, vedo i suoi occhi luccicare (lo stesso avrebbe fatto in caso di femminuccia perchè, lui sì, non aveva preferenza alcuna) e sento di non provare la stessa gioia: MI SENTO UN VERME :sick:
Continuo a sentirmi così anche nei giorni successivi, e più sentivo la delusione più mi sentivo intimamente "indegna" di quel dono.
Continuavo a ripetermi che ero una STUPIDA per quei brutti pensieri, che non erano giusti nei confronti delle tante donne in cerca disperata della cicogna o di quelle che devono affrontare la realtà di un figlio "malato".
Soprattutto mi sentivo in colpa nei confronti del mio piccolo, che continuava a scalciare, ma non meritava una mamma che non era stata in grado di amarlo perchè era "lui" e nessun altro.
Confesso che ci ho messo qualche mese a perdonarmi e riappacificarmi con me stessa, nonchè a stabilire un intimo legame con il mio AMORE che era dentro di me e meritava di essere amato infinitamente.
Quando è nato l'ho guardato negli occhi, l'ho riconosciuto come MIO FIGLIO, CARNE DELLA MIA CARNE, ed ogni residuale amarezza è scomparsa improvvisamente.
oggi ho ancora il desiderio di una feminnuccia ma solo a completamento del "cerchio", e se Dio vorrà donarmela la gioia sarà identica a quella che provo ora (anche perchè non credo si possa provare più grande di quella che ho ora)!
Non appena scoprii di essere incinta ero al settimo cielo (gravidanza desiderata e cercata), e da subito cominciai a fantasticare sul mio fagiolino.
Ed ovviamente - come credo valga per tutte - cominciai a chiedermi se si trattasse di un maschietto o di una femminuccia, sino ad assaporare il pensiero che fosse una "femminuccia" (era tanto il desiderio che cominciai a convincermene).
In realtà erano diversi i motivi per cui avrei voluto un fiocco rosa: ho una nipotina che considero mia "figlia" e mi piaceva pensare che sarebbero potute crescere come "sorelle" come io e la sua mamma - alias mia sorella; poi proprio mia sorella avrebbe potuto passarmi tanti completini "sfiziosissimi" e "carinissimi" ancora nuovi; per non parlare del "caratterino" delle bambine - obiettivamente diverso da quello dei maschietti -; infine, ed egoisticamente, pensavo che solo una figlia mi sarebbe rimasta veramente vicina quando sarebbe cresciuta ed avrebbe lasciato il nido.
Avevo anche scelto il suo nome (Miriam), mentre avevo preso in considerazione quelli maschili solo moltoooo svogliatamente.
Arriva l'eco morfologica, sono emozionatissima e tesissima (credo sappiate bene a cosa mi riferisco).
certo l'ansia era maggiormente legata alla paura che il feto potesse presentare un problema qualsiasi, ma non nego che era anche tanto il desiderio e la paura di scoprire il sesso del mio bimbo.
Durante tutto l'esame faccio mille domande alla dott.ssa ed analizzo ogni sua espressione per paura che notasse qualcosa che non andava, poi.....quando mi dice che è tutto OK e che il mio piccolo cresce bene e regolarmente, prendo coraggio e le faccio la fatidica domanda: riesce a vedere il sesso?????
Lei sorride e mi dice che era sorpresa non l'avessi chiesto prima, mi chiede qualche secondo perchè voleva ricontrollare per essere sicura del responso e quei secondi mi sono sembrati un'eternità.
La mia testa fissava le sue labbra ed aspettava il fatidico annuncio :"è femmina", invece......secca mi dice "è un maschietto". :eeeeeeeeeee.
Rimango di sasso, guardo mio marito, vedo i suoi occhi luccicare (lo stesso avrebbe fatto in caso di femminuccia perchè, lui sì, non aveva preferenza alcuna) e sento di non provare la stessa gioia: MI SENTO UN VERME :sick:
Continuo a sentirmi così anche nei giorni successivi, e più sentivo la delusione più mi sentivo intimamente "indegna" di quel dono.
Continuavo a ripetermi che ero una STUPIDA per quei brutti pensieri, che non erano giusti nei confronti delle tante donne in cerca disperata della cicogna o di quelle che devono affrontare la realtà di un figlio "malato".
Soprattutto mi sentivo in colpa nei confronti del mio piccolo, che continuava a scalciare, ma non meritava una mamma che non era stata in grado di amarlo perchè era "lui" e nessun altro.
Confesso che ci ho messo qualche mese a perdonarmi e riappacificarmi con me stessa, nonchè a stabilire un intimo legame con il mio AMORE che era dentro di me e meritava di essere amato infinitamente.
Quando è nato l'ho guardato negli occhi, l'ho riconosciuto come MIO FIGLIO, CARNE DELLA MIA CARNE, ed ogni residuale amarezza è scomparsa improvvisamente.
oggi ho ancora il desiderio di una feminnuccia ma solo a completamento del "cerchio", e se Dio vorrà donarmela la gioia sarà identica a quella che provo ora (anche perchè non credo si possa provare più grande di quella che ho ora)!
Madda, ci sono passata anche io, all'inverso, però. Io avrei voluto un maschietto perchè odio le femminucce vezzose e un po' stronzette, e poi all'epoca ero innamorata di un nipote di mio marito che ora per motivi trooooopo lunghi da spiegare non vediamo più.
Al contrario di te, non ho voluto sapere il sesso del mio bambino fino alla fine, ma speravo (senza troppo applicarmi però) in Maurizio-bis. Figurati che quando Federica è nata, l'ostetrica la teneva seduta nelle sua mano, e il sesso non si vedeva. Lei mi disse "Indovina cos'è?" e io "il mio bimbo". L'ostetrica allora mi disse "guarda bene". No, delusione no, perchè davvero non avevo nessuna preferenza, volevo il maschietto perchè non volevo una bambolina (e infatti Freddy NON è vezzosa, sebbene secondo me sia bellissima) e poi volevo il "mio" maurizio, ma dentro di me davvero avrei accettato tutto.
Ma non credo che ci si debba sentire in colpa per così poco... Appunto, una cosa è i lfiglio immaginato (non solo il sesso, ma anche la fisionomia...) un altro è quello che DAVVERO ci capita tra le mani...
Al contrario di te, non ho voluto sapere il sesso del mio bambino fino alla fine, ma speravo (senza troppo applicarmi però) in Maurizio-bis. Figurati che quando Federica è nata, l'ostetrica la teneva seduta nelle sua mano, e il sesso non si vedeva. Lei mi disse "Indovina cos'è?" e io "il mio bimbo". L'ostetrica allora mi disse "guarda bene". No, delusione no, perchè davvero non avevo nessuna preferenza, volevo il maschietto perchè non volevo una bambolina (e infatti Freddy NON è vezzosa, sebbene secondo me sia bellissima) e poi volevo il "mio" maurizio, ma dentro di me davvero avrei accettato tutto.
Ma non credo che ci si debba sentire in colpa per così poco... Appunto, una cosa è i lfiglio immaginato (non solo il sesso, ma anche la fisionomia...) un altro è quello che DAVVERO ci capita tra le mani...
Ci si abitua ad un idea, che fa male pensare che sia il contrario.
Che il piccolo che per mesi abbiamo chiamato con un nome in realtà non è quello che pensavamo.
È normale si, eccome se lo è.
In qualche modo l’ ho vissuta anche io, nella seconda gravidanza.
Poi, beh, questa volta sono partita senza pensiero.
Se sarà femmina ben venga, se è maschio ben venga.
Credevo nella femmina.
Non perché lo desideravo di più o cos’ altro, ma era una sensazione a pelle.
Ed è nato Fabio.
Che il piccolo che per mesi abbiamo chiamato con un nome in realtà non è quello che pensavamo.
È normale si, eccome se lo è.
In qualche modo l’ ho vissuta anche io, nella seconda gravidanza.
Poi, beh, questa volta sono partita senza pensiero.
Se sarà femmina ben venga, se è maschio ben venga.
Credevo nella femmina.
Non perché lo desideravo di più o cos’ altro, ma era una sensazione a pelle.
Ed è nato Fabio.
- Pioggerella
- Utente Vip
- Messaggi: 389
- Iscritto il: dom mar 16, 2008 9:16 pm
In parte è successo anche a me.
Daniele voleva la femminuccia, ha sperato tantissimo nella femminuccia, se la sognava pure di notte ed in famiglia ormai si parlava già di Maia, anche se era solo un'idea, il sesso lo abbiamo saputo con la morfologica.
Io invece, non so perchè sentivo che era un maschietto, infatti quando la dott.ssa ci ha detto "lo vedete? E' un bel pisellino" non sono rimasta sopresa.
Solo un pò delusa.
Non so perchè.
Ero preoccupata che fosse un maschio.
Forse perchè ho una sorella minore alla quale sono legatissima e che so come prendere.
Forse perchè i maschi mi sono sembrati sempre più difficili.
Niente scarpette sfizione, niente confidenze da donne, niente primi morosi.
Solo parolacce, prepotenze e strafottismo.
Ecco, questa è l'idea del 15enne maschio di oggi che avevo. Che forse ho ancora.
Sicuramente sbagliata.
Ma io di come si educa un maschio non ho proprio idea.
Sono una femmina, so quello che sento, la sensibilità che ho.
L'altro sesso l'ho sempre visto come una cosa diversa da me.
E per qualche mese mi sono chiesta come avrei fatto ad affrontare il calcio, le ruspe e tutte le cose da bambini.
E mi sentivo in colpa per questo.
Poi pian piano ho maturato un pensiero, che alla fine è alla base di ogni cosa che faccio.
L'amore.
Ho capito che come sarà mio figlio, i valori che avrà, come affronterà il mondo non dipende dal sesso o da quanta esperienza ho adesso nel crescere con un bambino o una bambina, ma semplicemnte dipende dall'amore che gli daremo io e il papà.
Da come lo educheremo, da quello che gli insegneremo, da quanto lo ameremo.
E io oggi so che non cambierebbe niente se invece di William ci fosse Maia nella mia pancia.
Mio figlio avrà tutto l'amore di mamma e papà e...non sarà un vandalo :cazzarola: !!!
altrimenti mamma e papà :frusta: :trombare:
Daniele voleva la femminuccia, ha sperato tantissimo nella femminuccia, se la sognava pure di notte ed in famiglia ormai si parlava già di Maia, anche se era solo un'idea, il sesso lo abbiamo saputo con la morfologica.
Io invece, non so perchè sentivo che era un maschietto, infatti quando la dott.ssa ci ha detto "lo vedete? E' un bel pisellino" non sono rimasta sopresa.
Solo un pò delusa.
Non so perchè.
Ero preoccupata che fosse un maschio.
Forse perchè ho una sorella minore alla quale sono legatissima e che so come prendere.
Forse perchè i maschi mi sono sembrati sempre più difficili.
Niente scarpette sfizione, niente confidenze da donne, niente primi morosi.
Solo parolacce, prepotenze e strafottismo.
Ecco, questa è l'idea del 15enne maschio di oggi che avevo. Che forse ho ancora.
Sicuramente sbagliata.
Ma io di come si educa un maschio non ho proprio idea.
Sono una femmina, so quello che sento, la sensibilità che ho.
L'altro sesso l'ho sempre visto come una cosa diversa da me.
E per qualche mese mi sono chiesta come avrei fatto ad affrontare il calcio, le ruspe e tutte le cose da bambini.
E mi sentivo in colpa per questo.
Poi pian piano ho maturato un pensiero, che alla fine è alla base di ogni cosa che faccio.
L'amore.
Ho capito che come sarà mio figlio, i valori che avrà, come affronterà il mondo non dipende dal sesso o da quanta esperienza ho adesso nel crescere con un bambino o una bambina, ma semplicemnte dipende dall'amore che gli daremo io e il papà.
Da come lo educheremo, da quello che gli insegneremo, da quanto lo ameremo.
E io oggi so che non cambierebbe niente se invece di William ci fosse Maia nella mia pancia.
Mio figlio avrà tutto l'amore di mamma e papà e...non sarà un vandalo :cazzarola: !!!
altrimenti mamma e papà :frusta: :trombare:
Io un po' all'opposto l'ho provato anch'io.
Volevo un maschio, credevo di potermi trovare meglio come mentalità, passioni, etc.
Mio marito pure.
Poi alla morfologica mi hanno detto che era femmina. Ci siamo un po' rimasti male. Ma nel giro di qualche giorno... mi sono accorta che invece sotto sotto mi sentivo meglio così. Non so perché, non mi capacitavo del motivo, ma era come se sentissi che era giusto così.
Volevo un maschio, credevo di potermi trovare meglio come mentalità, passioni, etc.
Mio marito pure.
Poi alla morfologica mi hanno detto che era femmina. Ci siamo un po' rimasti male. Ma nel giro di qualche giorno... mi sono accorta che invece sotto sotto mi sentivo meglio così. Non so perché, non mi capacitavo del motivo, ma era come se sentissi che era giusto così.
io pure all'opposto, desideravo un maschio perchè non sono brava con le femmine, non avrei voluto vestirle di rosa o giocare con le bambole...ahahah che cavolate!!! però davvero avrei prferito un maschio, allora per evitare che succedesse quello che è successo a te fin da subito ho cominciato a fantasticare sulla mia vita con una bimba, così quando ho scoperto che era maschio ero strafelice ma sarebbe stato uguale se fosse stata femmina perhcè ormai mi ero adattata all'idea :cisssss: