la mamma, il cucciolo, la macchina.

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Claudina
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la mamma, il cucciolo, la macchina.

Messaggio da Claudina » mar giu 23, 2009 10:12 pm

Scusate la tristezza dell'argomento, ma da quando sono rimasta incinta mi sono sempre chiesta una cosa.
Fortunatamente non l'ho vissuta e mi rivolgo alle mamme che ci sono passate o che hanno visto da vicino una situazione così.
che cosa significa partorire e vedersi portare via il proprio bimbo, vederlo affidato a una macchina, sapere che in quel momento non sei la persona che può fare il meglio per lui? mi spiego?
come si vive questo distacco?
come si tira avanti, giorni, mesi, vedendo il proprio bimbo crescerti lontano, dentro un'incubatrice?
come riparte un rapporto mamma-figlio iniziato con un distacco così innaturale seppur necessario?

Un grazie a chi si sentirà di rispondermi.


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gigia
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Messaggio da gigia » mar giu 23, 2009 10:16 pm

io non l'ho vissuto,però credo che morirei,
o vivrei attaccata alla speranza
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Fede
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Messaggio da Fede » mar giu 23, 2009 10:28 pm

io non l'ho nemmeno visto per tre lunghissimi giorni
cesareo in anestesia generale
e non potevo andare al neonatale a vederlo
mi dicevano che andava tutto bene
ma io non ci credevo
mammangi

Messaggio da mammangi » mar giu 23, 2009 10:34 pm

E' successo ad una mia amica che ha avuto i gemelli a 6 mesi e sono ancora in incubatrice. All'inizio le hanno permesso di metterci dentro le mani, ora che stanno meglio li può tenere in braccio ma è dura, durissima. Dice che sta ristabilendo ora il legame mamma-figlio che le è stato spezzato.
Un'altra amica invece mi ha detto che viveva la situazione come se quel bimbo in ospedale non fosse figlio suo, ma semplicemente "un bimbo". Credo sia un meccanismo psicologico di sopravvivenza.
Certo chi può tenere subito in braccio il proprio figlio deve ricordarsi sempre di quanto è fortunata.
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Elena.
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Messaggio da Elena. » mar giu 23, 2009 10:48 pm

Niccolò non è stato attaccato ad una macchina o in incubatrice, ma è stato lontano da me 5 giorni.
io sono diabetica, lui era abbastanza grosso e lo hanno fatto nascere alla 36 settimana (era 4 kg), come quasi tutti i bambini nati da madri diabetiche ha soffeto di ipoglicemia nelle 24/48 ore dopo la nascita, essendo nato prima era considerato prematuro ed in più nato dopo 24 ore di travagli con parto cesareo per sofferenza fetale.
Io l'ho visto appena nato e poi il giorno successivo con le manine fasciate perchè non farlo toccare in testa dove aveva una flebo...mi è crollato il mondo addosso.
Mi sono sentita in colpa nel vederlo così per colpa mia, per colpa d un mio problema di salute...stava male ed io non potevo fare nulla non lo potevo nemmeno pendere in braccio altrimenti avrei rischiato di togliergli l'ago dalla vena che avevano trovato per miracolo. I medici mi rassicuravano e sapevo che tutto si sarebbe risolto ma ho pianto tanto in quei giorni in ospedale
Nicco Doveva mangiare ogni ora ed una certa quantità di latte, e quindi non potevo allattarlo, lo potevo vedere solo due volte al giorno per pochi minuti...poi camminavo male per via del cesareo e per me raggiungere il reparto dei prematuri era un patimento ma lo facevo lo stesso con le lacrime agli occhi dal dolore ma ci andavo.
Dopo 5 giorni ci hanno dimesso, eravamo due estranei ma lui stava benissimo...abbiamo imparato a conoscerci un pò in ritardo ma ce l'abbiamo fatta lo stesso.
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madda77
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Messaggio da madda77 » mer giu 24, 2009 12:36 pm

Io ci pensavo proprio qualche giorno fà!
Non conosco personalmente il tipo di esperienza ma mi sono trovata a riflettere su quale fortuna per me questa sia stata, e non me ne sono nemmeno resa conto (se non ora, a 4 mesi e 1/2 di distanza dal parto).
Ero al parco con il mio piccolo e qualche panchina più in là c'era un'altra mamma con la sua bambina con evidenti handicap.
In un solo attimo mi si è riempito il cuore di tristezza ed ammirazione per quella donna, e ho capito quanto io fossi stata fortunata.
Avevo dato per scontato che il bimbo sarebbe nato sano, bello e vivace (era così che lo vedevo nella mia mente) ed anche quando pensavo al momento del parto STUPIDAMENTE i miei pensieri si limitavano al dolore che avrei provato ed alla gioia di poterlo conoscere ed abbracciare.
In una gravidanza ed un parto "normale" è così che vanno le cose (come ci propinano fims, riviste ed informazioni varie), ed anche se sappiamo che in "teoria" qualche complicanza possa subentrare, c'è la presunzione di ritenere che ciò non riguarderà noi!
Oggi ringrazio Dio non solo di avermi donato il mio cucciolo, ma e SOPRATTUTTO di avermi risparmiato un'esperienza così traumatica e destabilizzante quale quella che si trovano a dover affrontare tutte quelle mamme che - dopo aver sognato come tutte il proprio bimbo ed il momento in cui lo avrebbero abbracciato al petto - possono vederlo solo attraverso il vetro di una macchina e perdere il sonno e la ragione nella speranza che la complicanza o il problema riscontrato si risolva quanto prima!
A tutte queste MAMME va la mia più sincera stima ed ammirazione....oltre che le mie preghiere! :bacio:
vic

Messaggio da vic » mer giu 24, 2009 1:45 pm

dopo la nascita di Vittoria mi hanno messo in stanza con una ragazza che aveva la bimba in neonatologia da 3 gg. per una grave infezione. ricordo le sue lacrime quando mi hanno portato in camera la pupetta, mi sono sentita in imbarazzo e ho mandato via presto mio marito perchè mi sembrava ingiusto sbatterle in faccia la nostra gioia.
era preoccupatissima e triste,quando sono stata dimessa lei era ancora lì, in quella saletta, che guardava la sua bimba.
chiaretta_1974

Messaggio da chiaretta_1974 » mer giu 24, 2009 1:48 pm

Fede ha scritto:io non l'ho nemmeno visto per tre lunghissimi giorni
cesareo in anestesia generale
e non potevo andare al neonatale a vederlo
mi dicevano che andava tutto bene
ma io non ci credevo

:marika:
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