I miei fallimenti

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nove
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I miei fallimenti

Messaggio da nove » lun giu 08, 2009 1:33 pm

Oggi mi sento un tantino fallita.
Per via dell'educazione di Marco.

Oh, era ovvio che con la nascita di Andrea uscisse la gelosia... Quindi non c'è da fare drammi se ultimamente Marco richiede più attenzioni e a volte anche in modo negativo.

Però...

Non capisco che cosa ci sia che non va.
Continua a farsi la cacca addosso, l'ha sempre fatto. Ora col fratellino a volte non regge nemmeno la pipì. Ok. Tipica regressione. Per di più accade spesso mentre sono impegnata con l'altro, cosa ancora più tipica.
Bisogna stare attenti che non faccia male al piccolo. Anche questa è una cosa normale, deve esprimere la sua rabbia e bisogna aiutarlo a indirizzarla.

Ieri sera però, di fronte a continue provocazioni (cacca e pipì sul pavimento, strizzata al naso del fratello che si è messo a strillare come un'aquila, pretesa di mangiare imboccato ma senza stare seduto, bensì a giro per la cucina...) ho perso veramente le staffe.

Mi sento fallita per due motivi.
Primo: non riesco spesso a controllare le mie emozioni, quindi non insegno certo a mio figlio.
Secondo: mio marito è il campione dell'educazione rigida e mi accusa sempre di aver educato male Marco con la mia indulgenza. A malincuore credo di dover ammettere che in parte ha ragione. Forse dovevo mettere dei paletti fin da più piccolo e adesso non mi trovavo con un piccolo ribelle che non obbedisce mai, nemmeno sulle cose pericolose, tipo dare la mano per strada o non toccare il ferro da stiro... Sono continuamente ad urlare. Se rimango pacata non succede niente, non ascolta.
Nello stesso tempo l'atteggiamento ambivalente di noi genitori mette nostro figlio in una situazione di vantaggio ma anche di insicurezza... Ma è un problema, mio marito a questi discorsi psicologici non ci crede e mai seguirà per amore di nessuno qualcosa che non lo convince.
Dovrei cominciare a urlare di meno ma nello stesso tempo mettere in pratica delle punizioni (tipo niente tv, che so...) quando travalica certi limiti. Il guaio è che li travalica sempre! E sono quantomai insicura su quanto pretendere da lui.

Dove ho sbagliato e soprattutto... sono ancora in tempo per poter acquistare un minimo di autorevolezza che non sia autoritaria per forza?
Perché noto che con suo padre certi versi non li fa... O sa di non poterselo permettere, oppure è un modo per attirare attenzione da parte mia! Per esempio, quando ero in ospedale faceva la cacca sul vasino: suo babbo gli dava un clisterino e gli diceva di sedersi e aspettare. Tornata io, non ha più funzionato.

:mumble:


maaga

Messaggio da maaga » lun giu 08, 2009 2:09 pm

No, cara non sei fallita.
Lui è un gran paragnosta :cisssss:
E' difficile molto, ma molto, in questo caso di gelosia tra fratelli, lo fanno le azioni del parentato vicino, i commenti ecc. ecc.
L'unico consiglio che mi sento di darti è di lavorare più su te stessa, se credi di essere (tra te e tuo marito) quella più morbida, inizia a definire meglio quali limiti ha il bambino, non è detto che siano gli stessi di tuo marito (se lo fosserò sarebbe perfetto credo).
Premialo quando fa qualcosa di giusto e se ci riesci sorvola su ciò che sai stia facendo apposta.
:bacio:
lory76

Messaggio da lory76 » lun giu 08, 2009 3:06 pm

Nove, per prima cosa cancella dalla tua testa la parola fallimento.
Mettici: periodo intenso, stancante e routine famigliare in rodaggio dal nuovo arrivato e vedrai che tutto ti apparira' piu' chiaro.
Mettiti serena tu e vedrai che saprai come meglio trattare questi episodi di tuo figlio.
Io opterei per la dolcezza, se proprio fa qualcosa di esagerato dagli una punizione che non sia fatta di grida ( e nemmeno di botte), privalo per qualche momento di qualcosa a cui lui tiene e vedi la reazione.
E per il resto tanta pazienza, sara' un periodo che passera'.
Un'abbraccio.
TataGisella

Messaggio da TataGisella » lun giu 15, 2009 1:32 pm

sono d'accordo con Fish e Lory, lavora su te stessa iniziando a cancellare la parola fallimento.
anch'io opterei per la dolcezza, per il dialogo. e se proprio fa qualcosa di grave, vietagli sì qualcosa che gli piace, per esempio la tv, ma spiegandogli che il suo gesto poteva avere conseguenze.
detto questo, cerca il dialogo anche con tuo marito, per raggiungere un punto di contatto nei metodi educativi: per un bambino è essenziale la coerenza di metodi usati da chi si occupa di lui
:bacio:
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Messaggio da Lella » lun giu 15, 2009 2:38 pm

Assolutamente non parlare di fallimento, perchè tutte siamo in continuo aggiornamento e apprendimento sull'essere mamma.
Gestire certi momenti della crescita dei nostri bambini con tutte le loro conseguenze comportamentali non è facile, ti capisco benissimo perchè anche per me è stato molto duro quel periodo e Andrea era davvero ingesitbile e snervante.
SPesso anche alzare il tono o urlare non serve a molto, forse è meglio agire con decisione e fermezza dando una piccola "punizione", levandogli un giocattolo per tot tempo o allontanarlo in cameretta.
L'importante è però essere ferme su qualsiasi cosa si dice o si fà.
Io lo consiglio ma spesso pure io non rimango molto ferma :-))
Dai non ti scoraggiare e vedrai che anche tu uscirai presto da questo momento di difficoltà.
speltra

Messaggio da speltra » lun giu 15, 2009 3:30 pm

Nove, ti parlo da mamma in continua crisi di fallimento. E sono mamma di figlia unica!!! A parte quotare le mamme che hanno scritto prima di me, dico sempre che PURTROPPO i figli non escono con il libretto delle istruzioni, altrimenti sarebbe facilissimo! E non credere a quanti salgono sul pulpito e dicono di avere la soluzione: sono tutti bravi con i figli degli altri!!*
Lella ha perfettamente centrato il problema: siamo in continuo apprendimento e aggiornamento!!
* Ops, scusate, noimamme, non ce l'avevo con voi, ma credo che il sapientone di turno che sa gestire qualunque situazione con i NOSTRI figli, sia capitato a tutte, no? Ua cosa è chiedere consiglio prima di tirarsi con la testa nel muro 8come faccio spesso io), altro è la persona che dispensa consigli e insegnamenti senza che gli siano richiesti. Fine dell'OT
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Messaggio da Rie » lun giu 15, 2009 6:30 pm

TataGisella ha scritto: detto questo, cerca il dialogo anche con tuo marito, per raggiungere un punto di contatto nei metodi educativi: per un bambino è essenziale la coerenza di metodi usati da chi si occupa di lui
:bacio:
Purtroppo non sempre è possibile. Specie se, magari, in teoria qualcosa riesci a negoziare ma quando il marito-sergente incazzoso dei marines perde la testa davanti alle scelleratezze del pargolo, non c'è mediazione che tenga: ad emergere è l'istinto, e il suo istinto è diverso dal tuo, non ce n'è...

nove ha scritto: Secondo: mio marito è il campione dell'educazione rigida e mi accusa sempre di aver educato male Marco con la mia indulgenza. A malincuore credo di dover ammettere che in parte ha ragione.

Se rimango pacata non succede niente, non ascolta.

Nello stesso tempo l'atteggiamento ambivalente di noi genitori mette nostro figlio in una situazione di vantaggio ma anche di insicurezza... Ma è un problema, mio marito a questi discorsi psicologici non ci crede e mai seguirà per amore di nessuno qualcosa che non lo convince.
Dovrei cominciare a urlare di meno

:mumble:
Ciao nove.
Queste frasi avrei potuto scriverle io. Coppia composta da noimamma + padre-dittatore, un disastro.
Proprio per questo, non ho soluzioni da darti, perché io navigo a vista, mi prendo il vantaggio di essere quella che sta più spesso con i bambini per far prevalere ciò in cui credo. Ma capitano i giorni in cui col cavolo che ci credo, e alex e fede sono così insopportabili che l'urlo selvaggio è l'unica cosa che possa frenarli.
Allora sì che ti senti un fallimento.
Posso solo aggrapparmi alla convinzione che il metodo rigido di mio marito (sculacciate, ordini -sic - , regole più e meno utili e sensate) funzioni niente male nel breve periodo ma nel lungo periodo un tentativo diverso possa riuscire, anche se per forza di cose disturbato dalla linea differente. A tacer poi della possibilità che la repressione generi ipocrisia o comportamenti oppositivi per partito preso.
I miei figli per fortuna sulle cose pericolose sono gestibili, perciò mi accontento. Vero è che potrei essere meno esaurita con un consorte di linea noimammesca, o quanto meno che non influisca in senso contrario.
Ma tant'è.
Lo amo, me lo tengo, quando posso cazzio pure lui perché è inutilmente rigido con i bimbi.

Non per scoraggiarti, ma ti segnalo che Alex a volte non reagisce bene alle punizioni. Anzi, gli viene la sindrome da "Alcatraz", tipo "sono un duro e delle punizioni me ne frego, anzi più ne date più mi arrabbio".

Conta inoltre che il parto non è passato da molto, sei ancora in una fase delicata, che ingigantisce normali (se pur incasinate, non lo nego affatto!) dinamiche di una famiglia costretta all'educazione bipolare. Che, sono d'accordo con TataGisella, non è un bene, eppure per alcune coppie che si amano ma non la pensano allo stesso modo sui bambini è l'unica possibile.
sony_melody

Messaggio da sony_melody » lun giu 15, 2009 7:10 pm

Come ti capisco Nove!!! Sono nella stessa situazione. Io sto provando con la gentilezza e appena ho tempo lo dedico a mia figlia maggiore, ma purtroppo non ho grandi risultati. :cry: Vanila ha quasi 9 anni e oggi mi ha lanciato un giubbino in viso, rischiando di colpire il fratellino e colpendo il mio occhio. Spero che con il tempo capisca e maturi. Per ora mi limito ad insistere, anche se ogni tanto parte l' urlo di tarzan. :tettonaesaurita: Chissà i vicini :cisssss: .
Un bacio e fatti forte. :bacio:
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