La moltiplicazione e la preferenza

Il luogo del pensiero, dell'approfondimento, della discussione; società, politica, religione e tanto altro su cui riflettere, un occhio critico sul mondo che ci circonda.
Avatar utente
Rie
Utente NM
Utente NM
Messaggi: 7933
Iscritto il: ven dic 15, 2006 4:51 pm

Messaggio da Rie » ven apr 24, 2009 10:35 am

Nau ha scritto:Solo a me sto thread fa venire il magone?
Questo è il motivo per cui io in realtà me la faccio addosso all'idea di un altro figlio.Ho paura di questa possibilità di preferire uno dei due.Questa paura mi paralizza.
Ma sai che invece a me fa venire solo un moto di ammirazione per la lucidità nell'affrontare la cosa, e per l'indubitabile amore di Fra per le bambine?

Però c'è il trucco: io i due figli li ho già.
Ti giuro che mentre ero incinta di Federico me la facevo sotto tutti i giorni per il timore di preferire Alex. Di più: per il timore di non amare abbastanza il secondo.

Guarda... pur avendo un figlio solare e di piacevole compagnia (Alex) e uno più ombroso e rognoso (Fede), a me non è capitato di provare sentimenti simili a quelli di Fra e di altre. Apprezzo il tempo con loro e mi piacciono per le loro diverse caratteristiche, con identica intensità. L'unica differenza è nel peso educativo del figlio "difficile". Non che sia un merito, eh! Semplicemente, è andata così. Mi si è moltiplicato tutto: amore e "preferenza" (fra mille virgolette).

Era per dirti, con simpatia da una che pre-seconda gravidanza era terrorizzata... può anche andare bene!

... almeno per ora. Quando fra una dozzina d'anni Alex andrà a vivere in una comune hippie intrecciando collanine e Fede sarà un liceale occhialuto d'umor fosco ma tranquillo, ne riparleremo ahahaha!


erinmay
Moderatore
Moderatore
Messaggi: 5250
Iscritto il: mer set 25, 2013 5:13 pm

Messaggio da erinmay » sab apr 25, 2009 2:44 pm

fra, non essendo bismamma, ti parlo con l'esperienza di figlia maggiore.
A casa mia nessuno si è mai accorto di questo disequilibrio, io ero quella grande e indipendente che se la cavava da sola e sempre, mia sorella era la piccolina mammoma fino all'inverosimile, tanto coccolona quanto io ero schiva, tanto dipendente quanto io autonoma. Da me si sono sempre aspettati il molto e anche il di più, e quando arrivava era perchè doveva andare così, perchè a me veniva naturale (loro personalissima opinione) e non perchè mi facessi un culo come una capanna per averlo. Il risultato? Un rapporto intriso di superficialità per quieto vivere, il mio mondo interiore forse perchè più difficile da capire non ha mai interessato nessuno e, negli anni, ho fatto in modo che per loro diventasse inaccessibile, perchè se da bambini gli spiragli si vedono e c'è sempre un margine di recupero, le sovrastrutture degli adolescenti prima e degli adulti poi lo rendono impenetrabile.
Sai com'è ora? esattamente come era 30 anni fa, ne' + ne' meno, io che me la devo sempre cavare non solo per me stessa e per la mia famiglia (intesa come ale e daniele) ma possibilmente anche per gli altri sorella compresa, che sta facendo una serie di cazzate una dopo l'altra e i miei sempre lì a consolarla anzichè darle una strigliata per bene che le faccia aprire gli occhi e imparare a camminare con le sue gambine, che a 30 anni mi pare proprio ora.

Se tu chiedessi a mia madre com'è il nostro rapporto adesso, lei ti direbbe che è esattamente l'ideale del rapporto fra madre e figlia adulta, questo per dirti quanto si diventa bravi ad interpretare la propria parte.

Tutto questo per dirti fra, che se probabilmente è umano sentire questo maggiore trasporto verso uno o l'altro figlio (trasporto motivato dal feeling o dalla percezione reale o meno che uno dei due sia + "bisognoso"), il discrimine del buon genitore è anche quello di saper fare un'analisi lucida (come tu stai facendo) di questa empatia, per cercare di compensarla in qualche altro modo con il figlio meno empatico
Avatar utente
MatifraSo
Utente NM
Utente NM
Messaggi: 10465
Iscritto il: ven dic 15, 2006 4:59 pm

Messaggio da MatifraSo » lun mag 04, 2009 12:03 am

Mi sono molto osservata in questo ultimo periodo, e devo dire che sto cercando di raddrizzare un pò il tiro.

Fede, le tue parole mi hanno molto colpita, ho visto il tuo rapporto madre-figlia come il mio con Matilde, e non vorrei che un giorno mia figia avesse le tue parole nei mie confronti.

Sono felice che tu te la sappia cavare (egregiamente, direi!) da sola, ma vorrei anche che tu avessi in tua madre un punto di appoggio, perchè è bello camminare da soli, ma è anche bello sapere di potersi appoggiare a qualcuno quando la fatica si fa sentire.

Sto cercando di riequilibrare i comportamenti, di vedere che anche Sofia sta crescendo (sigh) e che anche Matilde è piccola.

In questo week end ho fatto le "prove generali" per l'estate. Siamo state al mare da sole dal venerdi sera al sabato sera, quando ci ha raggiunte Luca. Siamo state bene, le bimbe hanno giocato tanto, Sofia ha fatto la sua overdose di capricci, ma sono riuscita a tenerla più a bada, complice anche il fatto che non c'era l'assilo dell'orologio, c'erano meno macchine quindi meno pericoli, tutto era più a "nostra misura".

E' andata bene. Ci siamo coccolate.

Matilde caratterialmente è troppo simile a me e questo non depone a suo favore, ma è la mia principessa grande,quella che ha avuto fretta di uscire, quella che mi ha fatto da cavia sul mio essere madre.
caramella

Messaggio da caramella » lun mag 04, 2009 12:31 pm

Cara Francesca, credo che la tua non sia una cattiveria nei cnfronti della più grande, o una preferenza ma semplicemente tendi a stare più vicina, attenta alla piccola, come hai fatto con Matilde, ora che si ritrova qst ultima poco più grnadicella ed èstat indirizzata, guidata e resa più autonoma, ti viene spontaneo adesso puntare sulla primissima formazione di Sofia, tutto qua, vedrai che arriverà invece poi il momento di dedicarti pochetto in più alla grande che nella scolarizzazione dovrà essere seguita nell'ambientarsi e nell'approccio con lo studio, anzi è giusto il rapporto a due, cioè una misura diversa di rapporto in base all'età dei figli, non si tratta di affetto maggiore ominore, ne sno certa. Allora io che preferisco di gran lunga parlare con le figlie che ocn il maschietto, con cui preferisoc lo scherzo o altro, non c'è un affetto o simpatia minore per lui, ma un tipo di rapporto ad un altro.
Rispondi