mammma ha scritto:Noi ne abbiamo sempre desiderati tanti, a giusta distanza l'uno dall'altro.
Quella che forse ci ha messo più in crisi è stata la seconda, perché la scelta di passare da uno a due è stata difficile per la paura di non essere in grado di gestirla come il primo.
Poi da due a tre, quattro o cinque non credo che cambi molto.
In casa ormai c'è il fasciatoio e il bidone dei pannolini in pianta stabile nel bagno e devo ammettere che il terzo cresce molto bene con gli altri.
Non richiede l'attenzione continua dei primi, segue i fratelli che premurosamente la coinvolgono nei loro giochi.
Non so.
Adesso come adesso non riuscirei a vedere la nostra famiglia senza Simona.
Poi le ci ha fregati tutti, perché è talmente brava e simpatica da averci fatto pensare anche al quarto.
So, sappiamo, che le difficoltà ci saranno, la gestione delle ferie sarà diversa (anche solo per cercare un appartamento abbastanza grande), i seggiolini in macchina sono infernali e il lusso di una pizza fuori casa si riduce al minimo. Cresceranno e cresceranno le difficoltà, le spese e le preoccupazioni.
Ma....
.... non so spiegarti...
La vita quotidiana ripaga di tutto.
esprimermi al meglio non potevo.
Io ne ho sempre desiderati 4 perché due per me erano pochi 3 non mi sembrava il numero perfetto che si diceva, quello di mezzo lo vedevo sofferente nella mia mente e così 4, due a due vicini era la nostra idea. Poi tra il dire e il fare a volte c'è di mezzo il mare, per questo poi mi dico che sono stata davvero brava perché l'ho pensato l'ho detto e l'ho anche fatto!!!
Avevo appena avuto federico (il terzo) e in ospedale si sa al primo figlio arrivano fior fiore di amici e conoscenti, al secondo un po' meno al terzo che vuoi giusto qualche parente stretto e così quando venne mio cognato gli dissi che per il quarto sarei passata di casa in casa io a farlo conoscere e avevo appena (3 ore) partorito la terza!!!!
E' qualcosa che ho sempre sentito dentro e da una parte mi dico: meno male che ho cominciato tardi (30 anni) altrimenti a quest'ora avrei una squadra di calcio. Il quinto devo dire che è venuto sconvolgendo tutto gli equilibri (non ultimo il pensiero fisso di come lo diciamo? come se gli altri fossero loro a farli e a crescerli!!!) ma una gravidanza dopo i 40 anni è qualcosa di assolutamente unico che consiglio a tutte di provare, c'è una consapevolezza che ci rende davvero partecipi in ogni particolare e si vive tutto con più gusto e partecipazione, e il bimbo cresce da solo insieme agli altri fratelli!
Certo non nego che ora abbiamo tante ma tante difficoltà economiche, che ci creano tra l'altro altri tipi di problemi (vedi il discorso motorino che non possiamo permetterci pur non essendo contrari) e questo non potere fare determinate cose, crea sofferenza sicuramente un po' a tutti, ma credo che li aiuti anche a crescere.
Io non potrei mai pensare oggi di rinunciare ad uno dei figli per una stabilità economica migliore, chi non avrei potuto partorire?
La vita quotidiana, come dice mammma, anche se dura, ripaga di tutto!