L'alba del genitore

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Eva
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L'alba del genitore

Messaggio da Eva » mar gen 13, 2009 1:50 pm

L’alba del genitore di Massimo Gramellini

Trecento genitori in coda di prima mattina davanti all’ospedale di Civitavecchia per scoprire se fra i morti dell’ennesima ecatombe notturna ci fosse anche il loro figliolo. Sono l’avamposto di un esercito dell’ansia che annovera centinaia di migliaia di soldati, madri e padri che passano le notti in bianco nell’attesa di un ritorno che le leggi del turbo-consumismo, il quale ci pretende spendaccioni ben oltre l’orario di chiusura dei negozi, hanno spostato negli anni sempre più in là, fino a farlo coincidere con l’alba.
Ai miei tempi (espressione orribile) si entrava in discoteca alle undici e si usciva intorno alle due, riguadagnando la tana in punta dei piedi, ma mai abbastanza perché nella stanza di papà non si accendesse e spegnesse la luce: il suo segnale per farti capire che aveva guardato l’orologio, perciò il giorno dopo non avresti potuto turlupinarlo sostenendo che eri rincasato a mezzanotte. Oggi i ragazzi escono all’ora in cui noi rientravamo e impedirglielo significa fronteggiare da soli un’ondata in piena, rappresentata dall’abitudine di una collettività intera. Educare un figlio all’anticonformismo è una contraddizione in termini e un dispendio enorme di tempo e fatica: bisogna motivare il rifiuto e avere la forza di difenderlo. Così molti genitori si riducono a non dormire la notte, riproducendo ironicamente la situazione di quando il pupo era in fasce. L’alba era un mito per noi che la aspettavamo svegli solo a Ferragosto e a Capodanno. Mi chiedo cosa rappresenti ancora per questi ragazzi, per i quali è Capodanno tutto l’anno e quindi non lo è mai.

Questo è un'articolo che ho letto qualche settimana fa (dopo la morte di quei ragazzi a Civitavecchia) e che ho ritagliato e conservato nel portafoglio.
Un po' (tanto) mi fa paura l'idea dei miei figli grandi per cui quaste parole non mi hanno abbandonato, soprattutto "Educare un figlio all’anticonformismo è una contraddizione in termini e un dispendio enorme di tempo e fatica: bisogna motivare il rifiuto e avere la forza di difenderlo".
Non so come saranno loro da adolescenti e come sarò / saremo noi da genitori di adolescenti, è una cosa che mi fa molta paura.
Vorrei figli che mi parlano di tutto, che non mi dicono bugie ... però è anche giusto che me le dicano, o no?
Vorrei dei bravi ragazzi, ma non li vorrei ligi alle "regole dell'ordine costituito" ...
Si può avere tutto?????

E poi, in che cosa siete anticonformiste nell'educazione?

Così, giusto per parlarne un po' ...


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Lella
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Messaggio da Lella » mar gen 13, 2009 2:14 pm

Non ci crederai ma anch'io già penso a quando non dormirò la notte nell'attesa che rientrino........
Non so Marianna, non so ancora come e in che direzione mi muoverò, ho però letto che seppur piccoli è bene iniziare a seminare ora su problemi che potremo avere dopo.
Innanzitutto mi sto impegnando a dare il buono esempio, però è dura perchè noi stessi, noi adulti siamo in fondo pieni di contradddizioni.
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Eva
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Messaggio da Eva » mar gen 13, 2009 2:27 pm

Sono d'accordo Lella che conta più il buon esempio che mille parole - io obbligo mio marito a fumare di nascosto dai bambini! - anche se anche con le parole lavoro, tartasso, tartasso, cioè rompo i marones su tutto.
Quello che più mi perplime è il "lo fanno tutti, quindi devo farlo anch'io", in questo parlo di anticonformismo nell'educazione.
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Paola
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Messaggio da Paola » mar gen 13, 2009 2:44 pm

Io mi sono fatta un'idea idilliaca del futuro, crollerò miseramente, ma non vale (almeno fino a che sono minorenni) che i genitori a turno li portino e li vadano a prendere?

non dobbiamo fare NOI cultura in tal senso?

Penso all cinture di sicurezza, per noi da piccoli non esistevano, abbiamo fatto fatica ad "impararle", loro salgono in macchina e se le legano.

Se inziassimo noi a fare gli anticonformisti e dire loro: non me ne frega di quel che fanno i genitori degli altri, IO i accompagno, poi puoi stare anche fino alle 4, più di loro, ma IO ti vengo a prendere.

Poi vedo anche la frequentazione delle case, non si sta più nelle case a organizzare cene fra ragazzi? o le case sono diventati musei dell'arte e per forza una pizza si mangia al muretto?

Allora proviamo a fare glia nticonformisti, dì ai tuoi amici che stasera spaghettata qui, io e il babbo usciamo, voi fate quel che volete.

io ci spero, dite che morirò caccando?
Dona

Messaggio da Dona » mar gen 13, 2009 2:50 pm

Io per tutto quello su cui mi son dovuta ricredere a partire dalla nascita di Giada....prego solo che me la mandi buona.

Ho sempre creduto di poter essere un perfetto generale SS, purtroppo ho perso in partenza.

Io e mio marito siamo abbastanza rigidi.
Ma siamo due cacche con lei.
Non riusciamo manco a sgridarla (a ragione visto che è solo per la sua incolumità) senza sentirci dei mostri.
E il bello e che lui dopo un po' va pure a chiederle scusa per averla sgridata!!!
Quindi non so proprio come potremo fare quando entreremo nella fase dell'adolescenza.

Per il resto sono molto sulla filosofia di Paola.
mi sa che morirò cacando pure io.
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Messaggio da Lella » mar gen 13, 2009 2:50 pm

Mi vien da ridere Paola perchè con Nicoletta, la mamma di un amichetto e compagno di classe di ANdrea, ci siamo dette le stesse identiche cose, andiamo noi a turno a prenderli e possono anche bere!
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Messaggio da Eva » mar gen 13, 2009 2:52 pm

Io ci spero, ci credo e ci lavoro sopra Paola.
Il "ci riusciremo" dipende veramente solo da noi?
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Messaggio da Paola » mar gen 13, 2009 3:05 pm

Eva ha scritto:Io ci spero, ci credo e ci lavoro sopra Paola.
Il "ci riusciremo" dipende veramente solo da noi?
boh, ci spero, e provo a crederci.
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