Solidarietà per le mamme di bambini insonni.
urge risposta
Direi che visto le vostre risposte sia d'obbligo un approfondimento.Non mi mettete in bocca cose che non ho detto! non ho mai detto che fecevo piangere sofia fino allo sfinimento . Il nostro cambio è stato frutto di un'attenta e accurata strategia collaborativa. Quando è stato deciso di fare il grande passo abbiamo pensato che per far capire a nostra figlia che era in atto un cambiamento dovevamo cambiare tutto iniziando dalla sua cameretta :i giochi li abbiamo messi in soggiorno,abbiamo tolto i quadri o qualsiasi altra fonte di forte stimolo visivo e gli abbiamo ritinteggiato la stanza di azzurro.fatto ciò abbiamo lavorato sugli orari: abbiamo scelto che l'ora ideale per iniziare il suo percorso verso il lettino fossero le 8:30 e dopo un pasto non troppo pesante abbiamo scelto insieme a lei un nuovo amico che le facesse compagnia durante il suo sonno ..poi abbiamo pensato di fare con lei una tranquilla passeggiata nella sua nuova camerina dando la buona notte all'unico quadro rimasto fatto da suo padre raffigurante il sole e la luna e poi dopo un bel bacio si dava la buona notte si spengeva la luce e si chiudeva la porta.Tutto questo con partecipazione e tranquillità. é normale che la prima volta ha protestato un pò. ma vi posso assicurare che mai è stat a lasciata disperasi ma vedendo la nostra tranquillità in capo a 15 minuti si è addormentata. Io credo che la costanza e la ripetitività delle nostre azioni giorno dopo giorno abbiamo trasferito in sofia delle belle emozioni e sensazioni grazie alle quali dopo pochi giorni le consentivano di salutarci per la nanna senza pianti e di svegliarsi con un sorriso. Per sofia e per noi è stata una rinascita.
scusate mi sono dimenticata una cosa importante visto che per i bambini il contatto è tutto naturalmente quando la nostra piccola sofia protestava la sua e la nostra necessità di contatto è sempre stata appagata. La prendevo su e senza parlare cercavo di trasferirgli la mia tranquillità quando la sentivo più tranquilla la rimettevo giù e dopo un bel bacio lasciavo la stanza. penso che il fatto di far sentire a sofia che noi c'eravamo sempre e non era sola le ha dato gli strumenti per evolvere il suo sonno. Però mai la portavo nel nostro lettone (salvo problemi di salute che vanno considerti a parte o i temporali di cui ha ancora paura, in quei casi la nostra vicinanza è assicurata). In questo modo sono riuscita ad avere da un lato una bimba più serana dall'altro ho finalmente riconquistato la vicinanza a letto con il mio uomo!
E' terribile non poter riposare. Qui tra colichette, intolleranze, incubi, tosse con broncospasmi et varie, in quattro anni e mezzo si è dormito ben poco. Però da qualche mese va bene, anzi ultimamente va benissimo. Lei ha dormito con me fino a circa un mese fa, poi si è convinta a dormire in camera sua e da allora mi faccio di quelle ronfate! Insomma, mamme costrette alle veglie, è dura ma ce la si può fare!
Domanda: quanti papà di bimbi insonni, si sono spontaneamente offerti di alzarsi loro la notte? mumble Na folla immagino! :pinocchio:
Domanda: quanti papà di bimbi insonni, si sono spontaneamente offerti di alzarsi loro la notte? mumble Na folla immagino! :pinocchio:
Eccomi qua: io sono stata una bambina insonne e rompicoglioni. Ho massacrato i miei genitori per 4 anni e mezzo circa, e non me ne vergogno. Io la notte semplicemente "smettevo di aver sonno", mi alzavo dal letto e me ne andavo in giro a frugare per casa. A volte cercavo rifugio nel lettone, a volte aprivo il frigo e mi facevo uno spuntino, altre volte mi cacciavo nei guai (tipo fare tarzan sul lampadario, arrampicarmi sulla libreria e tirarla giù rischiando di rimanere sepolta, ingoiare una confezione di pastiglie di Optalidon, e altre amenità che non vi sto a dire...).
Ricordo chiaramente che non dormivo per una serie di ragioni, che sono un po' quelle che mi tengono sveglia adesso: mi avevano messa in cameretta da sola da piccolissima, e nonostante fossi abituata avevo paura. Mi spaventava lo schiocco del parquet quando si contraeva per via della temperatura esterna, ero letteralmente terrorizzata dal sibilo della caldaia, e bastava una piccola ombra sul muro per mandarmi nel panico più totale. E allora mi alzavo dal letto, cercavo di distrarmi combinando qualche casino. E poi, vedere che di notte le luci si accendono lo stesso, che la casa è sempre la solita mi rassicurava tantissimo.
A volte penso che se i miei mi avessero tenuta in camera con loro, forse non avrei sentito così tanto estranea la mia stessa casa. Forse se la mia mamma avesse allungato la mano sul lettino e mi avesse fatto una carezza, invece che lasciarmi da sola quando avevo paura, anch'io mi sarei riaddormentata beatamente, invece che vagare in pigiama.
Sono fortunata, io ho dei ricordi vivissimi della mia infanzia e delle mie sensazioni. Questa cosa mi aiuta a far crescere il Nano, a capire tante sue paure. Anche quella di trovarsi nel letto da solo.
Ricordo chiaramente che non dormivo per una serie di ragioni, che sono un po' quelle che mi tengono sveglia adesso: mi avevano messa in cameretta da sola da piccolissima, e nonostante fossi abituata avevo paura. Mi spaventava lo schiocco del parquet quando si contraeva per via della temperatura esterna, ero letteralmente terrorizzata dal sibilo della caldaia, e bastava una piccola ombra sul muro per mandarmi nel panico più totale. E allora mi alzavo dal letto, cercavo di distrarmi combinando qualche casino. E poi, vedere che di notte le luci si accendono lo stesso, che la casa è sempre la solita mi rassicurava tantissimo.
A volte penso che se i miei mi avessero tenuta in camera con loro, forse non avrei sentito così tanto estranea la mia stessa casa. Forse se la mia mamma avesse allungato la mano sul lettino e mi avesse fatto una carezza, invece che lasciarmi da sola quando avevo paura, anch'io mi sarei riaddormentata beatamente, invece che vagare in pigiama.
Sono fortunata, io ho dei ricordi vivissimi della mia infanzia e delle mie sensazioni. Questa cosa mi aiuta a far crescere il Nano, a capire tante sue paure. Anche quella di trovarsi nel letto da solo.
La tue esperienza Lupina è preziosa.
Io, bimba più tranquilla, ricordo comunque lunghe veglie sola nel mio letto ad ascoltare rumori vari e sinceramente vedrei un grande successo, come genitore, se i miei figli si sentissero liberi di chiamarmi e dirmi "mamma non riesco a dormire, ho paura di questo e quello, posso stare vicino a te?"
cosa che di sicuro coi metodi per farli stare (e per stare) "sereni" ce la possiamo dimenticare.
Io, bimba più tranquilla, ricordo comunque lunghe veglie sola nel mio letto ad ascoltare rumori vari e sinceramente vedrei un grande successo, come genitore, se i miei figli si sentissero liberi di chiamarmi e dirmi "mamma non riesco a dormire, ho paura di questo e quello, posso stare vicino a te?"
cosa che di sicuro coi metodi per farli stare (e per stare) "sereni" ce la possiamo dimenticare.
mamma sempre ha scritto:Direi che visto le vostre risposte sia d'obbligo un approfondimento.Non mi mettete in bocca cose che non ho detto! non ho mai detto che fecevo piangere sofia fino allo sfinimento . Il nostro cambio è stato frutto di un'attenta e accurata strategia collaborativa. Quando è stato deciso di fare il grande passo abbiamo pensato che per far capire a nostra figlia che era in atto un cambiamento dovevamo cambiare tutto iniziando dalla sua cameretta :i giochi li abbiamo messi in soggiorno,abbiamo tolto i quadri o qualsiasi altra fonte di forte stimolo visivo e gli abbiamo ritinteggiato la stanza di azzurro.fatto ciò abbiamo lavorato sugli orari: abbiamo scelto che l'ora ideale per iniziare il suo percorso verso il lettino fossero le 8:30 e dopo un pasto non troppo pesante abbiamo scelto insieme a lei un nuovo amico che le facesse compagnia durante il suo sonno ..poi abbiamo pensato di fare con lei una tranquilla passeggiata nella sua nuova camerina dando la buona notte all'unico quadro rimasto fatto da suo padre raffigurante il sole e la luna e poi dopo un bel bacio si dava la buona notte si spengeva la luce e si chiudeva la porta.Tutto questo con partecipazione e tranquillità. é normale che la prima volta ha protestato un pò. ma vi posso assicurare che mai è stat a lasciata disperasi ma vedendo la nostra tranquillità in capo a 15 minuti si è addormentata. Io credo che la costanza e la ripetitività delle nostre azioni giorno dopo giorno abbiamo trasferito in sofia delle belle emozioni e sensazioni grazie alle quali dopo pochi giorni le consentivano di salutarci per la nanna senza pianti e di svegliarsi con un sorriso. Per sofia e per noi è stata una rinascita.
se ho interpretato male scusa
è stata questa frase a confondermi però
Comunque personalmente rimangono convinta che preferisco essere io "l'amico del sonno di mio figlio"mamma sempre ha scritto: ma il suo pianto non mi metteva più in ansia
Ma questa è una mia idea personale.
Cos73 ha scritto:La tue esperienza Lupina è preziosa.
Io, bimba più tranquilla, ricordo comunque lunghe veglie sola nel mio letto ad ascoltare rumori vari e sinceramente vedrei un grande successo, come genitore, se i miei figli si sentissero liberi di chiamarmi e dirmi "mamma non riesco a dormire, ho paura di questo e quello, posso stare vicino a te?"
cosa che di sicuro coi metodi per farli stare (e per stare) "sereni" ce la possiamo dimenticare.
Io sono stata piu' come te Cos (anche se mia madre si sarebbe meritata una Lupina) e piu' avevo paura e piu' mi seppellivo sotto le coperte ad ascoltare i rumori molesti della casa. Non ti dico che pensieri terribili avevo prima di dormire. Una delle cose che ricordo e' che quando ero all'ultimo anno di asilo e' morta la mamma di un mio compagno. Io tutte le sere andavo a dormire con l'angoscia di svegliarmi e trovare i miei genitori morti, questo e' successo per diversi mesi.