Una buona madre
leggo e non risolvo
abbiamo capito che esistono -quanto meno nella nostra mente- madri buone e madri meno buone.
Pero' aldila' di alcuni criteri oggettivi (non usare violenza verbale e fisica, soprattutto se gratuita) tutto il resto e' abbastanza opinabile.
Rifletto sulla sintesi ad effetto di Simona
"una buona madre e' chi non ha la presunzione di essere tale"
ha senso?!
forse si, forse no.
Sentirsi una buona madre (avere la presunzione di esserlo) ha come effetto collaterale il sentirsi una donna serena.
accettarsi come madre e' communque un modo per innescare un circolo virtuoso di benessere familiare (siamo ora noi il focolare della nostra casa!)
Io penso che una buona madre e' anche colei che si sente tale, pur avendo ancora la voglia di migliorarsi.
abbiamo capito che esistono -quanto meno nella nostra mente- madri buone e madri meno buone.
Pero' aldila' di alcuni criteri oggettivi (non usare violenza verbale e fisica, soprattutto se gratuita) tutto il resto e' abbastanza opinabile.
Rifletto sulla sintesi ad effetto di Simona
"una buona madre e' chi non ha la presunzione di essere tale"
ha senso?!
forse si, forse no.
Sentirsi una buona madre (avere la presunzione di esserlo) ha come effetto collaterale il sentirsi una donna serena.
accettarsi come madre e' communque un modo per innescare un circolo virtuoso di benessere familiare (siamo ora noi il focolare della nostra casa!)
Io penso che una buona madre e' anche colei che si sente tale, pur avendo ancora la voglia di migliorarsi.
Cos73 ha scritto:Sicuramente uno sforzo in più, rispetto a come si agirebbe senza figli, va fatto per comportarsi come dice Lela.
Senza pretese da wondermamma ma anche senza sbracarsi troppo nel "io sono così e mio figlio deve capire", no?
ma certo la vita senza figli è tutta un'altra vita non c'è paragone,
alla fine per essere delle buone madri ci vuole solo un po' di buon senso, tanta tanta tanta pazienza perchè i loro ritmi non sono mai come i nostri e quindi dobbiamo abituarci ad aspettare oppure viceversa a fare le cose di corsa, e se a volte capita di sbroccare non importa, poi ci vuole molta allegria molta fantasia per inventare cose sempre nuove.
Quoto. E aggiungo: Le pubblicità del Mulino Bianco sono una delle maggiori (se non LA maggiore) causa dell'aumento dei divorzi in questi ultimi anni!!!zizzia ha scritto:quotissimo!! ahahahaha
il mulino bianco non esiste e aggiungo per fortuna!
nella realtà padre madre e figli fanno colazione in silenzio perchè appena svegli non hanno un caxxo da dirsi ma hanno solo sonno e nessuna voglia di uscire di casa!
Cos73 ha scritto:Però ragazze le cose che quotate e squotate sono più o meno le stesse.
Pazienza, empatia, esserci sempre, adeguarsi al loro ritmi (come giustamente dice Lela) può voler anche dire frenare il proprio nervosismo, sforzarsi un po' pur di proseguire in un'abitudine rassicurante (proprio come dice Tati), mettere da parte un po' se stesse e i cazzi propri per rispettare la loro sensibilità, le loro abitudini ed esigenze.
Sicuramente uno sforzo in più, rispetto a come si agirebbe senza figli, va fatto per comportarsi come dice Lela.
Senza pretese da wondermamma ma anche senza sbracarsi troppo nel "io sono così e mio figlio deve capire", no?
si Cos ma il tuo discorso se ci pensi vale se una è, se non sempre, spesso nervosa o sempre morta di sonno ecc..
non è che io tutti giorni devo far la guerra tra i cazzi miei i i loro, ci si organizza, posso coesistere le cose...
non è... io sono così sempre
è un giorno che capita ogni tanto
poi ci sono delle mamme che sono sempre nervose che non è detto che sono cattive mamme, a me insospettiscono di più quelle che sorridono sempre
Probabile allora che io sia così, perché a me capita eccome di fingere un Mulino Bianco che non c'è, un sorriso che non ho. Se seguissi la mia natura, forse ci sarebbe un clima da Titanic quando affonda la nave, e Alex e Fede non se lo meritano.Nat ha scritto:si Cos ma il tuo discorso se ci pensi vale se una è, se non sempre, spesso nervosa o sempre morta di sonno ecc..
Tra l'altro, la cosa innesca spesso un circolo virtuoso: sono angosciata per i fatti miei o molto stanca, ma se faccio lo sforzo di essere tenera e disponibile più di quanto spontaneamente sarei, finisce che lo divento davvero e i bimbi mi strappano un sorriso autentico.
La stanchezza poi a volte la ammetto con Alex, a giustificarne i segni nel mio atteggiamento. Il nervosismo è un difetto a correggere il quale il vantaggio è anche mio. La tristezza cerco proprio di tenergliela nascosta. La mamma triste è un punto interrogativo che spero veda il meno possibile. Capita, ma cerco di non farlo capitare più del necessario, a costo di dissimulare un po'...
Anch'io penso che il sorriso sia importante anche a costo di fingere un pò, però questo nasce dal clima leggermente (per usare un eufemismo) pesante che si respirava in casa mia. Mi sono ripromessa di ridere il più possibile anche a costo di passare per una scema agli occhi di mio figlio (ot per le solite streghe: non vi sprecate a dire ci sei riuscita e cose del genere). Mi sa che troppo spesso il modo di porsi nei confronti dei figli è condizionato se non inficiato dal rapporto che si è avuto con la famiglia d'origine: sarebbe bello se questo rapporto nascesse vergine, una tabula rasa da scrivere di giorno in giorno, ma penso che difficilmente sia così, ho sempre pensato al mio modo di essere madre in rapporto a quello di figlia con i soliti non farò mai questo e non farò mai quello, che poi non significa che finirò col fare la scelta giusta. Mi immagino Sergio tra 20 anni che dice: "mamma che palle in casa nostra si ride sempre, ma non puoi essere un pò più seria?" :occhiodibue:
Verissimo.mamma1970 ha scritto:Mi sa che troppo spesso il modo di porsi nei confronti dei figli è condizionato se non inficiato dal rapporto che si è avuto con la famiglia d'origine: sarebbe bello se questo rapporto nascesse vergine, una tabula rasa da scrivere di giorno in giorno, ma penso che difficilmente sia così
Il mio "libro nero" delle cose da non rifare perchè troppo mi hanno fatta soffrire è nel settore studi (o non studi) & libertà di compiere le proprie scelte. Forse Alex da ragazzo vorrà fare l'artista di strada, non mi opporrò, e da uomo mi cazzierà perché non l'avrò costretto a fare economia e commercio ahahaha!