quando un pianto e un capriccio?

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Azur
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Messaggio da Azur » gio mag 29, 2008 9:50 am

annalisa mi ha fatto capire che io con gianluca non ho vissuto i tt, adesso li pago doppi ahahahah
ahahaa, Ale, mettici i nomi dei miei e siamo uguale uguale...
(grazie al cielo ai 4 anni compiuti è migliorato, che iniziavo a non farcela più!! :D :D)

bella discussione, grazie!


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marika
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Messaggio da marika » gio mag 29, 2008 9:52 am

marika ha scritto:Esempio fresco dell'istante: Francesco ha tenuto per un'ora e mezza la tazza di latte davanti senza berla "Bevi Francesco, finisci il latte Francesco, bevi Francesco....." ma lui o giocava, o si alzava, cantava, insomma si faceva un pacco di fatti suoi e non ha bevuto sto latte.
Ergo, lo prendo e lo tolgo dalla circolazione. Ora è qui che urla in aramaico che vuole il latte. E mo'?
Mo', nel senso che lo sto ignorando, ma non è forse un "capriccio"?
genny

Messaggio da genny » gio mag 29, 2008 10:01 am

mi inserisco in questa conversazione anche senza titolo.. nel senso che non ho esperienza in merito... ho cercato sul vocabolario il significato della parola capriccio ed è venuto fuori questo:"voglia improvvisa e stravagante, desiderio bizzarro; bizza improvvisa caratteristica dei bambini"
"Voglia bizzarra, desiderio irragionevole e ostinato anche se passeggero: “Molti non possono avere uno stesso capriccio, essendo il capriccio una cosa relativa e variabile secondo le teste” (Leopardi)".
il problema sta nel definire irragionevole per chi?
per noi, ma non irragionevole in modo oggettivo... per cui ciò che è irragionevole per me non lo è per te... per cui non esiste..
noi dobbiamo putroppo decidere per loro perchè siamo gli educatori ma spesso quello che vogliamo noi non è quello che vogliono loro quindi scatta il cosiddetto capriccio ma è solo un desiderio non esaudibile per certi motivi (sicurezza, freddo, impossibilità oggettiva a fare una cosa..etc)
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Messaggio da laste » gio mag 29, 2008 10:02 am

lenina ha scritto: Eppure il mito del capriccio immotivato c'è ed è comunissimo.
ma cosa intendi?
secondo me e' la reazione che e' immotivata,illogica,che denota di non saper gestire una frustrazione
cioe'se tu devi aspettare il tuo turno al bar per mangiare scoppi in lacrime? :D
io lo so che ruggero e' un bambino,e che e' normale che faccia cosi'
ma e' altrettanto normale che io minimizzi la reazione e gli insegni che non e' la piu' adatta,anziche' dargli credito e mostrarmi sofferente per la sua sofferenza
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Messaggio da Cosetta » gio mag 29, 2008 10:43 am

lavinia ha scritto:
lenina ha scritto: Eppure il mito del capriccio immotivato c'è ed è comunissimo.
ma cosa intendi?
secondo me e' la reazione che e' immotivata,illogica,che denota di non saper gestire una frustrazione
cioe'se tu devi aspettare il tuo turno al bar per mangiare scoppi in lacrime? :D
io lo so che ruggero e' un bambino,e che e' normale che faccia cosi'
ma e' altrettanto normale che io minimizzi la reazione e gli insegni che non e' la piu' adatta,anziche' dargli credito e mostrarmi sofferente per la sua sofferenza
Non credo che minimizzare sia quello che li aiuta.
E' come se tu vieni qui e racconti un tuo problema, chi ti aiuta di più?
- chi dice che è una cavolata e che non devi prendertela (e tu però te l sei già presa, come la mettiamo? per te forse non è una cavolata)
- chi lo amplifica dicendo "hai ragione è un problema gravissimo non so proprio come farai"
- o chi ti dice "capisco, è successo anche a me sai, ma ho capito che piangersi addosso non serve a nulla, io ho risolto così e così?"
Insomma secondo me nè minimizzare, nè compatire.

Resta il fatto che quoto Ale quando dice che spesso deve solo passare. Anche per Irene il problema non è mai stato di sicuro la mancanza di tempo, il volerle far fare le cose in fretta, anzi, per me è sempre stata una priorità quella di lasciarle i suoi tempi nel giocare, nel camminare, nel mangiare, nel parlare, eppure Irene è una che quanto a "capricci" (io le chiamo bizze o sceMeggiate :D) ha dato del filo da torcere.
A volte in modo più comprensibile, a volte meno, spesso è solo una frustrazione (ricordo l'anno scorso un pianto infinito per aver trovato la pasticceria chiusa, serviva a nulla dirle "ti ci riporto fra mezz'ora quando apre, ti porto da un'altra parte che è aperta", doveva essere aperta QUELLA e SUBITO (aveva 4 anni, non due, e le sue frustrazioni aveva già avuto modo di provarle... insomma non si spiega, o meglio si spiega ma non poteva essere evitata se non evitando in qualche modo la situazione, ma queste cose capitano e non si può sempre evitarle!).
Anche nel suo caso, serve solo lasciarla sfogarsi intervenendo il meno possibile.
Io non sempre ci riesco, in quel caso ad es voleva che scassinassi la porta (:D), poi non mi faceva scendere dall'auto tirandomi per la borsa, insomma non si limitava a piangere e così si è presa una risciacquata che avrei preferito evitare... ma siamo umane anche noi.
E poi a volte ho l'impressione che vedermi molto arrabbiata le faccia intravedere un limite, che magari non serve a calmarla lì per lì ma le fa capire di aver esagerato.
Però mi permetto, talvolta, di arrabbiarmi perchè
- faccio di tutto per accontentarla
- faccio di tutto per evitare divieti e frustrazioni che non si possano spiegare (quindi a seconda dell'età e del grado di comprensione)
- quando poi ci si calma le spiego per bene il motivo per cui mi sono arrabbiata e perchè era inutile che si agitasse in quel modo, le ripeto un triliardo di volte che le voglio bene e che per accontentarla faccio tutto quel che posso, e che quando non ci si può far niente è inutile agitarsi (che anche a me dispiace a volte non poter fare delle cose ecc)

Infine una riflessione che ho fatto recentemente e che può aiutare non poco a gestire queste cose è che noi prendiamo ogni loro pianto diretto a noi. Il bimbo piange e noi ci sentiamo in dovere di fare qualcosa, e se non possiamo o non vogliamo ci sentiamo accusate di qualcosa. E reagiamo.
Invece il pianto deve semplicemente essere visto (in questi casi) come un'espressione di una frustrazione che però è importante imparare a gestire (non parlo certo della solitudine nell'addormentarsi, non fraintendete eh :filufilu: parlo del fatto che a tutti accade che qualcosa vada storta e dobbiamo imparare ad accettarlo e a reagire), quindi non è un pianto diretto a noi, che chiede qualcosa a noi o che ci accusa, è un pianto fine a se stesso diciamo, e noi dobbiamo imparare a star loro vicine, accogliendoli ed accettando queste reazioni, senza dover per forza fare o dire qualcosa. Mi spiego?
Comprendere lo stato d'animo senza farsene carico, ma facendo sentire che ci siamo.
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Messaggio da laste » gio mag 29, 2008 10:53 am

ma si cos
non e' che io minimizzi dicendo :e' na cazzata
come ho gia' scritto spesso dico a ruggero che io facevo uguale
spesso cerco di insegnargli come aggirare superare la frustrazione
spesso perdo anche la pazienza sia chiaro
:D
pero' non capisco cosa intenda leninacioe',posso anche dire che ruggero stamattina voleva giocare e non vestirsi non per capriccio ma per gioia infantile,ma la reazione dovrebbe essere diversa da un prenderlo e imporgli di vestirsi che si deve uscire?
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Messaggio da Cosetta » gio mag 29, 2008 11:03 am

No io invece lo capisco bene quello che dice Lenina: è l'atteggiamento con cui ti poni davanti a queste manifestazioni che modula il tuo modo di reagire (non parlo di te, parlo in generale).
Si sente troppo spesso in giro interpretare i comportamenti dei bambini come fossero adulti (è furbo, sa quello che vuole, si APPROFITTA, e così via) e questo non aiuta certo a comprendere il perchè, davvero, un bimbo agisce in un certo modo e ad agire di conseguenza.
Se ti alleni a capire il perchè, è vero che devi comunque vestirlo e farlo smettere di giocare, ma non ti limiti a prenderlo di peso e fare, urlandogli dietro perchè è un "prepotente". Ti poni delle domande, e di giorno in giorno impari a gestire meglio possibile la cosa (lo avverti 5 minuti prima che fra poco dovrà vestirsi, gli dici che lo sai che vorrebbe ancora giocare ma giocherà ancora più tardi, gli dici che uscendo darete un'occhiata al cagnolino che gli piace tanto o che so io)
Ora non mi dire che tu lo fai già, non è mica che stiamo dicendo A TE in particolare :D

E' per tutti questi motivi che sentire liquidati sbrigativamente questi aspetti del bambino come "capricci" a me (e a Lenina che è la mia gemella :D) non piace e tra l'altro trovo che non aiuti nè le mamme nè i bambini.
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Messaggio da laste » gio mag 29, 2008 11:07 am

si
siete gemelle
:D
comunque e' vero,da 3 giorni in virtu' delle riflessioni in questo post gestisco con piu' calma le bizze di ruggero (e sono molte,perche' ultimamente e' molto geloso) e abbiamo acmbiato totalmente la qualita' delle serate
devo fare training continuato pero' ahahahah
perche' le cose le so ma nell'attimo di crisi non ci penso
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