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da arancina » gio mag 29, 2008 8:43 am
la mia ex suocera diceva che un bambino piange solo se ha qualcosa o se vuole qualcosa.
Io non riesco ad applicare questa teoria ai miei figli per quanto mi sforzi di chiedermi cosa hanno.
Se parliamo in generale, potrei filosofeggiare sull'argomento a lungo, ma parlando nello specifico, mi rendo conto di assumere atteggiamenti differenti nei casi dell'uno o dell'altro.
Ruggero infatti e' meno tendente a chiedere e ancora meno ad esigere (per quanto cocciuto e caparbio): il capriccio viene fuori in situazioni di stanchezza ed e' del tipo detto da voi (questa scarpe non le voglio, voglio solo quelle la', per fare un esempio spicciolo).
Per maya la storia si complica.
Si complica perche' Maya mi ricorda molto mia nonna, che ha continuato a fare capricci per tutta la vita, perche' era una persona esigente e pretenziosa allo sfinimento e che era capace di buttarsi per terra urlante per ottenere quel che voleva.
Maya e' questo genere qui: nn so se e' un comportamento imparato al nido (visto che lei c'e' entrata a 7 mesi, mentre ruggero a un anno e mezzo), un comportamento dettato dalla sua necessita' di imporsi in mezzo a bambini decisamente piu' grandi e integrati di lei (ma questa e' la giustificazione che do').
Difficile riuscire a dire di no a Maya per il suo modo di insistere, per la sua forza, ma te li tira di bocca i no.
E mi rendo conto che spesso e' una reazione spontanea, quella nostra, dettata dalla rabbia (nostra) e non da un'effettiva necessita' di vietarle tutto.
Mi sforzo paurosamente di capirla, di applicarmi nell'osservarla, nel comprenderne le dinamiche quando agisce, quando la vedo fare esattamente quello che le abbiamo detto dinn fare, quando urla perche' vuole qualcosa, quando se nn la ottiene, se la prende da sola, anche arrampicandosi su per i muri lisci, ma non sempre riesco in questo, anzi...
Quindi penso che il capriccio cambi da bambino a bambino e che e' facile cadere nel tranello e scambiare per "capriccio" una reale necessita'.
Per me questo e' un momento di dolore e di sconfitta (se avete letto delle ragadi di maya) perche' mi sento colpevole per aver confuso un'esigenza in una esagerazione (che potrebbe rientrare nella categoria "capriccio")
Posso solo imparare ormai da quello che e' stato per cercare di non ricadere ancora in questo errore.