figli e carriera...
-
Ely76
figli e carriera...
io ho due figli, il primo avuto durante il secondo anno di università, la seconda nata mentre facevo il dottorato... è stata dura studiare, lavorare, fare la mamma, ma è stata una grande soddisfazione riuscire a conciliare tutto, seppur con molti sacrifici. ora ho un lavoro che mi piace molto, ho un marito che amo, ho due bambini stupendi. qualche tempo fa però, mio marito mi ha detto che a lui piacerebbe avere un altro bambino... io però adesso non me la sento... mi sono appena sistemata con il lavoro, sta andando bene e ci sono possibilità di fare carriera. con un terzo figlio adesso, rischierei di dover rinunciare a tante cose per cui ho lottato e faticato in questi anni e sinceramente non me la sento... sono giovane e penso che un altro bambino lo potrò avere anche tra qualche anno, quando magari la mia posizione sul lavoro si sarà consolidata meglio e potrò permettermi un po' di mesi a casa in maternità senza la paura di essere messa da parte. mio marito ha accettato questa mia decisione, mi capisce e si è reso conto che in effetti non è proprio il momento giusto per un bebè. però io mi sono sentita un po' in colpa: è giusto non volere un altro bambino per la carriera? voi cosa ne pensate?
Io ho una mentalità un po' "all'antica" in questa cosa, quindi faccio fatica a giudicare una scelta come la tua.
Nel senso: se fosse per me, lascerei volentieri la parte lavorativa e di carriera al marito e resterei a casa a fare la moglie e, quando sarà, la mamma, non avendo mai pensato di voler arrivare a qualche obiettivo nel lavoro (per me il lavoro è solo e unicamente un tramite per arrivare ad avere i soldi necessari per vivere decentemente).
Ma se ti sei impegnata e sei riuscita ad arrivare agli obiettivi che ti facevi nel lavoro, credo sia giusto prendersi il tempo necessario.
L'importante è sapere di poter dedicare tutta la forza, la voglia e la volontà che servono ai figli, nonostante gli impegni del lavoro, e se al momento il lavoro è un impegno forte, credo sia giusto aspettare.
Nel senso: se fosse per me, lascerei volentieri la parte lavorativa e di carriera al marito e resterei a casa a fare la moglie e, quando sarà, la mamma, non avendo mai pensato di voler arrivare a qualche obiettivo nel lavoro (per me il lavoro è solo e unicamente un tramite per arrivare ad avere i soldi necessari per vivere decentemente).
Ma se ti sei impegnata e sei riuscita ad arrivare agli obiettivi che ti facevi nel lavoro, credo sia giusto prendersi il tempo necessario.
L'importante è sapere di poter dedicare tutta la forza, la voglia e la volontà che servono ai figli, nonostante gli impegni del lavoro, e se al momento il lavoro è un impegno forte, credo sia giusto aspettare.
io come te ora come ora "rinuncio" al secondo figlio per dedicarmi alla professione (e sono anche più vecchia di te di tre anni) perché ho dedicato molti anni della mia vita tra studio, tirocinio ed esame di abilitazione per arrivare dove sono e non riuscirei a rinunciare al mio lavoro. Quindi anche se di cuore avrei molta voglia di dare un fratellino o una sorellina a Leonardo, la mia testa dice di aspettare ancora.Certo non potrò aspettare molto, al massimo due o tre anni poi mi dovrò decidere. Intanto spero per quel tempo di aver consolidato un po' di più il mio lavoro in modo da potermi permettere di pagare qualche collaboratore che mi aiuti nel periodo successivo al parto e sempre pregando Dio di avere una gravidanza bella come la prima per poter lavorare fino all'ultimo.
Quindi secondo me non sbagli, anzi fai bene, sei ancora giovane e quindi puoi aspettare ancora....
Quindi secondo me non sbagli, anzi fai bene, sei ancora giovane e quindi puoi aspettare ancora....
scusa cate ma "arrivismo" ha una connotazione fortemente negativa che non credo si addica a tutti i laureati o a coloro che vogliono fare carriera. Io amo la mia carriera e amo la mia famiglia, certo che per poter continuare a lavorare ho dovuto sacrificare qualcosa alla mia famiglia e a mio figlio ma ciò non significa che non lo ami, anzi...... è che a non tutte le donne basta essere mogli e madri per sentirsi realizzate!caterina ha scritto:Anche io sono un pò come She.
Ho scelto di non laurearmi proprio perchè odio l'arrivismo, odio la fatica mentale e amo la famiglia. Sarà perchè ho vissuto senza un padre praticamente, a causa del lavoro, ed ora tutto quello che sogno è una famiglia di cui potermi occupare..
-
Ely76
Sei ancora giovane, hai tempo per rimandare la ricerca del terzo cucciolo.
Io non credo sia possibile entrare nel merito della scelta carriera/famiglia, perché è la più personale che esista e ogni mamma conosce nel profondo la sua soluzione ideale, al di là della necessità che può costringere a deviare dalla via preferita.
La comprensione di tuo marito è molto importante.
Forte di questa, e del tuo desiderio di dedicarti in questo momento alla realizzazione professionale, puoi accogliere nel migliore dei modi una nuova maternità più avanti.
Non esiste la soluzione "giusta".
O meglio, se esiste, è quella che rende la mamma più serena e appagata nella gestione dei vari aspetti della sua esistenza.
Ogni mamma è diversa.
Ogni soluzione, purché rispetti il figlio nato o atteso e gli conceda le attenzioni che merita senza rimpianti di sorta, è legittima.
Ti dico la mia: dopo il primogenito ho chiesto il part time, perso ogni possibilità di carriera e sono felicissima dei miei pomeriggi da mamma.
Ti dico quella di mia cugina: è una manager che vede i suoi bimbi di rado ma quando li vede, e per la cura anche da lontano, è un'ottima madre.
Io le ho confessato che al suo posto senza i bimbi morirei, lei mi ha confessato che al mio posto senza il lavoro morirebbe ahaha!
Tutte e due abbiamo fatto la scelta "giusta".
Io non credo sia possibile entrare nel merito della scelta carriera/famiglia, perché è la più personale che esista e ogni mamma conosce nel profondo la sua soluzione ideale, al di là della necessità che può costringere a deviare dalla via preferita.
La comprensione di tuo marito è molto importante.
Forte di questa, e del tuo desiderio di dedicarti in questo momento alla realizzazione professionale, puoi accogliere nel migliore dei modi una nuova maternità più avanti.
Non esiste la soluzione "giusta".
O meglio, se esiste, è quella che rende la mamma più serena e appagata nella gestione dei vari aspetti della sua esistenza.
Ogni mamma è diversa.
Ogni soluzione, purché rispetti il figlio nato o atteso e gli conceda le attenzioni che merita senza rimpianti di sorta, è legittima.
Ti dico la mia: dopo il primogenito ho chiesto il part time, perso ogni possibilità di carriera e sono felicissima dei miei pomeriggi da mamma.
Ti dico quella di mia cugina: è una manager che vede i suoi bimbi di rado ma quando li vede, e per la cura anche da lontano, è un'ottima madre.
Io le ho confessato che al suo posto senza i bimbi morirei, lei mi ha confessato che al mio posto senza il lavoro morirebbe ahaha!
Tutte e due abbiamo fatto la scelta "giusta".