Non voglio diventare come mia madre!!!

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Aivliss

Messaggio da Aivliss » ven apr 11, 2008 12:01 pm

Chiara, mi spiace leggerti così.

Mia madre per me è un riferimento, un modello. Magari potessi essere una mamma come lei. Invece io sono un po' come tu descrivi te stessa. Poco paziente, nervosa etc.

Però, se pensi che la tua scarsa autostima sia dovuta ai comportamenti di tua madre quando eri bambina... allora prova a sforzarti di essere diversa. E' difficilissimo, lo so. Con le tue parole fai riflettere molto anche me... spero di non essere un riferimento negativo per mio figlio...

Intanto ti abbraccio.


Nau

Messaggio da Nau » ven apr 11, 2008 12:39 pm

Io ti capisco kiaretta,perché capita anche a me.....e me ne pento dopo,ma in quel momento non riesco a mantenere la calma,mi parte qualcosa all'improvviso e non sopporto più niente...A volte ha funzionato questa tattica:me ne sto cinque minuti da sola,cambio stanza,provo a distogliere l'attenzione e a "parlare" con me stessa...ti capisco al 200 per cento,so quanto è brutto,e so quanto è difficile gestire la cosa.
Ti abbraccio...
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Messaggio da Rie » ven apr 11, 2008 1:43 pm

Ti ho letta.
Intanto, tuo marito non dovrebbe "odiarti" (so che non lo pensa davvero ;) ) per un tuo problema che ha a che fare con il rapporto con tua madre. Parlatene, e soprattutto... fatti aiutare se non ti senti in grado di reggere una situazione che ti irrita. Se il controllo del tuo stato d'animo è troppo difficile, prova a cambiare gioco, a glissare, a cedere responsabilità al papà.
Fra me e mio marito, è lui l'isterico. Così, io mi offro di prendermi i bambini nelle situazioni a rischio sua esplosione.
Lo so, si dovrebbe avere la forza di distinguere, come diceva Chiaretta74 in un altro post, fra quel che è un problema per noi e quel che è un problema per i bambini, e senz'altro non riversare sui bambini un problema nostro.
Ma non sempre è possibile avere quella forza, vuoi per stanchezza, vuoi per fragilità psicologica.

Io credo che potrebbe giovarti (e ritemprarti) schivare l'ostacolo. Magari non sempre e non del tutto. Ma un po' sì.
Esempio pratico. Mio marito vuole strangolare alex quando si lava i denti, sbotta per le sue lungaggini e per i suo capricci. Spesso si è finiti in urla & lacrime. Io da qualche tempo mi sono offerta di sollevarlo dall'incombenza. Lui è più rilassato e può reggere ulteriori dosi di capricci successivi ahaha! Io sono filosoficamente rassegnata a impiegarci una vita al lavandino. Alex è più sereno e... strano ma vero... è meno lento e rognoso nell'operazione dentini.
Non c'è qualche compito, qualche situazione, in cui puoi delegare invece di affrontare il tuo umore irritato?

Scusami se sono riduttiva, se provo a pensare a soluzioni pratiche.
Magari è perché dentro di me la soluzione VERA, quella del nodo del rapporto con mia madre, non l'ho trovata. I miei punti deboli (sono come lei - e lei mi ha fatto male) sono altrove rispetto ai tuoi, ma riesco a controllarmi. Se per te è più difficile, tendo a pensare che la concretezza possa finire per sollevare anche il cuore rattristato da quel malefico specchio da madre a figlia.
louise

Messaggio da louise » ven apr 11, 2008 1:48 pm

Perdonate, ma io non sono d'accordo su qualsiasi confronto fra madri, ognuna è unica e deve solo lasciarsi alle spalle i condizionamenti, qualsiasi condizionamento.
La via migliore è quella del cuore, cercare di ascoltarsi nei bisogni più forti, cercare di capire i bisogni più forti dei figli, ma lasciandoli crescere col loro carattere, il loro intimo essere.
Le regole principali dovrebbero essere solo il rispetto reciproco, in tal modo le regole di convivenza vengono meglio recepite e assimilate con conseguenti minori problemi e con più serenità.
Non dico sia facile fare ciò, ma se ci si ama per quello che si è, con i propri difetti ma anche con i propri pregi, se ci si prende del tempo per sè, si riesce a migliorare di molto ed a vivere serenamente tutto, a maggior ragione il rapporto con i figli.
Louise
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Messaggio da Rie » ven apr 11, 2008 1:55 pm

Louise... quando hai 30 e passa anni di aggrovigliati rapporti con tua madre alle spalle, non sempre è così lineare seguire la via del cuore. Perché il cuore è confuso.
E il confronto, anche se non lo desideri, può caderti fra capo e collo e renderti impossibile non farci i conti.
louise

Messaggio da louise » ven apr 11, 2008 2:17 pm

Rie ha scritto:Louise... quando hai 30 e passa anni di aggrovigliati rapporti con tua madre alle spalle, non sempre è così lineare seguire la via del cuore. Perché il cuore è confuso.
E il confronto, anche se non lo desideri, può caderti fra capo e collo e renderti impossibile non farci i conti.
Giustamente,
ma quando ne hai 22 e gli stessi rapporti con una madre e ti trovi già con una figlia è ancora più difficile non trovi?

Se pensi poi che ancor oggi almeno una volta al giorno piomba in casa con qualche rimbrotto per come gestisco la casa o i figli...ci sarebbe da buttarsi di sotto, non credi?

Questo per dire che ci sono passata e perciò l'unico mezzo per uscirne è quello di respirare a fondo, chiedersi cosa è veramente importante, dato che siamo una meteora su questa terra...da un momento all'altro ce ne possiamo andare, perciò che senso ha vivere male, lasciarsi ferire o ferire gli altri?
Sai che facevo quando mi sentivo sopraffatta a 25 anni e con 3 figli?
Me li caricavo tutti in auto, salivo in collina, parcheggiavo e ce ne andavamo a spasso cantando tutti a squarciagola...al diavolo casa e tutto il resto.
Sono attimi unici, che ritemprano te e fanno anche capire molto ai tuoi figli, che la madre è come loro, con i loro stessi alti e bassi e imparano a vedere, a capire quando non sei in forma ed agiscono di conseguenza.
Non serve urlare o sbraitare o minacciare punizioni per far loro capire le cose e di conseguenza non avremo capricci da parte loro...l'esempio val più di mille parole o punizioni.
Infatti capita spesso che figli di genitori degeneri, si siano invece "salvati", perchè hanno (a volte anche inconsciamente) preso a modello altre persone.

Per questo io dico che bisogna cominciare da noi stesse, un bel lavoro di accrescimento dell'autostima, siamo tutte belle se lo vogliamo con tutte le nostre piccole o grosse magagne, ma che possiamo sempre migliorare.

Io son secoli che ho fatto mio un aforisma di Karl Kraus: "Una donna che non sa esser brutta non è bella".
Che vuol semplicemente dire che se una non si accetta, non tirerà mai fuori la bellezza che c'è in lei...e solo per il fatto che siamo persone, siamo tutte belle!!!

Louise
Ciottolina

Messaggio da Ciottolina » ven apr 11, 2008 2:40 pm

Anche io in certi momenti mi ritrovo simile a mia madre.
E vedo i miei modi di fare isterici e incazzosi come lo erano i suoi.
Ma sono momenti. E io in quei momenti sapevo che non era aria e la lasciavo stare finchè non la vedevo tornare serena. Ma non la odiavo per questo,era la mia mamma,con i suoi pregi e i suoi difetti.
E adesso quando mi ritrovo in quelle situazioni capisco che poteva essere la stanchezza,qualcosa che era successo al di fuori che aveva fatto diventare pessimo il suo umore,i pensieri per cose serie che una bambina non sa nemmeno che esistono.
Quello che mi è mancato davvero tanto erano i baci e le carezze che nemmeno nei momenti tranquilli facevano parte del nostro rapporto.
Ed è questo che fino alla nausea non faccio mancare ai miei figli.
Joey

Messaggio da Joey » ven apr 11, 2008 2:44 pm

Cara Chiara,
non ho letto tutti i post perchè volevo risponderti subito...

mi hanno sempre detto che assomiglio molto a mia mamma caratterialmente, invece mi sono accorta che per alcuni aspetti, non positivi, assomiglio di brutto a mio padre...che spesso scatta per un nonnulla, che fa la sua sfuriata e pi per lui passa tutto...

me ne sono resa conto di essere come lui, specie in momenti di estrema stanchezza e la cosa più brutta è che a risentirne era il mio Francy: all'asilo mi hanno detto che era un po' "manesco"... hanno consigliato di non essere troppo duri con lui (a volte capita di fare il predicozzo a lui perchè dici l'altro è piccolo e non capisce... un cavolo a parte che capisce benissimo e poi in fondo anche Francy è ancora "piccolo"), di coccolarlo molto.

Ho lavorato tanto su me stessa... quando sentivo piangere Riccardo in vece di dire "cosa hai fatto?" gli chiedevo cos'era successo perchè Riccardo piangeva... (pur vedenndo le guance viola per il pizzicotto dato).. ora se pizzica invece di alzare la voce (Francy lo patisce molto) lo prendo lo metto seduto sulla sedia per 2 minuti; capita ancora, ma molto meno di prima.

Se vedo che perdo le staffe cerco di contare... di trattenermi... e ti dico è stata dura, ma ne è valsa la pena...non sai la gioia che ho provato quando all'asilo mi hanno detto che Francy era cambiato, che il lavoro su me stessa aveva dato i suoi frutti.

Non ti dico che sarà facile, ma provaci... non vuoi essere come tua mamma... sforzati... puoi cambiare, ce la puoi fare... pensa a tua figlia, pensa al regalo che le farai... e se hai bisogno siamo qui.
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