LA FAMOSA AUTONOMIA SCOLASTICA (DIDATTICA)

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Paola
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Re: LA FAMOSA AUTONOMIA SCOLASTICA (DIDATTICA)

Messaggio da Paola » mar nov 10, 2015 9:59 am

Certo che ti interrogo! hahahah
col ditino imparatore anche.

Forse la divisione che ho fatto io valeva per tutte le superiori 25 anni fa (sai com'è io sono più giovane ahhaha).
Nel liceo era così perché subiva il "retaggio" di ginnasio (biennio) e liceo (triennio) che some divisione era solo per il classico ma come programmazione riguardava tutti i licei che erano sostanzialmente 3: classico, scientifico e il linguistico manco c'era pubblico (almeno a Brescia).


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tati
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Re: LA FAMOSA AUTONOMIA SCOLASTICA (DIDATTICA)

Messaggio da tati » mar nov 10, 2015 10:01 am

Io posso parlare solo di medie, per ora.
Elisa in prima media ha avuto un prof di italiano che ha evidenziato in modo particolare i sentimenti, le emozioni.
Ma non ha MAI fatto grammatica, non ha mai chiesto i verbi, non correggeva le H del verbo avere.

In seconda è arrivata una prof di italiano che visto come erano messi si è spaventata, ed ha cercato di risolvere un po' la situazione.
Ma con scarsi risultati.
Però quantomeno c'erano verifiche serie, e non solo temi "cosa guardi alla tv", "cosa pensi quando c'è il sole" eccetera...

Ora la prof è un altra ancora, è si è messa le mani nel capelli quando ha visto la preparazione nei ragazzi.
A giugno avranno gli esami, non sanno esprimersi, non sanno gran parte della grammatica. Sarà dura.

E queste lacune se le porteranno dietro per tantoooo tempo.
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Re: RE: Re: LA FAMOSA AUTONOMIA SCOLASTICA (DIDATTICA)

Messaggio da Trilli » mar nov 10, 2015 1:29 pm

Paola ha scritto:Ma voi insegnanti trovate che i ragazzi siano più formati? Avete visto un miglioramento?

Io devo essere sincera, mi fa un po' paura, che di fatto è una paura irrazionale dato che ho due bambini alla scuola e trovo stiano facendo un ottimo lavoro.

Forse mi fa paura alle superiori dove credo che le competenze debbano essere acquisite e si debbano riversare nozioni nei cervellini, altrimenti il tutto mi sembra figlio di una cultura che non ci rispecchi.

Per capirci le competenze si risolvono poi in quelle qualità ricercate dal mondo del lavoro: problem solving, capacità di analisi, gestione delle emozioni nel parlare in pubblico loecc... Ma i contenuti? Non perdono di valore?
Molto dipende dal team docente della scuola primaria e dalla storia della classe.
Da noi, mi spiace dirlo, non tutte le maestre sono valide didatticamente, e quando arrivano i loro alunni i risultati ahimè si vedono.
Non credo affatto che le competenze alle superiori siano tutte acquisite. Ce ne saranno di più complesse da sviluppare: non credo che un alunno di prima liceo sia in grado di leggere, comprendere, analizzare e contestualizzare da solo un canto della Divina Commedia, per dire. O di comprendere il pensiero filosofico di Vico o Kant leggendone i testi originali.
L'equivoco in cui forse si cade è pensare che le competenze si acquisiscano in totale assenza di "contenuti". Ma il "contenuto" è il punto di partenza per acquisire la competenza.
Il sapere "enciclopedico" ha poco senso, se fine a se stesso. Perciò, invece di "fare tutto" si selezionano i contenuti.
Per esempio, il programma di storia in seconda media prevederebbe tutti gli eventi compresi fra il 1492 e il 1871. Noi, come scuola, abbiamo scelto di affrontare certi temi e periodi e di tralasciarne altri. Analizziamo:
1. Esplorazioni geografiche e creazione degli imperi coloniali, col commercio triangolare
2. Riforma protestante e Riforma cattolica
3. Rivoluzione scientifica
4. Assolutismo
5. Illuminismo (Voltaire, Montesquieu, Rousseau, l'Enciclopedia)
6. Rivoluzione industriale
7. Rivoluzione americana
8. Rivoluzione francese, Impero, cenni alla Restaurazione
9. Dibattito risorgimentale.
Li abbiamo scelti perché essenziali per la comprensione di fenomeni storico-sociali successivi.
Altri contenuti, come le guerre in Italia del Cinquecento, le guerre di religione e di successione, i moti risorgimentali, non ci sembravano così importanti. La cultura si fonda forse sul sapere chi fu sconfitto ad Agnadello, o sul sapere chi era Ciro Menotti? Noi crediamo di no.
Le competenze non sono solo problem solving, capacità di analisi, gestione delle emozioni nel parlare in pubblico; per la storia sono il comprendere e analizzare fenomeni storici, il ricavare informazioni da fonti di vario tipo, l'essere in grado di cogliere la connessione fra eventi passati e le loro conseguenze nel presente, il saper utilizzare il linguaggio specifico della disciplina...
Detto in parole povere, non mi basta (e mi importa poco) che l'alunno conosca a memoria nomi date luoghi dei moti del '20-21, del '30-'31, del '48, o tutte le battaglie delle guerre di indipendenza. Mi interessa piuttosto che capisca quali erano i possibili esiti di questo processo storico chiamato Risorgimento (monarchia o repubblica, forma unitaria o federale), e perché in Italia, diversamente da altri Stati, si è giunti proprio a quella soluzione.

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Re: LA FAMOSA AUTONOMIA SCOLASTICA (DIDATTICA)

Messaggio da Paola » mar nov 10, 2015 3:24 pm

Grazie mille Trilli.
te l'ho già detto vero che se non fossi così anti renziana potremmo anche diventare amichette?

Spiegato benissimo.
(però a me i moti risorgimentali piacciono da morire!!! Sono le prime insurrezioni autogestite, la carboneria, il brigantaggio ... uffi, togliete la rivoluzione americana hahahah)
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Re: RE: Re: LA FAMOSA AUTONOMIA SCOLASTICA (DIDATTICA)

Messaggio da Trilli » mar nov 10, 2015 3:41 pm

Paola ha scritto:Grazie mille Trilli.
te l'ho già detto vero che se non fossi così anti renziana potremmo anche diventare amichette?

Spiegato benissimo.
(però a me i moti risorgimentali piacciono da morire!!! Sono le prime insurrezioni autogestite, la carboneria, il brigantaggio ... uffi, togliete la rivoluzione americana hahahah)
Grazie, cara!
Domani magari scrivo qualcosa sulle prove autentiche, tanto per intrattenerti un po'!

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Re: LA FAMOSA AUTONOMIA SCOLASTICA (DIDATTICA)

Messaggio da micmar » mar nov 10, 2015 7:40 pm

Paola ha scritto:
Lella ha scritto: Ti ho letta e sono andata a cercare il piano di lavoro che al liceo di Andrea ogni insegnante mette in bacheca del registro elettronico a inizio anno scolastico, ho il file ma copio e incollo qui sotto quello di italiano. Oltre alle competenze trovo che specificano anche il programma.
*******
2. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

2.1 Obiettivi didattici e/o comportamentali concordati con il Consiglio di Classe

In merito agli obiettivi didattici, il C.d.C. ha deliberato di attenersi alle indicazioni nazionali relative al Profilo educativo, culturale e professionale dello studente liceale.

2.2 Obiettivi didattici disciplinari (indicare gli eventuali scostamenti dal PDD)
Nell’insegnamento della disciplina ci si atterrà alle Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento, alla Programmazione didattico-disciplinare d’Istituto e alle decisioni del Dipartimento di Materia.
Si richiamano le competenze disciplinari che lo studente dovrà acquisire nel primo biennio:
1. Padronanza della lingua italiana nella ricezione e nella produzione orale e scritta
2. Lettura, comprensione e interpretazione di testi scritti di vario tipo
3. Produzione di testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
4. Conduzione di una analisi diretta del testo sotto il profilo linguistico, stilistico e retorico

2.3 Contenuti disciplinari (per argomenti e/o tematiche)

1° periodo:
grammatica: fondamenti di analisi del periodo
antologia: analisi del testo poetico
I Promessi sposi: capp.1-10
scrittura: la parafrasi, il riassunto, l’analisi del testo poetico e del testo narrativo
lettura di racconti e/o romanzi

2° periodo:
antologia: analisi del testo poetico
I Promessi sposi: lettura integrale
scrittura: la parafrasi, l’analisi del testo poetico e narrativo, il testo espositivo e argomentativo
lettura di racconti e/o romanzi

.
Brava Lella, andiamo sul concreto.
Quanto messo, secondo te, sono gli eventuali scostamenti dal PDD?

E quindi fanno anche tutti gli altri autori?
Ai tempi nostri al biennio del liceo si riprendeva dal 700 fino al 900.
Poi si tornava in terza alla nascita della lingua e nel triennio si faceva tutta la letteratura Italiana.
E' ancora così?

Devo aspettarmi che mio figlio sappia chi siano Dante, Petrarca e Boccaccio fino a Marinetti? (oltre non si andava ai tempi miei se non per iniziativa dei prof.).
nel biennio del liceo si fa analisi del testo poetico, usando testi di vario genere, ognuno sceglie ciò che vuole e non devono appartenere a un periodo letterario preciso. nell'ultima parte dell'anno si studia la letteratura italiana delle origini (fino alla scuola siciliana per intenderci)
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Re: LA FAMOSA AUTONOMIA SCOLASTICA (DIDATTICA)

Messaggio da micmar » mar nov 10, 2015 7:51 pm

c'è qualcosa però che in questo sistema continua a non funzionare
se siamo così fighi insegnando per competenze perché gli studenti che sforniamo sono generalmente più ignoranti delle precedenti generazioni?

Io credo che spesso si confonda il lavorare per competenze con il trascurare completamente le conoscenze.

Es 1: collega del biennio liceo che lavora per anni interi solo sulla scrittura creativa, senza introdurre grammatica e analisi del testo . effettivamente lavora su una competenza ma, a mio avviso, non fa molto bene il suo lavoro.

es. 2 collega che fa imparare tutto a memoria che chiede elenchi di dati e avvenimenti senza ragionarci su.. E' un'impostazione ancora presente nella scuola.

Io confesso di non lavorare unicamente per competenze ma insegno loro a servirsi dello strumento (la competenza) e pretendo che lo riempiano di contenuti, soprattutto di tanti tanti testi integrali, soprattutto nel triennio.

Spero si capisca, oggi ho lavorato 12 ore e sono un po' stanchina.
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Re: LA FAMOSA AUTONOMIA SCOLASTICA (DIDATTICA)

Messaggio da Lella » mer nov 11, 2015 9:43 am

micmar ha scritto:c'è qualcosa però che in questo sistema continua a non funzionare
se siamo così fighi insegnando per competenze perché gli studenti che sforniamo sono generalmente più ignoranti delle precedenti generazioni?

Io credo che spesso si confonda il lavorare per competenze con il trascurare completamente le conoscenze.

Es 1: collega del biennio liceo che lavora per anni interi solo sulla scrittura creativa, senza introdurre grammatica e analisi del testo . effettivamente lavora su una competenza ma, a mio avviso, non fa molto bene il suo lavoro.

es. 2 collega che fa imparare tutto a memoria che chiede elenchi di dati e avvenimenti senza ragionarci su.. E' un'impostazione ancora presente nella scuola.

Io confesso di non lavorare unicamente per competenze ma insegno loro a servirsi dello strumento (la competenza) e pretendo che lo riempiano di contenuti, soprattutto di tanti tanti testi integrali, soprattutto nel triennio.

Spero si capisca, oggi ho lavorato 12 ore e sono un po' stanchina.
Concordo con Micmar
E' la competenza che deve servire per la conoscenza, se è vero che ha poco senso l'apprendimento del contenuto a memoria, ha poco senso anche la competenza senza l'apprendimento di contenuti.
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