E dunque... cos'è la felicità?#
E dunque... cos'è la felicità?#
Penso che per fare "quello che ci rende felici", prima sia importante riflettere su COSA ci rende felici.
Se i condizionamenti esistono nel senso dei doveri, penso che ne esistano altrettanti sul modo in cui ci si debba occupare della propria felicità.
Non pensate?
Il lavoro da fare per liberarsi degli uni e degli altri non è così banale e comunque l'approvazione "sociale" fa anch'essa parte, in una certa misura, del proprio benessere.
Mi chiedevo nell'altra discussione se ci sia poi qualcosa che non conosciamo che magari potrebbe renderci più felici di quanto siamo state finora, qualcosa che le esperienze di vita, la famiglia, le persone che abbiamo frequentato non ci hanno fatto finora conoscere. Perché in fondo la nostra vita più che una scelta è, per la maggior parte, una casualità. Ci avete mai pensato?
Se i condizionamenti esistono nel senso dei doveri, penso che ne esistano altrettanti sul modo in cui ci si debba occupare della propria felicità.
Non pensate?
Il lavoro da fare per liberarsi degli uni e degli altri non è così banale e comunque l'approvazione "sociale" fa anch'essa parte, in una certa misura, del proprio benessere.
Mi chiedevo nell'altra discussione se ci sia poi qualcosa che non conosciamo che magari potrebbe renderci più felici di quanto siamo state finora, qualcosa che le esperienze di vita, la famiglia, le persone che abbiamo frequentato non ci hanno fatto finora conoscere. Perché in fondo la nostra vita più che una scelta è, per la maggior parte, una casualità. Ci avete mai pensato?
Re: E dunque... cos'è la felicità?#
Ci penso spesso, ultimamente.
In me sta cambiando molto il concetto di felicità, forse mi appartiene di più il concetto di appagamento.
Che per l'appunto è scollegato da famiglia, figlia, lavoro ( ahahah quello poi ) e quant'altro.
Ho vissuto molti momenti felici: il giorno del matrimonio, la nascita di mia figlia, altre cose legate per l'appunto alla mia cerchia affettiva.
Ma il vero appagamento, la resa totale dell'anima l'ho vissuta poco più di un mese fa, quando finalmente ho rimesso gli scarponi e dopo 5 ore di camminata sono arrivata lassù. Tra le montagne più alte ho provato la sensazione di appartenere all'universo.
Mi sono sentita una particella, seppur minuscola, di questo splendido creato.
Per cui direi che la mia felicità è riuscire nella simbiosi con la natura attorno.
Sono riuscita a mollare le difese.
Lì non ero niente e nessuno eppure mi sono sentita forte, di quella forza che è il lasciarsi andare all'accettazione della vita.
In me sta cambiando molto il concetto di felicità, forse mi appartiene di più il concetto di appagamento.
Che per l'appunto è scollegato da famiglia, figlia, lavoro ( ahahah quello poi ) e quant'altro.
Ho vissuto molti momenti felici: il giorno del matrimonio, la nascita di mia figlia, altre cose legate per l'appunto alla mia cerchia affettiva.
Ma il vero appagamento, la resa totale dell'anima l'ho vissuta poco più di un mese fa, quando finalmente ho rimesso gli scarponi e dopo 5 ore di camminata sono arrivata lassù. Tra le montagne più alte ho provato la sensazione di appartenere all'universo.
Mi sono sentita una particella, seppur minuscola, di questo splendido creato.
Per cui direi che la mia felicità è riuscire nella simbiosi con la natura attorno.
Sono riuscita a mollare le difese.
Lì non ero niente e nessuno eppure mi sono sentita forte, di quella forza che è il lasciarsi andare all'accettazione della vita.
Re: E dunque... cos'è la felicità?#
E' soggettivo davvero
La felicità è fatta di momenti, la serenità è un altro concetto ancora.
Io penso di poter dire che sono contenta e serena se riesco a fare ciò che mi piace, o meglio ciò che ho voglia di fare in un determinato momento, che per me può essere variabile, può passare dalla voglia di starmene svaccata sul divano a guardare un programma che mi piace alla tv, a leggere un libro, a voler uscire a fare una passeggiata in una giornata di sole, o semplicemente mangiare una pizza e non dover cucinare , su questo sono davvero io "semplice" come esigenze, fra l'altro mi rendo conto che non ho un vero proprio hobby o passione ma sento che non mi manca.
Però per essere serena davvero, intorno a me le persone che amo devono essere altrettanto contente o non afflitte da problemi o pensieri.
Quindi è un'alchimia, un insieme di cose, una felicità fatta di momenti, che comunque posso vivere quotidianamente, per dire, non aspetto di essere felice, non miro a qualcosa che vedo irraggiungibile, la felicità può essere ora, in questo momento.
La felicità è fatta di momenti, la serenità è un altro concetto ancora.
Io penso di poter dire che sono contenta e serena se riesco a fare ciò che mi piace, o meglio ciò che ho voglia di fare in un determinato momento, che per me può essere variabile, può passare dalla voglia di starmene svaccata sul divano a guardare un programma che mi piace alla tv, a leggere un libro, a voler uscire a fare una passeggiata in una giornata di sole, o semplicemente mangiare una pizza e non dover cucinare , su questo sono davvero io "semplice" come esigenze, fra l'altro mi rendo conto che non ho un vero proprio hobby o passione ma sento che non mi manca.
Però per essere serena davvero, intorno a me le persone che amo devono essere altrettanto contente o non afflitte da problemi o pensieri.
Quindi è un'alchimia, un insieme di cose, una felicità fatta di momenti, che comunque posso vivere quotidianamente, per dire, non aspetto di essere felice, non miro a qualcosa che vedo irraggiungibile, la felicità può essere ora, in questo momento.
Re: E dunque... cos'è la felicità?#
ecco su questo non sono proprio d'accordo, direi una concomitanza alla pari di scelte e casualità.Cos73 ha scritto: Perché in fondo la nostra vita più che una scelta è, per la maggior parte, una casualità. Ci avete mai pensato?
Re: E dunque... cos'è la felicità?#
Diciamo che ognuno di noi ha una propria sfera di influenza, tutto quello che e' fuori e' casuale e tutto quello che e' dentro e' influenzato dal ns agire.
Piu' aumenti la tua sfera di influenza piu' hai "potere" su quello che ti circonda.
Esempio: come genitore subisci le decisioni del consiglio di plesso, se non ti va bene ti fai eleggere rappresentante e quindi aumenti la tua sfera di influenza nell'ambito scuola.
Tutto cio' che e' fuori dalla sfera e che e' assolutamente incontrollabile (come ad esempio il tempo) deve essere riconosciuto, accettato e al massimo gestito.
Piu' aumenti la tua sfera di influenza piu' hai "potere" su quello che ti circonda.
Esempio: come genitore subisci le decisioni del consiglio di plesso, se non ti va bene ti fai eleggere rappresentante e quindi aumenti la tua sfera di influenza nell'ambito scuola.
Tutto cio' che e' fuori dalla sfera e che e' assolutamente incontrollabile (come ad esempio il tempo) deve essere riconosciuto, accettato e al massimo gestito.
Re: E dunque... cos'è la felicità?#
Però Lella anche le scelte le fai fra quello che la vita casualmente ti mette davanti (come al ristorante, scegli dal menù, non altro!), questo intendevo
Re: E dunque... cos'è la felicità?#
si più che casualità allora sono le opportunità che la vita ti mette davanti e anche li scegli se coglierle o noCos73 ha scritto:Però Lella anche le scelte le fai fra quello che la vita casualmente ti mette davanti (come al ristorante, scegli dal menù, non altro!), questo intendevo
poi ovviamente su tante cose non c'è scelta
Re: E dunque... cos'è la felicità?#
mi trovo molto in quello che scrivi, anche per me la vita è casualità, e in questi anni purtroppo ne ho avuto la conferma, penso che a noi spetti solo il privilegio di poter scegliere determinate strade già tracciate, e sta a noi cogliere quella che in quel determinato momento della nostra vita può renderci felice, e che magari in un altro momento ci potrebbe sembrare completamente sbagliataCos73 ha scritto:Penso che per fare "quello che ci rende felici", prima sia importante riflettere su COSA ci rende felici.
Se i condizionamenti esistono nel senso dei doveri, penso che ne esistano altrettanti sul modo in cui ci si debba occupare della propria felicità.
Non pensate?
Il lavoro da fare per liberarsi degli uni e degli altri non è così banale e comunque l'approvazione "sociale" fa anch'essa parte, in una certa misura, del proprio benessere.
Mi chiedevo nell'altra discussione se ci sia poi qualcosa che non conosciamo che magari potrebbe renderci più felici di quanto siamo state finora, qualcosa che le esperienze di vita, la famiglia, le persone che abbiamo frequentato non ci hanno fatto finora conoscere. Perché in fondo la nostra vita più che una scelta è, per la maggior parte, una casualità. Ci avete mai pensato?