Mio marito spesso concorda con il resto del mondo, cioè lasciale piangere. İo discordo totalmente. Ma lui non capisce le mie ragioni. È difficile andar contro alle credenze popolari se le persone non hanno voglia di approfondire le conoscenze e hanno la mente chiusa. İo lo trovo difficilissimo.lella ha scritto:Secondo me però dovresti domandarti perchè per te è così importante il giudizio degli altri sul tuo essere mamma, tuo marito ti appoggia o hai anche lui a volte "contro"?
Tu sei convinta di quello che fai o a volte temi tu stessa di sbagliare?
Come faccio?
Re: R: Come faccio?
Re: Come faccio?
Ecco, io quoto questo.Ema ha scritto:Tu hai ragione ma sai cosa?Claudia ha scritto:Be' per il fatto che vorrebbe rifilarle latte vaccino credo che tu possa dirle che NON deve permettersi di farlo.
Con tutta la gratitudine di questo mondo, anche se fosse la nonna.
Mia opinione, è quello che farei io.
Mia suocera, Santa donna, tendeva a far un po' di testa sua, anche di nascosto, mi sentivo molto più sicura con lo spauracchio del divieto del pediatra, quello ero sicura che non lo avrebbe infranto.
poche parole, ma "lo ha detto il pediatra".
Le cose più assurde passavano, le nonne obbedivano ciecamente.
Re: R: Come faccio?
Ci proverò! Ma a mia suocera non piace neanche la nostra pediatra...perchè ovviamente il suo era molto più bravo!!! Eheheheh. È dura.bea ha scritto:Ecco, io quoto questo.Ema ha scritto:Tu hai ragione ma sai cosa?Claudia ha scritto:Be' per il fatto che vorrebbe rifilarle latte vaccino credo che tu possa dirle che NON deve permettersi di farlo.
Con tutta la gratitudine di questo mondo, anche se fosse la nonna.
Mia opinione, è quello che farei io.
Mia suocera, Santa donna, tendeva a far un po' di testa sua, anche di nascosto, mi sentivo molto più sicura con lo spauracchio del divieto del pediatra, quello ero sicura che non lo avrebbe infranto.
poche parole, ma "lo ha detto il pediatra".
Le cose più assurde passavano, le nonne obbedivano ciecamente.
Re: Come faccio?
Io vado controcorrente.
Risponderei che ogni bimbo è un mondo in cui sono i genitori a sapere che cosa è giusto e che cosa non lo è.
Porsi in netta contrapposizione non aiuta ( del tipo: io sono nel giusto, voi 30 anni fa avete sbagliato tutto).
Anche se lo pensi, non dirlo. Dì che quei metodi andavano bene per i loro figli ma non vanno bene per le tue. Punto.
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Risponderei che ogni bimbo è un mondo in cui sono i genitori a sapere che cosa è giusto e che cosa non lo è.
Porsi in netta contrapposizione non aiuta ( del tipo: io sono nel giusto, voi 30 anni fa avete sbagliato tutto).
Anche se lo pensi, non dirlo. Dì che quei metodi andavano bene per i loro figli ma non vanno bene per le tue. Punto.
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Re: R: Come faccio?
No no, infatti non rispondo. Odio la presunzione io per prima. Di solito faccio orecchie da mercante, sorrido e sorvolo. Ma mi rendo conto, su certi lati, di dover porre dei limiti. La questione latte, per esempio, è indiscutibile.Trilli ha scritto:Io vado controcorrente.
Risponderei che ogni bimbo è un mondo in cui sono i genitori a sapere che cosa è giusto e che cosa non lo è.
Porsi in netta contrapposizione non aiuta ( del tipo: io sono nel giusto, voi 30 anni fa avete sbagliato tutto).
Anche se lo pensi, non dirlo. Dì che quei metodi andavano bene per i loro figli ma non vanno bene per le tue. Punto.
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Re: Come faccio?
Io ho penato parecchio con i due allattamenti prolungati. Era tutto un fiorire di mamme/suocera/cognata/cugina che temevano la tetta fino alla maggiore età e paventavano turbe psicologiche.
Non credo ci sia una soluzione, tranne l'essere zen e abbozzare.E nemmeno una rivincita a
Posteriori... Quando i miei figli hanno smesso tranquillamente di prendere il seno intorno ai due anni e si sono rivelati (più o meno ahahah!) privi di turbe psicologiche, nessuna delle criticone si ricordava più di gravi rischi che noi non si sono realizzati.
Idem per il cosleeping con il figlio minore, che ha accettato il lettino a un anno.
Al tuo posto penso che agirei al massimo sulle divergenze con il marito. Quelle sono più pesanti e più vicine al tuo quotidiano. Costringilo ad approfondire, volente o nolente.
Per il resto, ignora e tira avanti...
Non credo ci sia una soluzione, tranne l'essere zen e abbozzare.E nemmeno una rivincita a
Posteriori... Quando i miei figli hanno smesso tranquillamente di prendere il seno intorno ai due anni e si sono rivelati (più o meno ahahah!) privi di turbe psicologiche, nessuna delle criticone si ricordava più di gravi rischi che noi non si sono realizzati.
Idem per il cosleeping con il figlio minore, che ha accettato il lettino a un anno.
Al tuo posto penso che agirei al massimo sulle divergenze con il marito. Quelle sono più pesanti e più vicine al tuo quotidiano. Costringilo ad approfondire, volente o nolente.
Per il resto, ignora e tira avanti...
Re: R: Come faccio?
Grazie del consiglio! Ci proverò ancora!Rie ha scritto:Io ho penato parecchio con i due allattamenti prolungati. Era tutto un fiorire di mamme/suocera/cognata/cugina che temevano la tetta fino alla maggiore età e paventavano turbe psicologiche.
Non credo ci sia una soluzione, tranne l'essere zen e abbozzare.E nemmeno una rivincita a
Posteriori... Quando i miei figli hanno smesso tranquillamente di prendere il seno intorno ai due anni e si sono rivelati (più o meno ahahah!) privi di turbe psicologiche, nessuna delle criticone si ricordava più di gravi rischi che noi non si sono realizzati.
Idem per il cosleeping con il figlio minore, che ha accettato il lettino a un anno.
Al tuo posto penso che agirei al massimo sulle divergenze con il marito. Quelle sono più pesanti e più vicine al tuo quotidiano. Costringilo ad approfondire, volente o nolente.
Per il resto, ignora e tira avanti...
Re: Come faccio?
L'unico fattore positivo di non avere parenti a meno di 400 km
. .ma quelle poche volte che viene fuori che allatto ancora c'è chi ride e chi mi chiede come faccio con i denti. . .quindi ti capisco. . È difficile ma una bella scrollata di spalle e ricorda che la mamma sei tu
. .ma quelle poche volte che viene fuori che allatto ancora c'è chi ride e chi mi chiede come faccio con i denti. . .quindi ti capisco. . È difficile ma una bella scrollata di spalle e ricorda che la mamma sei tu