distinguere tra bisogni reali e cattive abitudini

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Scilla
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Re: distinguere tra bisogni reali e cattive abitudini

Messaggio da Scilla » mar set 03, 2013 1:42 pm

Eve ha scritto:
scilla ha scritto:
Nat ha scritto:io a volte mi chiedo cosa ho sbagliato
ho due figli entrambi così
non mangiano un cacchio
quando vedo i bimbi che mangiano pomodori, melanzane, insalate ecc... rimango sempre con tanto di naso
non me lo dire
non mi frega quanto mangia, so che a lui basta un tot
ma almeno che quel tot sia vario e che riesca a mangiare anche fuori da casa
a scuola e centro estivo è un disastro
ci sono giorni che mangia solo il pane
io credo che questa sia la parte su cui lavorare maggiormente, il mangiare fuori, e per questo lo avrei lasciato mangiare a scuola.
e' anche vero che lì tu non puoi intervenire mentre a casa riesci a stimolarlo maggiormente, ma per te sarà uno sbattimento.
Insomma... non ti ho aiutata, mi spiace.
Noi non siamo molto vari, quindi per Irene è più facile, il doppio menù non lo faccio mai, a parte qualche volta la verdura (i miei ricordi di bambina mi impediscono di obbligarla a mangiare quella che non le piace, ma come dici tu, a volte non l'assaggiano neanche).
è da tre anni che mangia a scuola e niente è cambiato e non credo che cambierebbe niente a lasciarcelo quest'anno che sono a casa in maternità


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Re: distinguere tra bisogni reali e cattive abitudini

Messaggio da Scilla » mar set 03, 2013 1:43 pm

babina ha scritto:Scilla, io penso che tu faccia indubbiamente bene; a parte il casino per te a cucinare 3/4 menù diversi..... trovo giusto da parte tua "forzare" un attimo la situazione e non lasciargli troppe alternative.
Dico questo perchè, una volta che hai stabilito che si tratta di una cattiva abitudine che lui ha assimilato e non di un bisogno per lui essenziale da snaturare, è un bene anche per lui, se riesce a sbloccarsi.
Insomma, se quando è fuori a pranzo (gite con scuole, centri estivi), si accorge che mangiando più vario non è così male, è un netto miglioramento della sua qualità di vita.
Ne trarrà vantaggio soprattutto lui, no?
E te, che sarai più serena e non dovrai più spignattare come una matta! ;-)

concordo!
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Re: distinguere tra bisogni reali e cattive abitudini

Messaggio da los » mar set 03, 2013 2:08 pm

Penso che fai bene, ma che non sono sicura che funzionerà. Io ho il grande che da piccolo mangiava poco e quelle dieci cose in croce.
Ovviamente non gli proponevo cibi che gli davano il voltastomaco (chessò, tipo il fegato o le lumache :D), ma non cucinavo nulla appositamente per lui.
Quindi capitava che mangiasse un solo tipo di pietanza (solo le patate, per esempio) e il resto non lo assaggiasse nemmeno (annusava e diceva che non gli piaceva).
Frutta in tavola ce n'era sempre, male che andava mangiava kellogs con il latte. Non era mai malato anche se era (ed è) piuttosto magro.
Ci ha messo molti anni a cambiare, l'ha fatto senza sentirsi costretto e ha rivoluzionato le sue abitudini alimentari da solo. Ci sono ancora cibi che non ama ma mangia più o meno di tutto.
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Re: R: distinguere tra bisogni reali e cattive abitudini

Messaggio da lenina » mar set 03, 2013 2:12 pm

Scilla so che è grande. Ma.
Ha cambiato casa. Presto la ricambierà.
In poco tempo è passato da averti tutta per se a divi detti con un duomo e un fratellino.
Che amerà ma sono comunque un nuovo cambiamento.

Assolutamente non mi metterei ora a fare bracci di ferro.
Non dico preparare un pasto per lui.
Ma tipo la pasta se la vuole in bianco la mangi così. La dieta buona per il colesterolo è una dieta che di solito è perfetta per tutti e per assurdo accontenta spesso anche i bambini.
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Re: distinguere tra bisogni reali e cattive abitudini

Messaggio da sweet » mar set 03, 2013 2:23 pm

quoto lenina!
pensa che mio marito l'anno scorso si è messo a dieta con un dietologo e io cucinavo per tutti la stessa cosa, che poi non sono così strani...anzi lucia ha assaggiato un bel pò di cose per lei nuove, ed è una che se dice di no non c'è verso.
Io ho notato che più gli stò sotto con la storia dell'assaggiare più lei si chiude.
Ma è un'altra età forse...a noi per esempio il mangiare insieme agli altri ha aiutato tanto (asilo) ha assaggiato e mangiato cose che prima non voleva nemmeno vedere, tipo la pasta al pesto..cmq a casa ha sempre fatto più storie.
forse sarebbe stato un bene farlo mangiare a scuola?...se dici che all'asilo mangiava tutto...
ma la decisione è definitiva? non puoi tra qualche mese provare a farlo stare in mensa se lui è d'accordo?
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Re: distinguere tra bisogni reali e cattive abitudini

Messaggio da Scilla » mar set 03, 2013 2:56 pm

non so lenina, capisco la situazione ma io sono davvero molto stanca
e il discorso che fai tu è corretto ma su bambini più piccoli
daniele ha NOVE anni, eh
conquesti discorsi qui stiamo arrivando all'adolescenza fra un po' a trattarlo ancora coe un bimbo di due/tre anni
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Re: R: distinguere tra bisogni reali e cattive abitudini

Messaggio da Lucia76 » mar set 03, 2013 3:02 pm

io non credo proprio che lenina ti dicesse di trattarlo come un bambino, ma solo di considerare i grandi cambiamenti che ci sono stati anche per lui. non sarà certo un bambino piccolo ma sempre bambino è, non è mica ancora un ragazzo adolescente.
e proprio per questo secondo me hai fatto bene ad assecondarlo nella sua richiesta di poter tornare a pranzare a casa con te.
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Re: R: distinguere tra bisogni reali e cattive abitudini

Messaggio da los » mar set 03, 2013 3:06 pm

lucia76 ha scritto:io non credo proprio che lenina ti dicesse di trattarlo come un bambino, ma solo di considerare i grandi cambiamenti che ci sono stati anche per lui. non sarà certo un bambino piccolo ma sempre bambino è, non è mica ancora un ragazzo adolescente.
e proprio per questo secondo me hai fatto bene ad assecondarlo nella sua richiesta di poter tornare a pranzare a casa con te.
Io credo che sia giusto dare un certo peso ai cambiamenti, ma cercando di non usarli come scusa per non attuare delle modifiche nel proprio iter (da ambo le parti).
L'ho scritto, non ci spererei tanto... ma inizierei con evitare di preparare appositamente per lui.
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