Gi Pupa ha scritto:grazie per la riflessione Tittiba!
quoto tutti i discorsi che parlano di rispetto,diritti dei bambini e sensibilità nel trattare l'argomento!!!!
posso chiederti un paio di cose?
proprio per ignoranza nel settore specifico:
- dicono sempre che in italia si adotta poco perchè i servizi che hanno in carico i bambini "ci guadagnano" è vero?! (intendo bambini italiani)
- un altra "leggenda" e se non lo è spero tu possa cancellare l'errata concezione che ho in testa, si riesce ad adottare bimbi molto piccoli?
il fratello di mia madre ha adottato un bimbo nel '98 che ormai ha 21 anni ma sono andati in russia con un organizzazione cattolica perchè in italia non si riusciva e cmq mio cugino aveva già 6 anni.... (o forse 4 e hanno mentito sull'età)... loro erano già sui 45 anni circa...
se hai voglia di spiegarmi un attimo ti ringrazio.
sono interessatissima all'argomento ma ammetto di capirci poco...
Allora cercherò di risponderti per quello che so e in base a quel che penso...
L'adozione è un mondo immenso di cui ognuno ha una propria mezza idea, i luoghi comuni sono tanti e dal di fuori sembra sempre tutto sporco e ingiusto (ovvio non mi riferisco a te parlo in generale) Quando entri nella realtà dell'adozione e cominci a disarmarti dei pregiudizi e a pensare solo all'obiettivo e cioè tuo figlio, tutto passa in secondo piano secondo me.
Brevemente noi abbiamo ottenuto il decreto per l'adozione internazionale dopo due anni dalla domanda, un tempo lunghissimo, il nostro pensiero era quello di muoverci probabilmente verso la Colombia ma dopo appena un mese ci hanno chiamati per nostro figlio e quindi con un'adozione nazionale e alla fine dei conti ci è andata benissimo e i tempi si sono improvvisamente ristretti!
In realtà noi non abbiamo conosciuto niente delle realtà di istituti in Italia perché noi siamo andati a prenderlo in ospedale essendo un caso di bimbo non riconosciuto alla nascita.
Però per quel che ne so l'adozione in Italia è tanto difficile perché spesso i bambini dichiarati adottabili sono pochi perché magari dei genitori naturali li hanno o per mille altri motivi per cui i bambini sono in situazioni di "rischio giuridico", cioè in soldoni si il bimbo te lo danno però potrebbe tornare alla famiglia d'origine e a quel punto devi ripartire e molte coppie (come dargli torto?) questo rischio non lo accettano.
E di situazioni semplici e lineari ce ne sono poche (quindi situazioni di neonati non riconosciuti più che altro) perché la legge italiana prevede che si faccia di tutto affinché il bambino rimanga nella famiglia d'origine andando magari a pescare quel parente fino al quarto grado che prenda il bimbo con sé. Quindi conoscendo i tempi dei tribunali italiani queste ricerche si protraggono per chissà quanto tempo, tempo in cui questi bimbi stanno negli isituti o in famiglie affidatarie, tempo sprecato dico io ma è così.
Ora che qualcuno ci voglia lucrare non lo dico perché non ho prove alla mano e non ho visto con i miei occhi.
Per quanto riguarda la seconda domanda se ho capito bene io sono un esempio lampante per cui i neonati si possono adottare, il mio ranocchietto aveva 14 giorni e nello stesso anno nella mia zona ho conosciuto altri due casi analoghi. Si è possibile non sono situazioni da tutti i giorni in un ospedale, sono pochi ma ci sono, certo per noi che li abbiamo avuti in dono è una gioia ma per certi versi è una triste realtà.
In Italia non è impossibile ma è più difficile certo, all'estero è più fattibile con tutte le complicazioni dovute a spese e tempi poi anche lì è tutto da vedere, ogni situazione è a sé.
Sai io non riporto mai di chissà quali situazioni lontane sentite, io parlo solo di ciò che ho conosciuto e visto con i miei occhi, di esperienze che mi sono state raccontate dai diretti interessati. Perché col passaparola diventa tutto terribile.
Io dico a chi vuole adottare di non farsi condizionare dal sentito dire perché la mia storia non sarà mai uguale ad un'altra, nel bene o nel male.
Non so cara GiPupa se ho risposto alle tue domande, io ripeto di molte cose non ho esperienza diretta solo riporto la mia opinione sulla base di quello che è detto dalla legge e ciò che abbiamo visto e sentito durante il nostro percorso con servizi sociali e giudici.
Di più non so e vorrei magari non essere l'unica a parlare/parlarvi di queste cose (in ogni cosa mi sento sempre un'ignorante) per poter avere anche confronti con chi ha vissuto altre situazioni.
Un abbraccio cara e grazie per il tuo interesse. :abbraccio:
