La teoria del "non intervento"
certo, ma la madre in questione era lì e pur vedendo tutto non è intervenuta spontaneamente, credo che dirle qualcosa sarebbe servito a ben poco...nene70 ha scritto:pero' io da madre di figli più grandi, nel momento del gioco nn tra fratelli, se vedo che ci sono più piccoli, li avviso di fare attenzione e di lasciarli fare,proprio per l'età,anche se lo fanno già di loro sponte.
magari un po' scazzati,ma lo fanno,ahahha
ps. che bimbi bravi che hai ahahah
capisco, e ti do ragione, ma fino ad un certo punto. L'imparzialità di una madre non è scontata come lo è (o dovrebbe essere) quella di un giudice. E comunque spesso non conosce i fatti completamente e magari tende a prendere le difese del più piccolo solo perche, appunto, piccolo. oppure dà la colpa al figlio più vivace ecc...Sharazade ha scritto:E se lo avesse fatto? Se il bimbo fosse stato troppo forte per lei? E' questo il mio cruccio, ovvero il non dover lasciare il bimbo in balia di uno/una più grosso e prepotente. E' il mio senso di "subire l'ingiustizia" a spingermi. Ovviamente tutto limitato al mondo dei bimbi, ma non è da sottovalutare il senso di impotenza e ingiustizia che sentivo io da piccina, quindi forse lo sente anche mio figlio, mia figlia...
Se a noi ci rubano il portafogli e il poliziotto/giudice ci dice di farne a meno che ne abbiamo un altro, che potevamo darglielo senza tutte ste manfrine, non vi sentireste sopraffatti da una situazione kafkiana?
Non so se mi spiego, non che il genitore debba essere un poliziotto, ma che anche i bimbi possano avere un punto di riferimento in caso di grave torto.
Ed è per lo stesso motivo che sono contraria alle punizioni di gruppo.
Se mia figlia mi avesse chiesto aiuto, credo che le avrei detto di dire con calma al bambino in questione di non picchiare, e se questo non fosse servito, l'avrei invitata ad andare a giocare altrove. Cosa che ha deciso di fare senza il mio aiuto. Insomma credo che avrei provato ad offrirle gli strumenti per risolvere la questione senza dover intervenire io personalmente con la madre..
pensiero contorto, scusate, spero di essermi spiegata..
aggiungo che penso questo non perchè non voglio aiutare mia figlia, ma perchè credo sia importante che impari a gestire le sue controversie senza di me.. insomma non c'è sempre qualcuno pronto a toglierti le castagne dal fuoco, a scuola o altrove, ci sarà un momento in cui non potrà contare sul mio aiuto. Credo che in quel momento sarà importante x lei avere gli strumenti x risolvere la cosa da sola.
Se capita di andare al parco con Domenico che è un bimbo poco socievole ci mette parecchio a fare gruppo, però di solito ha un carattere calmo difficilmente litiga. Non posso dire la stessa cosa di Laura, quando era più piccola era un tornado, aveva già allora un bel caratterino, sono intervenuta un paio di volte per toglierle da sotto le grinfie la figlia del mio compagno, che pur essendo sua coetanea Laura se la mangiava per colazione sia verbalmente (in quanto dialettica e mai maleducata) sia fisicamente (ma non si sono mai attaccate), la intontiva e annientava con una raffica di parole. Questo succedeva dai 8 anni ai 12, fortunatamente son cresciute.
Ecco, nel caso di Bisky io avrei seguito l'evolversi della situazione come lei ha fatto.
Se per caso la bimba non fosse stata in grado di venirne a capo da sola in qualche modo (esclusa la violenza, of course), sarei intervenuta non tanto con la madre dell'altro bambino, ma in mezzo ai due bimbi.
Stava poi alla madre dell'altro bimbo decidere se voleva intervenire oppure no.
Se per caso la bimba non fosse stata in grado di venirne a capo da sola in qualche modo (esclusa la violenza, of course), sarei intervenuta non tanto con la madre dell'altro bambino, ma in mezzo ai due bimbi.
Stava poi alla madre dell'altro bimbo decidere se voleva intervenire oppure no.
Per me è un tasto molto dolente.
Io ho il maggiore che ancora soffre di gelosia ed è molto competitivo e aggressivo con il fratello
Con loro cerco di non intervenire a meno che non si stanno facendo del male fisico.
Per me è molto difficile non farlo, ma ho letto addirittura che solo il tono della voce o una parola riesce a far intedndere di chi stai prendendo le difese.
Per litigi esterni, con amici o compagni, ovviamente non intervengo a meno cheno siano atti di bullismo vero e proprio.
Io ho il maggiore che ancora soffre di gelosia ed è molto competitivo e aggressivo con il fratello
Con loro cerco di non intervenire a meno che non si stanno facendo del male fisico.
Per me è molto difficile non farlo, ma ho letto addirittura che solo il tono della voce o una parola riesce a far intedndere di chi stai prendendo le difese.
Per litigi esterni, con amici o compagni, ovviamente non intervengo a meno cheno siano atti di bullismo vero e proprio.