Grazie Nove. Stai facendo vacillare la mia contrarietà al sacerdozio femminile.
Ribadisco che il magistero e la tradizione costituiscono il riferimento per i cattolici ma nessuno è immune dal peccato. Per me non chi pecca contro le regole cattoliche non può dirsi tale, ma chi si sente superiore ad esse.
Approccio alla chiesa
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Giulia1970
- Utente Vip
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- Iscritto il: mer ott 01, 2008 4:29 pm
Io vengo fuori or ora dal corso pre matrimoniale.
Ho un compagno che segue i precetti cattolici pur non dichiarandosi tale. Io mi dichiaro cattolica eppure pensate un po' che intervengo nelle interruzioni di gravidanza e nelle ITG (non sono obiettrice per intendersi).
Per me sono state scelte difficilissime, ne ho parlato e riparlato con il mio confessore fino a giungere ad alcune conclusioni che mi hanno portato a scegliere in questo modo.
E' vero, abbiamo un parroco che è frate Domenicano, molto molto aperto di mente, una persona speciale all'interno della Chiesa (Riccardo si era staccato dal credo quando aveva cominciato a capire la Chiesa nella sua struttura e non riusciva a comprendere come questa potesse essre parte di quel Vangelo che andava predicando).
Nel corso pre matrimoniale abbiamo ovviamente parlato della nostra prole, della famosa frase che viene pronunciata al matrimonio riguardo all'educazione cattolica da dare ai figli. Era la cosa che metteva più in difficoltà Riccardo di tutto il matrimonio con rito cattolico. Ebbene, perfino il frate ci ha chiaramente fatto capire che non è il battezzare i figli o il farli andare a messa tutte le domeniche o il far fare loro la comunione o la cresima ad essere importante, ma l'educare i bambini di una famgila cattolica alla cristianità. Insegnare anche che esistono tante fedi e che fra l'altro molte hanno basi assolutamente comuni fra loro. Non so ancora cosa faremo se e quando avremo figli, ma intanto abbiamo diversi spiragli per parlarne.
E io non sento di essermi costruita una religione a mia immagine per quello che faccio perchè le cose che faccio le ho pensate "dentro" la religione non standone al di fuori e fra l'altro la Fede non mi ha mai abbandonata.
Ho un compagno che segue i precetti cattolici pur non dichiarandosi tale. Io mi dichiaro cattolica eppure pensate un po' che intervengo nelle interruzioni di gravidanza e nelle ITG (non sono obiettrice per intendersi).
Per me sono state scelte difficilissime, ne ho parlato e riparlato con il mio confessore fino a giungere ad alcune conclusioni che mi hanno portato a scegliere in questo modo.
E' vero, abbiamo un parroco che è frate Domenicano, molto molto aperto di mente, una persona speciale all'interno della Chiesa (Riccardo si era staccato dal credo quando aveva cominciato a capire la Chiesa nella sua struttura e non riusciva a comprendere come questa potesse essre parte di quel Vangelo che andava predicando).
Nel corso pre matrimoniale abbiamo ovviamente parlato della nostra prole, della famosa frase che viene pronunciata al matrimonio riguardo all'educazione cattolica da dare ai figli. Era la cosa che metteva più in difficoltà Riccardo di tutto il matrimonio con rito cattolico. Ebbene, perfino il frate ci ha chiaramente fatto capire che non è il battezzare i figli o il farli andare a messa tutte le domeniche o il far fare loro la comunione o la cresima ad essere importante, ma l'educare i bambini di una famgila cattolica alla cristianità. Insegnare anche che esistono tante fedi e che fra l'altro molte hanno basi assolutamente comuni fra loro. Non so ancora cosa faremo se e quando avremo figli, ma intanto abbiamo diversi spiragli per parlarne.
E io non sento di essermi costruita una religione a mia immagine per quello che faccio perchè le cose che faccio le ho pensate "dentro" la religione non standone al di fuori e fra l'altro la Fede non mi ha mai abbandonata.