Cos73 ha scritto:...Vederla in modo elastico, e di reciproca crescita e contaminazione, è un punto di vista diverso da quello di molti genitori "tradizionali" e più ricco, secondo me, e credo che la frase significhi questo.
parto da qui
io la frase di nene70 l'ho intesa proprio nel senso della reciproca contaminazione a cui accenna Cos, non ho pensato minimamente al mio ruolo di educatore, nè a quelle pur belle cose che spesso si dicono (mio figlio mi insegna la pazienza, ecc.)
per me il rapporto genitore-figlio è una relazione, e troppo spesso io dimentico che le relazioni sono, sul piano emotivo del coinvolgimento, paritarie
Io adulto mi sento spesso superiore, o comunque detentore di una verità assoluta
Io so. So cosa devi fare e so come devi farlo e so quando devi farlo.
Invece, nella mia esperienza di genitore non è così.
Questo è un primo insegnamento che ho ricevuto da mia figlia
Io mi sono resa conto che, se pure io ritenga di avere più chiaro di mia figlia dove stiamo andando, o meglio, che traguardo vorrei farle raggiungere (imparare le regole della buona educazione, ad esempio. o essere una persona onesta, gentile, di cuore. robe così), il percorso lo facciamo in due.
Il suo "pezzo" è importante, fosse anche solo per come lei reagisce alle mie richieste, spinte, limitazioni, ordini, imposizioni.
Lei è unica, e mi insegna come fare con lei, e di conseguenza questo mettermi in relazione con lei mi modifica -come modifica lei- e dunque lei mi insegna.