se non prende bravo ci resto male

[Robbina]

si ma spiegate come far imparare le tabelline senza fargliele studiare

Poi sulla questione dell'impegno nel fare le cose sono d'accordo con voi, non conta il voto finale ma fare del proprio meglio anche in base alle preferenze delle materie.

Io con Laura facevo giochini vari con i fagioli e altre cosine, facevo finta di essere una cliente al suo negozio e via via le ha imparate

[LauraDani]

a me sembra una pessima idea, invece
a parte che sono tremendamente scoordinata e mi cadrebbe subito la palla, per me dover tentare di prendere la palla, ritirarla e contemporaneamente dire qual è il multiplo sarebbe impossibile ed estremamente frustrante
io capisco il non arrendersi ed il non scoraggiarsi
ma francamente mi domando chi dovrebbe inventarsi questi giochi e applicarli: la mamma? la maestra?
se penso a me alle elementari, l'unica cosa che mi verrebbe da dire è che nulla o quasi è così tragico come sembra
per questo dico, va bene l'impegno, studiare ecc., ma sono pur sempre elementari! (fucilatemi!)
io andavo a scuola 4 ore al giorno, ora vanno a scuola 8!
o io sono una capra, o loro fanno già comunque il doppio di quel che facevo io!

[LauraDani]

Io con Laura facevo giochini vari con i fagioli e altre cosine, facevo finta di essere una cliente al suo negozio e via via le ha imparate

anche io, con mia sorella
ci abbiamo provato in tutti i modi
lei le sa, ovviamente, ma non sono comunque il suo forte (nè il mio, eh!)

[Lella]

Io con Laura facevo giochini vari con i fagioli e altre cosine, facevo finta di essere una cliente al suo negozio e via via le ha imparate

Sicuramente l'approccio ludico con i bambini piccoli funziona, però poi crescono e non si può trasformare tutto in gioco.
Per dire, imparare che bisogna studiare anche quando non si ha voglia per me è una conquista e fa parte del percorso di crescita.

[Robbina]

in base alle preferenze delle materie.

Dimenticavo, ora Laura è alle superiori, ha ripetuto la prima per sua scelta, ora ti spiego il motivo, ha sempre avuto ottimi voti in italiano, inglese, francese e arte, la matematica non le è mai piaciuta ha sempre avuto la sufficienza ma non le interessava.
Alla scelta della scuola superiore il mio ex marito, non si trova d'accordo con lei nella sua scelta, lei avrebbe voluto fare l'artistico per poi laurearsi in architettura, lui insisteva con la ragioneria. Laura quindi per non deludere il padre va a fare ragioneria, io non ero d'accordo, ma non mi sono intromessa, ho sempre pensato che si tratta del SUO futuro, io posso dare un consiglio, ma non posso impormi nelle SUE scelte. Per farla breve è stato un calvario, alla fine dell'anno aveva 3 debiti da recuperare a settembre.
Il padre incazatissimo, ma fortunatamente si è reso conto che la ragioneria non fa per lei, quindi ha lasciato che si iscrivesse all'artistico, l'estate l'ha passata facendo volontariato in una casa di riposo e andando in giro con i suoi amici.
Oggi è contenta della scuola che fa, dei suoi lavori e i voti sono davvero buoni.
Quando la guardo vedo che è serena della scelta che ha fatto e io sono contenta per lei

[Nat]

le tabelline possono piacere o meno (potrebbe essere una qualsiasi altra cosa),ma si può impararle senza essere costretti anche se non ci piacciono; quello che forse non sono riuscita a spiegare è che dobbiamo sin da piccoli dare fiducia ai bambini...se facciamo germogliare il loro talento per una materia studiandola saranno felici, aumenterà la loro autostima e poi faranno anche quello che non preferiscono

ammetto che ho difficoltà a dialogare con te, parli per concetti astratti e idee generali,
io invece sono una donna un pò terra terra e l'unica illuminazione che aveva la ma maestra era il neon sopra la cattedra...
io non ho mai affermato che non è possibile imparare le cose (anche se non ci piacciono) senza essere costretti
ci si perde un pò nelle botte e risposte ma se leggi il mio primo intervento
questo:

le aspettative, così come le intende Teresa, io penso che siano cosa positiva
almeno io le ho intese non come un pressare il figlio a raggiungere risultati perfetti
ma come un riporre fiducia nelle capacità del figlio
ed è logico che quando uno ha fiducia in "te"..."tu" ti senti di non tradire questa fiducia
e questo è un bene, è una spinta a crescere.

capirai che non stiamo dicendo cose così differenti "alla base" (forse eh! non ho capito poi come tu ti comporti all'atto pratico con tuo figlio)
avere aspettative e riporre fiducia nelle capacità del figlio vanno a braccetto. (secondo me)

Mi sembra una buona idea! Nat prova

non ho bisogno, mio figlio sa le tabelline benissimo e le studia con piacere (era un esempio)
anche perchè dopo il primo giorno che era l'unico che le sapeva così bene ha deciso che deve essere lui il più veloce a rispondere

[Robbina]

Sicuramente l'approccio ludico con i bambini piccoli funziona, però poi crescono e non si può trasformare tutto in gioco.
Per dire, imparare che bisogna studiare anche quando non si ha voglia per me è una conquista e fa parte del percorso di crescita.

Ovvio che non si trasforma tutto in gioco, solo quello in cui hanno difficoltà, poi ovviamente io parlo per la mia di esperienza con mia figlia, magari con Domenico dovrò agire diversamente, ma comunque non mi imporrò mai, cercherò di incoraggiare anche lui

[Nat]

Sicuramente l'approccio ludico con i bambini piccoli funziona, però poi crescono e non si può trasformare tutto in gioco.
Per dire, imparare che bisogna studiare anche quando non si ha voglia per me è una conquista e fa parte del percorso di crescita.

allora che mi prendi per il culo?
ma chi te l'ha messo quell'avatar con l'angioletto? hahaahha