i bimbi non hanno capito...per fortuna.

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Paola
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Messaggio da Paola » mar dic 20, 2011 8:54 pm

Alla mia scuola (materna) per arrivare al concetto ... MA SIAMO TUTTI BAMBINI (che ha raggiunto il suo clou la settimana scorsa con la giornata nazionale dei diritti dei bambini) sono partiti dal: SIAMO TUTTI DIVERSI.

prima hanno inziato coi due grandi gruppi: maschi e femmine e li hanno caratterizzati anche enfatizzando alcune peculiarità che in realtà a quell'età si confondono (come i giochi con le bambole o con le armi, l'uso dei colori preferiti nei vestiti, i capelli lunghi o corti).

Stabilito anche dal punto di vista genitale perché fossero diversi hanno inziato a lavorare sulle diversità all'interno dei 2 gruppi (per altro hanno preso l'occasione per accennare agli insiemi e ai sottinsiemi matematici come anticipazione del Camillo Bortolato tramite l'uso dei corpi).
Ci sono i bambini di pelle rosata, di pelle marroncina, di pelle scura.
Bambini ricci e bambini coi capelli lisci, bambini con occhi azzurri e con occhi neri.
Hanno iniziato dal VISO e ognuno di loro partendo dal cerchio, ha colorato la propria pelle e mediante lana, bottoni, strass ecc.. ha ritratto se stesso (le nostre insegnanti fanno disegnare solo su fogli enormi, più grandi dell'A3 perché sostengono che solo nei grandi tratti i bambini acquisiscono anche fisicamente i concetti che si vogliono far passare)

Poi sono passati al corpo: cicciotti, magretti, alti, bassi.

Poi ai linguaggi: chi parla italiano, chi rumeno, chi polacco ecc..., ognuno di loro ha ripetuto più volte delle filastrocche agli altri nella propria lingua, hanno perciò iniziato a capire che i colori delle pelle più scuri sono dove c'è tanto sole, quelli più chiari dove c'è poco sole, i capelli chiari sono spesso accompgnati dalla pelle chiara, i capelli scuri alla pelle scura e poi ci sono le eccezioni.

Capito tutte le diversità hanno inziato a parlare delle uguaglianze e hanno fatto delle liste: tutti amano giocare, andare forte in altalena, dormire con mamma e papà, mangiare la cioccolata ecc...

Adesso stanno lavorando sulle coppie di amici: io e lei siamo diverse per questo e questo ma siamo uguali per questo e questo.

A Maddalena il concetto è passato benissimo, debbo dire che quest'anni abbiamo insegnanti veramente preparate e che hanno progetti ben precisi e codificati sul concetto di integrazione.


Azur
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Messaggio da Azur » mar dic 20, 2011 9:03 pm

I bambini lo capiscono, certo, che siamo tutti diversi.
In genere lo capiscono in positivo, come Lorenzo, o come nel bel programma della scuola di Paola.
Ma alcuni - spinti di quel che sentono a casa o tra gli amici dei genitori- anche in negativo.

La scuola ha un ruolo importantissimo in questo:
mammma ha scritto:sono i genitori a far passare il messaggio che sono diversi. E forse se almeno all'asilo hanno discusso di questo magari cominciano a rifletterci a modo loro.
mammma ha scritto:Di fatto non ne porta, ma è innegabile che esiste ancora "il lupo nero, l'uomo nero, l'orco nero..." ed è facilmente capibile il perchè lo "scuro" venga guardato con iniziale diffidenza.

Proprio l'altro giorno F. mi ha detto che lei non giocava con la bambola perchè era nera......
lenina ha scritto:Un bimbo di 4 anni se nessuno glie lo suggerisce non pensa che il bimbo con la pelle marrone debba avere meno o più diritti di quello con la pelle rosa.
Il problema è proprio questo Leni.
Da voi forse no, ma qui per lo meno il concetto in giro "si sente".
E ben venga una scuola che di concetto ne fa passare uno opposto (sul discorso età... per i piccoli dell'asilo sicuramente è presto, ma per i bambini dell'ultimo anno, soprattutto quelli più curiosi e proiettati all'esterno/al mondo adulto, non lo trovo prematuro).
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Messaggio da lenina » mar dic 20, 2011 9:09 pm

Paola M. ha scritto:Alla mia scuola (materna) per arrivare al concetto ... MA SIAMO TUTTI BAMBINI (che ha raggiunto il suo clou la settimana scorsa con la giornata nazionale dei diritti dei bambini) sono partiti dal: SIAMO TUTTI DIVERSI.

prima hanno inziato coi due grandi gruppi: maschi e femmine e li hanno caratterizzati anche enfatizzando alcune peculiarità che in realtà a quell'età si confondono (come i giochi con le bambole o con le armi, l'uso dei colori preferiti nei vestiti, i capelli lunghi o corti).

Stabilito anche dal punto di vista genitale perché fossero diversi hanno inziato a lavorare sulle diversità all'interno dei 2 gruppi (per altro hanno preso l'occasione per accennare agli insiemi e ai sottinsiemi matematici come anticipazione del Camillo Bortolato tramite l'uso dei corpi).
Ci sono i bambini di pelle rosata, di pelle marroncina, di pelle scura.
Bambini ricci e bambini coi capelli lisci, bambini con occhi azzurri e con occhi neri.
Hanno iniziato dal VISO e ognuno di loro partendo dal cerchio, ha colorato la propria pelle e mediante lana, bottoni, strass ecc.. ha ritratto se stesso (le nostre insegnanti fanno disegnare solo su fogli enormi, più grandi dell'A3 perché sostengono che solo nei grandi tratti i bambini acquisiscono anche fisicamente i concetti che si vogliono far passare)

Poi sono passati al corpo: cicciotti, magretti, alti, bassi.

Poi ai linguaggi: chi parla italiano, chi rumeno, chi polacco ecc..., ognuno di loro ha ripetuto più volte delle filastrocche agli altri nella propria lingua, hanno perciò iniziato a capire che i colori delle pelle più scuri sono dove c'è tanto sole, quelli più chiari dove c'è poco sole, i capelli chiari sono spesso accompgnati dalla pelle chiara, i capelli scuri alla pelle scura e poi ci sono le eccezioni.

Capito tutte le diversità hanno inziato a parlare delle uguaglianze e hanno fatto delle liste: tutti amano giocare, andare forte in altalena, dormire con mamma e papà, mangiare la cioccolata ecc...

Adesso stanno lavorando sulle coppie di amici: io e lei siamo diverse per questo e questo ma siamo uguali per questo e questo.

A Maddalena il concetto è passato benissimo, debbo dire che quest'anni abbiamo insegnanti veramente preparate e che hanno progetti ben precisi e codificati sul concetto di integrazione.
Bello.
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Messaggio da lenina » mar dic 20, 2011 9:13 pm

Azur ha scritto: Il problema è proprio questo Leni.
Da voi forse no, ma qui per lo meno il concetto in giro "si sente".
E ben venga una scuola che di concetto ne fa passare uno opposto (sul discorso età... per i piccoli dell'asilo sicuramente è presto, ma per i bambini dell'ultimo anno, soprattutto quelli più curiosi e proiettati all'esterno/al mondo adulto, non lo trovo prematuro).
Ma infatti non c'era nessuna critica.
Anzi ho trovato una bella recita e comunque come dice Paola hanno sottolineato le differenze nell'uguale (rappresentanto i vari paesi del mondo vestendo e colorando i bimbi in modo diverso e accogliendoli tutti nella stessa casa)

Sono solo stata contenta parlando con la maestra di sapere che i bimbi non avevano capito il succo della recita.

Non perchè non avessero capito che i bimbi cinesi sono diversi da qelli africani ma perchè non si sono posti il problema del "qualcuno ci considera diversi".
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Messaggio da Linda Eva » mar dic 20, 2011 11:38 pm

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Messaggio da Linda Eva » mar dic 20, 2011 11:40 pm

Forse dove impera la cultura dell'esclusione dei diversi può essere utile, e il progetto descritto da Paola è slendido.

Però anche io con mio figlio, al contrario mi sarei trovata in difficoltà come Lenina.
Per lui sarebbe come un voler anticipare pensieri che ancora non ha.
Nel mio caso lo vedrei meglio alla primaria dove, tra l'altro, per me come maestra, è un concetto a cui ricorro spesso anche se la diversità di cui parlo io è più di personalità che fisica.
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Messaggio da Dilly » mer dic 21, 2011 12:33 am

lenina ha scritto:Però vedi io non discuto che i bimbi notino le differenze oggettive.

Ma sono pienamente convinta che se nessuno glie lo mette in testa per loro non si vada oltre alla differenza appunto oggettiva.

Non hanno bisogno che gli si dica "guarda che però anche se siamo diversi siamo tutti uguali" non esiste nella loro mente il fatto che si possa essere diversi nel senso in cui molti adulti intendono il diverso.

Cosa significa "spiegare la diversità"? Di base io non direi che un bimbo africano è abbronzato, direi semplicemente che come ci sono occhi di colore diverso, nasi di tante forme capelli di tanti colori anche la pelle può cambiare.
Fine.
Di fatto però le persone con la pelle nera ce l'hanno così per via della melanina in abbondanza dovuta alla zona in cui vivono, che è più o meno lo stesso concetto dell'abbronzarsi, stai al sole la pelle si scurisce, e siccome mia figli anon ha nemmeno tre anni non posso parlarle di melanina (cioè potrei, ma come gliel'ho spiegata io è più semplice).

Lei si accorge della diversità, e soprattutto con i disabili, "sente" la sofferenza che ci sta dietro e chiede spiegazioni per questo, chiede perchè il bimbo è (o l'adulto) è malato e chiede se si può curare per farlo guarire e si rattrista quando li spiego che non si può guarire.
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Messaggio da Brufradaste » mer dic 21, 2011 1:29 am

Quando ci siamo trasferiti in Cina, Stefano frequentava l'ultimo anno di asilo.

Il primo anno mi ricordo in qualsiasi posto andavamo c'era chi gli faceva una foto, o chi obbligava il proprio figlio a fare una foto con lui, ma tutto questo visto con occhio buono.


A scuola i bambini occidentali sono una minoranza, ma mai e poi mai, Stefano mi ha detto quel bambino ha la pelle diversa, ha gli occhi a mandorla, parla strano, per lui è la normalità.

Perchè anche lui faceva parte dei "diversi" visto che la maggioranza è asiatica.

Anche qui a scuola/asilo insegnano che tutti i bambini sono uguali nonostante siano diversi fisicamente o parlano in modo diverso.

Per Stefano la differenza sta nel fatto che quel bambino viena dalla Corea, dall'America,dal Giappone,dalla Francia etc, poi basta sono tutti uguali, i suoi migliori amici sono coreani, brasiliani,neo zelandesi etc.

Quando torniamo in Italia, mi accorgo che i ragazzini dell'età di Stefano fanno brutti commenti sull persona diversa, e lui mi chiede perchè dicono così.

Forse parlare di avere tutti gli stessi diritti (diritti non diversità) all'asilo è un pò presto, appunto perchè non ci pensano, ma affrontare questo argomento alle elementari mi sembra il minimo.
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