Nel futuro ognuno sarà famoso per 15 minuti.

Il luogo del pensiero, dell'approfondimento, della discussione; società, politica, religione e tanto altro su cui riflettere, un occhio critico sul mondo che ci circonda.
Rispondi
Eleonora

Nel futuro ognuno sarà famoso per 15 minuti.

Messaggio da Eleonora » gio nov 17, 2011 4:06 pm

Questa frase di Andy Warhol,credo sia stata usata per un tema di attualità maturità 2011.
Che significato gli attribuite voi?
Appena avrò altri cinque minuti tornerò e vi dirò qual'è la mia interpretazione...


Eleonora

Messaggio da Eleonora » gio nov 17, 2011 4:44 pm

Chi di noi non anela ai propri 15 minuti di fama?
Nella nostra società diventare famosi è diventato piuttosto semplice:i mass media e i programmi televisivi ci propinano ogni due per tre nuovi "famosi".
E il buon Andy capello bianco si dimostra più che lungimirante.
Tutto ci conduce verso la popolarità.
Facebook e tanti altri social network fanno il loro sporco lavoro in proposito.
Il web pullula di blog di emeriti sconosciuti che cercano qualche minuto di popolarità e visibilità raccontandoci i fatti loro.
Facebook con la scusa di mettere in contatto utenti che non si vedono nè sentono da una vità,finisce per raccontare i fatti nostri garantendoci il nostro momento di visibilità.
Quindi la fama ci abbraccia tutti,chi un modo o chi nell'altro.
Ora mi chiedo?ma quanto c'è di noi in quello che scriviamo nelle bacheche e nei blog?e quanto invece viene scritto solo per farci "belli"agli occhi di chi ci legge?
Avatar utente
Julia235
Utente Vip
Utente Vip
Messaggi: 451
Iscritto il: sab mar 13, 2010 11:55 am

Messaggio da Julia235 » gio nov 17, 2011 10:31 pm

Io la interpreto così: ognuno di noi nella sua vita, almeno 15 minuti di tempo da famoso/a ce li ha avuti o ce li avrà se per fama non intendiamo una fama massmediatica....rimango incinta? Tra tutti i miei amici ho i miei 15 minuti di fama quando lo annuncio, partorisco? Idem....promozione sul lavoro....mio figlio che racconta a scuola della nostra gita al mare (ipotetico perchè per adesso non ho figli eheh) e sarò famosa agli occhi di quei bambini....ecco, secondo me sta nel fatto di come si interpreta la fama....per chi si vuol essere famosi? In fondo la fama, nel suo primo significato, è la considerazione in cui è tenuta una persona.....spero di essermi spiegata!
Avatar utente
Enza 52
Ambasciatore
Ambasciatore
Messaggi: 2141
Iscritto il: ven feb 06, 2009 7:32 pm

Messaggio da Enza 52 » gio nov 17, 2011 10:46 pm

Boh io penso che non sia tanto l'essere famoso che mi darebbe 15 minuti di soddisfazione, quanto invece essere speciale.
Avatar utente
Rita
Utente Vip
Utente Vip
Messaggi: 267
Iscritto il: mer ott 28, 2009 8:38 am

Messaggio da Rita » gio nov 17, 2011 11:03 pm

non mi interessa diventare famosa e neanche la fama
sto bene così :TICAPISCO: ci sono persone che solo per apparire in tv o mettersi in risalto farebbero carte false....
Avatar utente
Lella
Utente NM
Utente NM
Messaggi: 4490
Iscritto il: ven dic 15, 2006 4:23 pm

Messaggio da Lella » ven nov 18, 2011 11:12 am

Eleonora ha scritto: Quindi la fama ci abbraccia tutti,chi un modo o chi nell'altro.
Ora mi chiedo?ma quanto c'è di noi in quello che scriviamo nelle bacheche e nei blog?e quanto invece viene scritto solo per farci "belli"agli occhi di chi ci legge?
Più che farsi belli agli occhi degli altri, credo ci sia in ognuno di noi, chi più chi meno, la voglia di approvazione e di consensi o anche solo la voglia di essere protagonisti, a volte nel bene e nel male.

In molti c'è la tendenza di misurare se stessi passando dal riscontro degli altri, questo è tipico anche qui nel forum, più è bassa l'autostima più diventa importante il consenso e l'attenzione altrui.
Claudette
Utente NM
Utente NM
Messaggi: 226
Iscritto il: mer nov 24, 2010 1:21 pm

Messaggio da Claudette » ven nov 18, 2011 4:34 pm

Siamo nel mondo dell'immagine, in cui esisti solo "se puoi essere visto", ergo, più gente ti vede, più fortemente puoi sentire la tua stessa esistenza.
E' chiaro che in questo estremo c'è molto di patologico, in quanto manca del tutto il concetto di "comunità" che, attraverso il dialogo, la lunga frequentazione e soprattutto l'ascolto (ahimè, qualcuno lo pratica più?) dovrebbe garantirti la corretta conoscenza di ciò che sei e fornirti un adeguato "specchio" al tuo essere, che così acquista dimensione e consistenza e ti garantisce un sano sviluppo psichico ed emotivo.
Tutto ciò si realizza necessariamente attraverso un processo lento e graduale, contesto che oggi è negato perchè sentito come arretrato e nemico della produttività, del progresso consumistico.
Siamo pertanto alla negazione della complessità dell'essere umano, e quindi alla negazione dell'umano in genere.
Come surrogato di quello che dovrebbe essere un sano sviluppo dell'essere, ecco spuntare l'effimero apparire, a tutti e dovunque, secondo un meccanismo che non è governabile dagli attori che vi si ficcano dentro.
Insomma, diventiamo preda della macchina, o meglio, dell'abusato termine della tecnologia, per perdere definitivamente proprio ciò che volevamo affermare, cioè la nostra irripetibile individualità.
Oddio, spero di non essere andata troppo lontano, se ho sforato, perdonatemi!
Baci a tutti!
Rispondi