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veruz
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da veruz » dom ott 02, 2011 10:30 am
franziskova ha scritto:Ecco, le soddisfazioni lavorative, essere apprezzata.. Credo che questo sia un aspetto quasi del tutto assente nel mio lavoro. Anzi, più è l'impegno, più é lo sforzo e più è la passione che ci metti a fare una cosa e meno è il riconoscimento.
Faccio un esempio pratico: mi prodigo affinchè diano un contributo comunale per il riallaccio della corrente elettrica in un nucleo famigliare formato da una coppia di persone con problematiche varie, psichiatriche non accertate, asociali ecc.. Ho dovuto rompere le palle per ottenere questa cifra, all'inizio non ne volevano sapere.
Non mi aspetto che mi dicano grazie, in fondo è il mio lavoro, ma che per una settimana io sia stata continuamente sollecitata perchè l'enel non allacciava la corrente da queste persone che si sono poi lamentate rinfacciandomi che è stata ripristinata ben 8 giorni dopo la richiesta.. beh, permettetemi di dirlo che un po' mi chiedo perchè faccio questo lavoro di merda...
uh
come ti capisco....educatori e assistenti sociali sono spesso una pattumiera ah ah ah
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annaviola
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da annaviola » lun ott 03, 2011 1:55 pm
veruz ha scritto:uh
come ti capisco....educatori e assistenti sociali sono spesso una pattumiera ah ah ah
l'hai detto veruz e oggi mi sarei mangiato un utente!!!!
nun ne posso chiù.....
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veruz
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da veruz » lun ott 03, 2011 2:09 pm
annaviola ha scritto:l'hai detto veruz e oggi mi sarei mangiato un utente!!!!
nun ne posso chiù.....
però c
è di peggio. Quando l organizzazione intorno a te è talmente pesante che l unica fonte di soddisfazione la trovi nel contatto diretto con l utenza.
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Fralu
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da Fralu » lun ott 03, 2011 2:36 pm
A me piace molto il mio lavoro!
Lavoro presso un geometra e nonostante ci siano lavori pallosi perché il campo è vasto la maggior parte mi gratificano proprio!
Mi piace tenermi aggiornata sulle nuove normative io parlo più che altro a livello burocratico non tanto di progettazione, mi piace arrivare a capo di situazioni incasinatissime che si presentano ogni tre per due!
Quando ho scelto la scuola superiore l'ho fatto senza pensarci molto diciamo che liceo l'avevo scartato perché sapevo che nella nostra realtà il fatto di poter andare all'università voleva dire un esborso di denaro per la mia famiglia non indifferente, quindi ho scelto geometra perché mi sembrava un diploma che lasciasse aperta una buona possibilità di trovare lavoro e così è stato da li è poi nata la mia passione per questo!
E' un lavoro che mi gratifica e nello stesso tempo lascia spazio alla mia famiglia lavorando 6 ore al giorno riesco a gestire tranquillamente anche il resto!
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annaviola
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da annaviola » lun ott 03, 2011 2:39 pm
veruz ha scritto:però c
è di peggio. Quando l organizzazione intorno a te è talmente pesante che l unica fonte di soddisfazione la trovi nel contatto diretto con l utenza.
da me il contorno è inqualificabile....
io amo l'utenza, m a oggi è giornata no
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giraffa
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da giraffa » lun ott 03, 2011 2:43 pm
Bella Domanda!
Io lo ho amato, ho dato tantissimo per arrivare dove volevo e poi....quando ci sono arrivata ho capito che in realta non ne valeva proprio la pena, che questo lavoro (avvocato) non mi da nulla in cambio, nessuna soddisfazione...
Ora lo odio, ora poi che sono mamma non lo trovo proprio compatibile....a fine anno mollo tutto e poi si vedra', qualche cosa mi inventero'.
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bubina
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da bubina » lun ott 03, 2011 2:47 pm
io non amo lavorare a prescindere. Vorrei vivere di rendita vita natural durante...poi potrei fare volontariato e ammazzarmi di lavoro per quello. E' che non amo i vincoli di orario e ho un bisogno costante di cambiare, reinventarmi. A lungo andare mi stanco di tutto, dei colleghi, dell'ambiente..