Esiste il recupero dell'individuo?

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veruz
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Messaggio da veruz » mer ott 05, 2011 3:40 pm

Agnese G. Pupa ha scritto:Asolina ha postato questo nel 3ed che parla di MeredithKercer
http://torino.repubblica.it/cronaca/201 ... -22706885/ e PaolaM la cita qui.

Ora io sono per il recupero però penso anche che questa ragazza qui non può uscire solo dopo 10 anni dato che ha ucciso SUA mamma e SUO fratello.
Secondo me recupero o no, giovane o no, che esca così presto mi pare troppo....non per forza in carcere ma almeno in un sesrvizio apposta ci dovrebbe stare almeno fino ai 35-40 anni...
in questo caso fatico ad investire sul recupero....

Tu uccidi tua madre e dopo 10 anni sei in giro, quasi, come se niente fosse...e il suo "ex"fidanzatino PURE...

:occhiodibue:

fatica,fatica,fatica...
attenzione agli articoli sensazionalistici 10 anni a quell età sono una vita . E sono anni che questa persona ha vissuto con operatori e non allo stato brado. Sono anni che pesano come secoli nella vita di una persona, per fortuna non siamo noi a decidere ma professionisti appositi.. alla base del diritto penale minorile c è ANCHE l esigenza punitiva della società ma sopratutto la tutela del minore che piaccia m no.


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Messaggio da veruz » mer ott 05, 2011 3:47 pm

nene70 ha scritto: perchè ha rianimato due detenuti che hanno tentato il suicidio e non è solo perchè lui,come agente, si sarebbe trovato a dover giustificare una morte,ma perchè li ha sempre considerate persone e non reati o numeri...
perchè ha speso ore a parlare con loro quando non volevano entrare in cella,dopo aver litigato con la moglie,prima di fare rapporto e magari incasinargli permessi o semilibertà..
per ahh sta fuori :non crediate che questa sia la norma. E sappiate che gesti come questi la cambiano davvero la vita alle persone. Persone che finalmente, proprio in un carcere magari sperimentano per la prima volta l esser trattati come persone degne di rispetto e giustizia. Azioni che lasciano il segno perché non stiamo parlando di bestie e quindi queste azioni posso essere replicate e fatte proprie da chi le vive sulla propria pelle .
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Messaggio da nene70 » mer ott 05, 2011 3:49 pm

veruz ha scritto:nene tu sai cosa penso dell ambiente carcerario. un agente come armando per me è un angelo. È una persona straordinaria che fa un lavoro estremamente duro e quindi è un lavoratore speciale. Persone così devono resistere.
:bacio:

ci sarebbe bisogno di piu' aiuto..
volontari ad esempio...
ma nn ce ne sono..
e' troppo difficile capire che tanto ci sarebbe da fare e ottenere....
hai seguito il progetto del carcere di milano di teatro?
e' stato bellissimo.
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Messaggio da nene70 » mer ott 05, 2011 3:51 pm

Il teatro oltre le sbarre, per dimostrare che anche un gruppo di detenuti, con l'impegno, la dedizione e le proprie energie, può mettere in scena un grande spettacolo degno di uno dei maggiori palcoscenici italiani. È con questo spirito che Comune di Milano e Regione Lombardia - grazie alla collaborazione del Provveditorato regionale per l'Amministrazione dei penitenziari e il Tribunale di sorveglianza di Milano - hanno raggiunto l'obiettivo di portare per la prima volta fuori dal carcere di Opera, per una serata speciale nel prestigioso palco degli Arcimboldi, il musical «La Luna sulla Capitale», realizzato da una ventina detenuti del circuito alta sicurezza (stasera, ore 21, via dell'Innovazione, info: http://www.consorzioexit.it). Per i detenuti è la realizzazione di un sogno. Per il consorzio di cooperative Ex.it, che ha curato lo spettacolo e che da anni è impegnato nel reinserimento sociale in contesti di disagio e problematicità, è l'occasione per mostrare al grande pubblico il risultato dei propri sforzi e del proprio lavoro.
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Messaggio da veruz » mer ott 05, 2011 3:55 pm

nene70 ha scritto: :bacio:

ci sarebbe bisogno di piu' aiuto..
volontari ad esempio...
ma nn ce ne sono..
e' troppo difficile capire che tanto ci sarebbe da fare e ottenere....
hai seguito il progetto del carcere di milano di teatro?
e' stato bellissimo.
no non lo conoscevo o
forse si ma mi confondo con un iniziativa simile. Sta discussione mi fa venire voglia di fare il capo del personale civile e non, delle carceri . Rigorosamente in maternità però,..
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Messaggio da nene70 » mer ott 05, 2011 3:58 pm

veruz ha scritto:no non lo conoscevo o
forse si ma mi confondo con un iniziativa simile. Sta discussione mi fa venire voglia di fare il capo del personale civile e non, delle carceri . Rigorosamente in maternità però,..


ahahha, certo, in maternita'!!
sono moltissime le iniziative..certo, non e' che un uomo che ha ucciso volontariamente, andando a fare una piece teatrale, sia redento.
pero' e' un altro carcere, un modo di non abbruttirlo.
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Messaggio da polpit » gio ott 06, 2011 12:31 am

viola 52 ha scritto:
Ma si può sentenziare, senza pena di dubbio, che chi ha sbagliato non possa riscattarsi?

E' questo il dilemma su cui volevo riflettere con voi.

Io confesso, che quando mi sono trovata a contatto con ex carcerati, ospiti delle case famiglia in cui opera mia figlia, se la loro imputazione era di omicidio, facevo un po' fatica a rapportarmi, e se pur cercassi di non darlo a vedere, il mio non riuscire a rilassarsi, trapelava, tant'è che mia figlia mi ha spesso rimproverata per questo.
Chi ha sbagliato io credo possa riscattarsi.
Ci sono poi reati, penso ad omicidi particolarmente efferati, che credo ti "lascino conseguenze" così pesanti che si possa parlare, per così dire, solo di un riscatto condizionato.
.... un discorso a parte per quanto riguarda le pene e le modalità attraverso le quali vengono scontate.
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Messaggio da Monica71 » gio ott 06, 2011 10:28 am

Una mia amica ispettrice di un carcere mi ha detto che paradossalmente è più facile che venga reiterato un reato di quelli considerati inferiori che un omicidio.

Che il pentimento è più frequente, non so se sia vero.

Io sono comunque per una riabiltiazzione e un reinserimento e non sono assolutamente favorevole per un abbruttimento della dignità umana.

Ho visto spesso delle trasmissioni di Iacona che mi hanno fatto venire veramente la pelle d'oca per il trattamento che subiscono alcune persone all'interno delle carceri, nel femminile poi è ancora più agghiacciante e se ci sono in ballo bambini di una tristezza infintia.


Poi certo in casi come quelli ad esempio di mafia con omicidi efferati e senza scrupoli il discorso cambia almeno non fino ad un vero ed effettivo pentimento che porta comunque il soggetto a voler in un certo modo pagare per gli orrori commessi.
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