mi sa che hai proprio ragione, da sola non ne vengo fuori, ieri sera ho fatto step, ero soddisfatta, sono arrivata a casa che mi sentivo bene, leggera e in forma, mi sono bevuta un bel bicchiere di latte (un'ora prima della ginnastica avevo fatto una cena leggera) e sono andata a letto, poi il disastro, mi sono alzata tre volte e in totale ho mangiato 4 tegolini, due tronki piu' vari biscotti con nutella, il tutto condito da alcune sigarette.....non e' possibile andare avanti cosi, anche perche' poi dormo male e la mattina ho la nauseamammaXL ha scritto:non devi trovarla tu, devi farla trovare qualcuno di competente, che analizzi tutta la situazione e ti dia spunti concreti su cui lavorare.
se ci pensi, dare la responsabilità della cosa a un medico vuol dire toglierti grossa parte del peso. Sta a lui trovare una soluzione che funzioni e soprattutto tararla sulle tue esigenze.
bulimia notturna
chiccha ha scritto: di prendermi cura di me con qualcosa di buono.
E poi più mangio di notte e più la notte dopo sento la mancanza.
Ecco, questo è uno spunto su cui lavorare.
Perchè il qualcosa di buono viene identificato per forza con il cibo?
anche, che ne so, mettersi lo smalto sulle unghie (sparo la prima cosa a caso) è volersi bene o no?
Instaurare un ciclo del genere è molto pericoloso, perchè per uscirne ci vuole una volontà ancora più grande rispetto al resistere a monte.
Purtroppo ci tocca mantenere il controllo anche quando vorremmo lasciarci andare. Ci vuole un po' di allenamento ma poi ci si abitua... (ve lo dice una che lotta con il binge eh?)
Io so perchè identifico il cibo col coccolarmi.mammaXL ha scritto:Ecco, questo è uno spunto su cui lavorare.
Perchè il qualcosa di buono viene identificato per forza con il cibo?
anche, che ne so, mettersi lo smalto sulle unghie (sparo la prima cosa a caso) è volersi bene o no?
Instaurare un ciclo del genere è molto pericoloso, perchè per uscirne ci vuole una volontà ancora più grande rispetto al resistere a monte.
Purtroppo ci tocca mantenere il controllo anche quando vorremmo lasciarci andare. Ci vuole un po' di allenamento ma poi ci si abitua... (ve lo dice una che lotta con il binge eh?)
Perchè non ho tempo per me, a parte quando lavoro uno stacco per me non c'è.
lo smalto per dire, in casa non posso mettermelo perchè dani non ne sopporta l'odore e poi prevede di avere qualche giorno dopo il tempo di toglierlo e io non so quando ce l'avrò.
La mattina mi piacerebbe tornare a truccarmi, ma chi ce la fa con la casa da sistemare in velocità e due pupi a cui badare? E la sera dovrei struccarmi..non sono sicura di riuscire ad avere 5 minuti per togliermi il mascara prima di appoggiare la testa sul cuscino.
mi piacerebbe riprendere in mano la wii, ma la sera, quando tutti dormono ho un'autonomia di cinque minuti, il tempo di bere un succo in piedi e mangiare due biscotti.
sai, se la cosa si limita al succo con 2 biscotti non vedo alcun problema.chiccha ha scritto:mi piacerebbe riprendere in mano la wii, ma la sera, quando tutti dormono ho un'autonomia di cinque minuti, il tempo di bere un succo in piedi e mangiare due biscotti.
diverso è il caso di simo (o anche il mio) in cui non c'è limite. Per cui io potrei dirti che in 5 minuti avrei bevuto una bottiglia di succo e mangiato una scatola di biscotti... non so se mi spiego.
La compensazione nella bulimia può assumere forme diverse (restrizione alimentare, cioè "dieta" più o meno rigida, lassativi/vomito/diuretici, o attività fisica eccessiva).Lelia ha scritto:Io sapevo che esiste anche la bulimia senza compensazione, ovvero senza vomito auto provocato.
Esiste poi un altro disturbo alimentare, l'overeating, che è caratterizzato da un abuso in eccesso dell'alimentazione (secondo modalità diverse: "crisi" tipo quelle descritte in questo post, oppure costante "spiluccare" o altro ancora),
senza vere e proprie forme di compensazione.
quoto fortemente.mammaXL ha scritto:non devi trovarla tu, devi farla trovare qualcuno di competente, che analizzi tutta la situazione e ti dia spunti concreti su cui lavorare.
se ci pensi, dare la responsabilità della cosa a un medico vuol dire toglierti grossa parte del peso. Sta a lui trovare una soluzione che funzioni e soprattutto tararla sulle tue esigenze.
Il problema più diffuso secondo me è che si sottovalutano tantissimo tutte le forme di disturbo dell'alimentazione, soprattutto quando il soggetto è normopeso o comunque non è lontano da esserlo.
"Tutti mangiano quando sono nervosi", e simili.
Sono frasi pericolose, perché è facilissimo nascondersi dietro di esse per lungo, lungo tempo.
E più si avanza, più è difficile tornare indietro.
Lav,laste ha scritto:mangio molta nutella, prima per disperazione, ora per abitudine compro un barattolino piccolo per rimettere "a livello" nel barattolo grande prima che il marito se ne accorga
Quando mi succede sono come in trance
le cose che fanno suonare un campanello d'allarme nel tuo messaggio sono queste due:
- la segretezza dell'azione
- il "non essere presenti" all'azione
Sono due sintomi classici e importanti.
Io un colloquio con qualcuno di competente lo farei.
L'importante è individuare prima il problema reale,
trovato e risolto quello, il sintomo "si cura da sé" (più o meno ;D)
Un bacio a te,
e uno a Simo e alle altre