Amarli senza se e senza ma
Ma e' proprio questo il punto.
La punizione "standard" chiude le comunicazioni.
E nell'atteggiamento classico il genitore tradizionale tollera male (come fosse quasi una mancanza di rispetto da parte del figlio) anche un'opinione contraria o una protesta.
Se invece il figlio e' abituato a poter concordare le regole laddove possibile,a capire che le regole sulle quali non si transige sono poche PERCHÉ proprio non se ne può fare a meno (essendo abituati a genitori che dicono di no solo quando e' necessario e che concordano e comunicano il più possibile) avrà meno bisogno delle punizioni,comprenderà meglio i motivi di una regola.
E' tutto collegato.
La punizione "standard" chiude le comunicazioni.
E nell'atteggiamento classico il genitore tradizionale tollera male (come fosse quasi una mancanza di rispetto da parte del figlio) anche un'opinione contraria o una protesta.
Se invece il figlio e' abituato a poter concordare le regole laddove possibile,a capire che le regole sulle quali non si transige sono poche PERCHÉ proprio non se ne può fare a meno (essendo abituati a genitori che dicono di no solo quando e' necessario e che concordano e comunicano il più possibile) avrà meno bisogno delle punizioni,comprenderà meglio i motivi di una regola.
E' tutto collegato.
Sapete che a me invece le ricompense non vengono assolutamente naturali? Anzi, da un lato è peggio, perché per me istintivamente viene solo da dire "era il tuo dovere". E anche in questo è difficile riuscire a cambiare.Smilla ha scritto:ma infatti Gordon smonta sia le punizioni standard che le ricompense standard, è per questo che lo trovo difficile, perchè sono portata alle ricompense
Io non uso le ricompense più che altro le lodi ma proprio perché le penso davvero.
Il fatto dell'essere un tuo dovere e' una questione diversa.
Diciamo che se la si pone così si dovrebbe imporre al figlio una cosa secondo un criterio che potrebbe non essere il suo (magari non ha voglia e non ha percepito il discorso dovere).
Si dovrebbe in qualche modo dare per primi l'esempio di collaborazione in casa,così da non renderla ne oggetto di ricompensa ne un dovere.
Magari di fronte alle rimostranze si potrebbe semplicemente far presente che la mamma e' stanca e le serve una mano più che parlare di dovere.
Certo facile a dirsi....
Il fatto dell'essere un tuo dovere e' una questione diversa.
Diciamo che se la si pone così si dovrebbe imporre al figlio una cosa secondo un criterio che potrebbe non essere il suo (magari non ha voglia e non ha percepito il discorso dovere).
Si dovrebbe in qualche modo dare per primi l'esempio di collaborazione in casa,così da non renderla ne oggetto di ricompensa ne un dovere.
Magari di fronte alle rimostranze si potrebbe semplicemente far presente che la mamma e' stanca e le serve una mano più che parlare di dovere.
Certo facile a dirsi....
Mmm, no, il mio "dovere" si riferisce a cose più terra terra.MargeBouvier ha scritto:Io non uso le ricompense più che altro le lodi ma proprio perché le penso davvero.
Il fatto dell'essere un tuo dovere e' una questione diversa.
Diciamo che se la si pone così si dovrebbe imporre al figlio una cosa secondo un criterio che potrebbe non essere il suo (magari non ha voglia e non ha percepito il discorso dovere).
Si dovrebbe in qualche modo dare per primi l'esempio di collaborazione in casa,così da non renderla ne oggetto di ricompensa ne un dovere.
Magari di fronte alle rimostranze si potrebbe semplicemente far presente che la mamma e' stanca e le serve una mano più che parlare di dovere.
Certo facile a dirsi....
Sei riuscita a lavarti le mani da sola? Bravissima, vero, son le prime volte che ci riesci. Ecco, a me certe cose sembrano talmente facenti parte della sua normalità di vita (in questo "dovere") che certe volte mi accorgo di dare tutto per scontato e di non darle la soddisfazione di farmi partecipe di alcune cose, mi ci devo proprio impegnare.