Son perplessa...

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MariannaMJ

Messaggio da MariannaMJ » sab set 10, 2011 2:13 pm

il nido e tutto quello che si porta dietro (staccarsi dalla mamma, arrangiarsi, ecc) è una necessità di oggi, del tutto "artificiale".

tutti si staccano dalla mamma, non è che bisogna insegnarlo.

concordo con tutto quello che ha scritto Sole, e aggiungo che io ho la figlia supermammona, che non sta con nessuno volentieri che non siano i genitori o sua zia.
una figlia che stranamente però an nido c'è andata.

però mica mi dicono che è mammona perchè è andata al nido prima di avere in sè la certezza che mamma tornava sempre, mica mi dicono che è perchè ho ripreso a lavorare full time ben prima dell'anno d'età ed è innaturale.

eh no.

il motivo della mammonaggine è:perchè viene liberamente nel lettone e ci si addormenta sempre, perchè io non cedo allo schiaffo "quando ci vuole", perchè io non so "farmi rispettare".
non possono attaccarmi sul fronte tetta solo perchè ho allattato meno di un anno.


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Solange
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Messaggio da Solange » sab set 10, 2011 3:17 pm

nove ha scritto:Ma secondo voi che cosa vuol dire aiutare il distacco dalla figura materna?

ioo ho sempre cercato con Marco di aiutarlo a fare da solo, mentr ela nonna a 3 anni lo imboccava ancora. Però ho isto che non ottenevo risultati. E come posso insegnargli a fare a meno di me se mino alla base le sue sicurezze non accontentandolo se mi chiede accudimento?
Parlo in generale, Marco ora è abbastanza autonomo.
Però per esempio è stato brontolato alla materna perché con un paio di pantaloni piuttosto duro non riusciva a riagganciarsi dopo aver fatto pipì; avendoci messo troppo è stato aiutato ma anche rimproverato con la frase: hai sei anni e devi saperlo fare. Lui a casa mi disse mortificato: mamma, io sei anni ancora non ce li ho...
E la psicomotricista mi riferì che aveva raccontato anche a lei la cosa e lei lo aveva rassicurato dicendogli che pian piano avrebbe imparato. E che secondo lei le maestre avrebbero dovuto parlarne co me, invitandomi a mettere pantaloni consoni, piuttosto che umiliare il bambino.
Di fronte a episodi del genere mi chiedo: quanto il fatto di rendere i bimbi piccoli indipendenti risponde a un loro effettivo bene e quanto invece è frutto di una spinta della società perché creino meno problemi possibili?
Quando vedo al ido dei bimbi veramente piccoli che sono in grado di versarsi l'acqua da soli, un po' mi rendo conto che un bimbo ha grandi risorse e che spesso lo sottovalutiamo; ma dall'altra parte mi chiedo se non sia una forzatura imporgli di crescere ai nostri ritmi piuttosto che ai loro...

Edit: Sole, non avevo letto, postavo insieme a te, è un po' quello che dici tu!
infatti il discorso è che in generale il nido insegna, si rifanno a tabelle tipo la Beller che dicono a che età un bambino deve saper fare certe cose e se non le fa si concentra l'attenzione su quelle senza quindi seguire le particolarità e i tempi di quel bambino. Lo stesso fanno gli specialisti, poi c'è quello più flessibile e quello più inquadrato, quello coi pregiudizi e quello che non ne ha ma di fatto proprio perchè è parte del loro lavoro, il bambino va inquadrato per cui se a tot mesi non fa una cosa, deve essere incoraggiato a farla.

Spesso anche a casa si tende a fare questo errore e a voler accorciare i tempi. Quando il bambino sta appena sdraiato lo mettiamo a pancia in giù o lo teniamo seduto nel passeggino, nella sdraietta o sorretto da cuscini. Appena si siede gli offriamo le mani perchè si alzi in piedi, appena si alza in piedi cerchiamo di incoraggiarlo a camminare....

Ma a casa (o in un "nido" come il mio) si parte dal bambino, non da tabelle, si rispettano i suoi tempi e si assecondano le sue inclinazioni, non si incoraggiano cose per cui non mostri interesse pur dando la possibilità di fare, se lo vuole.

Io non ho mai detto a Sveva che doveva versarsi l'acqua da sola, a forza di vedere noi ha iniziato a volerlo fare lei. Non so se presto o tardi rispetto ai bambini del nido, sicuramente quando LEI era pronta e curiosa e desiderosa di farlo.

E secondo me questa è la strada più giusta.
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Messaggio da Sheireh » sab set 10, 2011 3:23 pm

Sole, io sono d'accordissimo con te, però non è che devi generalizzare in toto il "mondo-nido" come se ovunque si comportassero così.
Perché esistono strutture dove invece le tabelle non vengono guardate e non ci si aspetta che facciano qualcosa di specifico ad una determinata età, dove si rispetta davvero il tempo di quello specifico bambino, dove i bambini si ritrovano un giorno a preparare il pane che poi mangiano o a coltivare l'orto da cui prendono le erbe aromatiche che mettono nei pomodori, dove ogni bambino nella stanza durante il pranzo fa cose diverse con tempi e modi diversi, senza per questo essere spinto a fare di più o di meno.
Saranno anche posti "di nicchia", ma è giusto riconoscerne l'esistenza e la valenza.
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Messaggio da caterina » sab set 10, 2011 3:28 pm

E invece io una prova la farei.
Va bene, il male non sarà il seno.
Kily lo prende ancora, per dire.
(ma voglio smetterla).

Però.
Dati i precedenti del bambino, perchè non provare a togliere, gradualmente, una fonte di......troppo attaccamento?
Kily la cerca solo una volta di notte, se la cercasse come un neonato un pò mi inquieterebbe, sono sincera.
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Messaggio da Sheireh » sab set 10, 2011 3:39 pm

caterina ha scritto:E invece io una prova la farei.
Va bene, il male non sarà il seno.
Kily lo prende ancora, per dire.
(ma voglio smetterla).

Però.
Dati i precedenti del bambino, perchè non provare a togliere, gradualmente, una fonte di......troppo attaccamento?
Per non dargli l'idea che la mamma lo stia "abbandonando", rischiando proprio l'effetto opposto (cioè la ricerca di un maggior attaccamento, e di insicurezza)?
Già ha cominciato il nido e quindi c'è un distacco non indifferente. Costringerlo anche ad abbandonare il seno in questo specifico momento sarebbe un segnale equivalente a "Ora devi imparare ad arrangiarti, ci sono stata fino ad adesso e proprio ora che hai ancora più bisogno di sapere che io ci sono nonostante i cambiamenti della vita, io mi nego a te".
Non dimentichiamo che nel suo caso c'è anche la situazione famigliare instabile che finché non si assesterà sarà comunque un motivo di "caos" per lui.

Se una prova è lecito farla, direi che il momento però è quello peggiore.
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Messaggio da Solange » sab set 10, 2011 3:40 pm

P.S. se ti va ti consiglio un bel libro, "Datemi tempo" di Emmi Pickler
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Messaggio da caterina » sab set 10, 2011 3:42 pm

Io intendevo dire però, che secondo me, alla sua età, un graduale distacco dalla tetta/mamma/possesso sarebbe SECONDO ME auspicabile, proprio per il suo bene.
Inoltreo Nove stessa si dice stanca.
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Messaggio da Solange » sab set 10, 2011 3:44 pm

Sheireh ha scritto:Sole, io sono d'accordissimo con te, però non è che devi generalizzare in toto il "mondo-nido" come se ovunque si comportassero così.
Perché esistono strutture dove invece le tabelle non vengono guardate e non ci si aspetta che facciano qualcosa di specifico ad una determinata età, dove si rispetta davvero il tempo di quello specifico bambino, dove i bambini si ritrovano un giorno a preparare il pane che poi mangiano o a coltivare l'orto da cui prendono le erbe aromatiche che mettono nei pomodori, dove ogni bambino nella stanza durante il pranzo fa cose diverse con tempi e modi diversi, senza per questo essere spinto a fare di più o di meno.
Saranno anche posti "di nicchia", ma è giusto riconoscerne l'esistenza e la valenza.
No, infatti ci sono. Ci sono realtà più in grande che sono come la mia del nido in casa dove si fa così. Da voi in Veneto c'è un'attenzione particolare, comunque, nei nidi. In generale però l'asilo nido non è un ambiente pensato a misura di bambino ma per andare incontro alle esigenze delle famiglie che hanno bisogno di lasciare i bambini e che nella stragrande maggioranza dei casi vogliono figli che sappiano fare qualcosa.

Ci sono anche madri che allattano e condividono il sonno e SONO morbose nei confronti dei figli e non li lasciano crescere e si sostituiscono a loro nelle decisioni, nelle azioni, nel pensiero, in tutto.

Per forza di cose bisogna generalizzare un po', nello spazio di un post.
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