Come posso aver dimenticato?

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pala4ever
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Come posso aver dimenticato?

Messaggio da pala4ever » dom ago 28, 2011 11:14 am

Forse il libro "Il bambino arrabbiato" sta facendo un lavoro postumo dentro di me....l'unica cosa che mi rimane in testa della lettura fatta è che s ripetono quasi sempre gli atteggiamenti dei genitori. E qui comincia lo sclero nella mia testa.
Mio padre è sempre stato assente nella nostra educazione, molto giocoso, poco presente. Facile agli scatti d'ira e alle sfuriate, si faceva perdonare comprandoci le cose, coi viaggi, le vacanze.
Mia madre è mancata che avevo 15 anni appena compiuti. E io non ricordo nulla. O comunque troppo poco.
So che c'era, so che sapeva ascoltare e parlarci. Ma ricordo solo dalle scuole medie in poi. Non ricordo quando eravamo piccoli. Come rispondeva ai capricci, ai guai che i bimbi combinano. Ricordo che mio fratello era terribile e che le prendeva. Non ricordo se anch'io le prendevo.
Allora perchè io con Bubino mi sono comportata così? Perchè fino a un anno e mezzo fa veniva punito da me con crudeltà coperta d'amore materno?
E soprattutto come posso fare la madre se non ho nessun esempio? Se non ricordo nulla di come è stata mia madre con me? Forse è un vantaggio, forse non avendo esempi errati da seguire è più facile rompere quella catena di comportamenti che ci ha fatto soffrire da bambini?
E come posso confrontarmi anche a parole con qualcuno che non c'è più? Come posso affrontare quei problemi irrisolti che mi porto dietro da quando ero bimba?
Adesso che sono madre io, avrei così tante cose da chiederle che forse mi aiuterebbero a trovare le risposte a certi miei atteggiamenti....


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la yle
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Messaggio da la yle » dom ago 28, 2011 12:33 pm

sto vivendo lo stesso tra mia suocera e mio marito. lei che non sapeva altro che minacciare (e dare) botte, maledizioni, ripicche, non gli preparava da mangiare. lui che ora con lei (fortunatamente solo con lei) che quando hanno una discussione trascende. lei che si incazza per la mancanza di rispetto che lui le da. lui che nel rapporto genitori-figli ha solo avuto esempio di atti di forza.
ti abbraccio
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Alessandra_Rotondi
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Messaggio da Alessandra_Rotondi » lun ago 29, 2011 7:26 pm

E’ un’impronta molto profonda quella lasciata su ogni individuo dall’infanzia, dalle esperienze che l’hanno caratterizzata, in primis dalle relazioni familiari.
C’è una parte di queste “tracce” di cui siamo consapevoli, coscienti, ed è quella che è possibile riprendere o da cui ci si distanzia quando si diventa adulti, e poi genitori, quando si decidono i propri modelli educativi.
Invece c’è un’altra parte di tracce che sono “sotto-pelle”, che non passano per la nostra coscienza ma che letteralmente fanno parte di noi. Possono farlo tanto le esperienze positive che quelle negative. Questo significa che una parte dell’esperienza della sua relazione con la sua mamma può aver contribuito a formare la sua personalità. E’ dentro di lei.
I suoi modelli di genitore (anche modelli di relazioni) possono essere stati, in parte la sua mamma, in parte le figure di riferimento che comunque l’hanno accompagnata nella sua crescita, supportandola quando la sua mamma è venuta meno. Anche un padre è un modello di riferimento che può far riflettere un figlio. Credo che queste esperienze, insieme a quelle che non ricorda più, ma che ci sono state, possono essere delle tracce significative, che si uniscono alla sua individualità e a quella di suo marito, che siete genitori insieme. Mettiamoci poi dentro anche il presente perché una parte dell’essere genitori è legato alle contingenze, alle problematiche, alle difficoltà che si incontrano e che sono proprio specifiche di quel nuovo nucleo familiare, con quei bimbi e quei genitori.
Insomma ci sono un bel po’ di ingredienti…
Comunque mi sembra importante che lei si faccia domande sulle sue radici e su una relazione così importante e affettivamente significativa. Normalmente alcune cose, alcune esperienze infantili, si ricordano altre no. Altre ancora possono essere rimosse. Quale siano le caratteristiche e la funzione di questa eventuale rimozione difficile dirlo da qui. A lei la riflessione.
Aggiungerei anche che le persone rivivono nei ricordi personali e degli altri cari con cui si condivide la perdita. Ricordare, parlare, condividere pensieri e emozioni sulla sua mamma con suo papà, suo fratello, un familiare o altre persone amiche che la conoscevano può essere un percorso di condivisione con la famiglia che fa vivere i ricordi, che sono una parte importante della propria storia. Alcune volte non è facile farlo ma anche questo può essere un percorso…
…e può essere anche un utile contributo al lavoro che lei può fare su se stessa, valorizzando i segni lasciati dal suo passato, come la capacità di comunicare con i figli e di ascoltarli. E scoprire gli aspetti che ricorda meno.
Tutta questa ricerca e la riflessione che ne consegue potrebbero esserle utili nella sua ricerca di comprensione dei suoi comportamenti.

Se i miei spunti non fossero sufficienti volentieri integrerò ulteriormente quanto scritto.
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pala4ever
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Messaggio da pala4ever » lun ago 29, 2011 8:37 pm

più che sufficiente dottoressa,purtroppo nella mia famiglia non si parla di mia madre ormai da anni, quasi fosse una vergogna farlo.Miei nonni materni sono mancati quindi mi resta solo qualche cugina di mia madre a cui far riferimento, che però non avendo vissuto direttamente certe cose mi aiuterà relativamente a rinfrescare la memoria.
Ne parlerò col mio terapeuta per vedere se qualcosa magari riesco a smuovere io...
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