Perché sto così?

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emamè
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Messaggio da emamè » ven ago 12, 2011 4:32 pm

io ti capisco benissimo, e nel contempo mi rammarico perchè emma non lo vuole.

mah...ormoni!


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ziaco
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Messaggio da ziaco » ven ago 12, 2011 4:35 pm

Marialì, eccome se ti capisco!
Mi hai ricordato me.
Quando il parentame vario mi ha "costretta" a dare il ciuccio a Vale, e lei non lo voleva.
Ho passato piu di un mese per farglielo accettare, e mentre glielo mantenevo in bocca, piangevo come una fontana, mi sentivo una mamma di cacca.
E ora lo stesso parentame mi viene a dire che devo assolutamente toglierlo!
Ma adesso se permettete lo decidiamo io e mia figlia quando e soprattutto come toglierlo.
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chiccha
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Messaggio da chiccha » ven ago 12, 2011 5:15 pm

Alessia M. ha scritto:Cri, ma infatti io alla fine ho ceduto anche perché Giulio non solo gradisce il ciuccio, ma lo preferisce alla tetta come consolazione... a lui dà fastidio il latte che esce se non ha fame e me ne devo fare una ragione.

Ciò non toglie che per me sia complicato, Mari vive questo allattamento come il riscatto da quello non andato bene di Matilde, io che venivo da un allattamento prolungato ed in cui la tetta era tutto questa volta avevo mille certezze e mi sono crollate, sia per com'è proceduto il tutto (mille difficoltà non messe in conto), sia per com'è il ciucciatore ingrato!
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Alessandra_Rotondi
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Messaggio da Alessandra_Rotondi » sab ago 13, 2011 9:49 am

Marialisa, vorrei dare solo un piccolo contributo a questa discussione, in aggiunta a quanto hanno già detto le mamme.
Molte persone si preparano a diventare genitori documentandosi, confrontandosi nella coppia e con altri genitori, leggendo, rifacendosi alle proprie storie personali o viceversa differenziandosene … e molto altro ancora … Un grande lavoro fatto con tanto amore. Una riflessione lunga, importante sugli ingredienti che ognuno intende mettere per far crescere il proprio piccolo, a partire dal ciuccio…
Poi arrivano quei piccoli cuccioli che mettono alla prova i genitori e sembra che alcune loro convinzioni siano messe in discussione, complice anche quella stanchezza che caratterizza in particolare primi tempi ma che è sempre in agguato anche dopo.
Le capacità di osservare e osservarsi, ascoltare e ascoltarsi sono allora ingredienti irrinunciabili, a cui aggiungere una buona dose di flessibilità, per far fronte ai bisogni osservati. Perché certo non possiamo pensare che tutto vada sempre nella direzione prevista (sia per i figli che per i genitori).
Così sarebbe utile che ogni genitore non si affezionasse troppo ad alcune sue idee, perché se no revisionarle o rinunciarci potrebbe essere molto faticoso.
Obiettivo principale: il benessere del bambino e della sua mamma.
Ora io non la conosco se non da queste poche righe. Non so come si sente in questo periodo, con due bimbi così piccoli. Però ipotizzo che se lei ha comprato quel ciuccio sicuramente avrà pensato, più o meno coscientemente, che avrebbe potuto aiutare lei e/o il suo bimbo (e la sua famiglia) a stare meglio. E se così fosse non ci vedrei niente di male. Certo non ignoro il dolore/dispiacere (o dica lei cos’altro può essere) per lei nel vedere che il suo piccolo si sta “distaccando” da lei, che si soddisfa con un supporto artificiale, che potrebbe piacergli, che gli servirà per coccolarsi da solo, che non è il seno e che quindi quando avrà fame è quello che cercherà...
Capisco la difficoltà di un passaggio come questo, che è piccolo ma molto significativo; tuttavia certi passaggi possono essere davvero utili per ulteriori nuove conquiste, pratiche e psicologiche, magari anche solo per dare un attimo di respiro alla mamma. Perché è importante che una mamma sappia capire quando non ce la fa più e sappia attivarsi per trovare una soluzione “sostenibile”. Questa è una qualità e non un demerito.
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Alessandra_Rotondi
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Messaggio da Alessandra_Rotondi » sab ago 13, 2011 10:01 am

Marialisa ha scritto:Non so se questo è un topic da psycho, o da confidenze, o da noicuccioli... Nel caso spostate pure.
Solo un'altra considerazione. In quest'area direi che i topic possono essere di tutti i tipi. E' chiaro che io contribuisco come psicologa e quindi non posso e non voglio certo intervenire su questioni tecniche di altro genere.
Moltissime questioni hanno delle implicazioni psicologiche perchè passano attraverso le mamme, i loro bimbi, le loro famiglie e questo va benissimo per questo spazio.
Cercherò di contribuire alla vostra "riflessione" sull'argomento da voi proposto. Non posso fornire soluzioni preconfezionate ma solo aggiungere un pensiero, un contributo.
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