non dire la verità ai figli

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Speranza
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Messaggio da Speranza » mer ago 10, 2011 5:53 pm

Trilli2011 ha scritto:Io sono d'accordo con Azur
Kida, il tuo sistema funziona ADESSO che tuo figlio ha 6 anni, a 2 anni e 10 mesi credo proprio non avrebbe funzionato.
Dire che i soldini sono finiti non è una bugia che può confondere: in effetti i soldi destinati al divertimento, almeno qui da noi, sono limitati, ed è bene che il bimbo lo caisca con un linguaggio adatto alla sua età. Non potrei certo dirle che non abbiamo previsto di spendere in divertimenti effimeri più del 5% delle nostre retribuzioni!
Ugualmente, se muore una persona cara non diciamo ala bimba che sta sottoterra in una bara chiusa e che non la vedremo mai più; le diciamo che è andata in cielo a far compagnia al nonno e alla nonna, e al gatto dei nonni, e al cane dei nostri vicini. Se il nonno ha avuto uno scompenso cardiaco che ne capisce lei? Non è meglio che pensi alla tosse, una malattia che lei conosce e può accettare?
Infine, io credo fermamente che i figli si confideranno con noi se noi li ASCOLTIAMO, non se noi diciamo loro la verità a ogni costo.
Ho notato fra i miei alunni questa stupida propensione a dire la verità anche quando è inutile e dannosa, del tipo "stai malissimo vestita così", "sei grasso che fai schifo" o persino "lei profe senza trucco mi fa impressione". Ho spiegato loro (di 12 anni e più) che omettere non significa mentire, e che i pareri negativi vanno dati solo se richiesti. Ed è una cosa in cui credo fermamente, e che non ha nulla a che fare con la falsità o l'ipocrisia!

No aspetta un attimo. Io son daccordo con Azur per quanto concerne il dire la verità quando possibile.

Non ho figli nè di 2 nè di 6 anni però ho una sorella parecchio più piccola di me e mi ricordo bene come erano le cose con lei.

I miei genitori non ci hanno mai mentito, mai. Vedevano il mondo con i nostri occhi, questo sì. Finchè mia sorella non è stata grandicella io ho creduto a babbo natale perchè era giusto così (e loro mi ci facevan credere altrimenti avrei detto la verità a mia sorella!), ma mai hanno mentito su una malattia in casa nè a 3 nè a 15 anni. Se stavamo vestite male ce lo dicevano (giustamente oserei dire), ovvio che non dicevano a mia sorella sei grassa, anche se lo era da piccola e fin da grandicella, però stavano attenti alle portate per tutti e ci dicevano che ognuno ha un suo peso forma che ci fa star bene e che bisogna mantenere.

Una cosa secondo me è una verità detta in un certo modo da un genitore ad un figlio (come da grande da un figlio ad un genitore), altra cosa secondo me è quello di cui parli te ovvero persone pressochè sconosciute che criticano inutilmente qualcosa (e lì allora si tratta di maleducazione secondo me!).o ancora modi e tempi di dire qualcosa ad un figlio che ovviamente non sono quelli giusti (e lì si tratta di ingenuità, se non peggio, di un genitore nei confornti del figlio).


kida

Messaggio da kida » gio ago 11, 2011 8:56 am

Speranza ha scritto:No aspetta un attimo. Io son daccordo con Azur per quanto concerne il dire la verità quando possibile.

Non ho figli nè di 2 nè di 6 anni però ho una sorella parecchio più piccola di me e mi ricordo bene come erano le cose con lei.

I miei genitori non ci hanno mai mentito, mai. Vedevano il mondo con i nostri occhi, questo sì. Finchè mia sorella non è stata grandicella io ho creduto a babbo natale perchè era giusto così (e loro mi ci facevan credere altrimenti avrei detto la verità a mia sorella!), ma mai hanno mentito su una malattia in casa nè a 3 nè a 15 anni. Se stavamo vestite male ce lo dicevano (giustamente oserei dire), ovvio che non dicevano a mia sorella sei grassa, anche se lo era da piccola e fin da grandicella, però stavano attenti alle portate per tutti e ci dicevano che ognuno ha un suo peso forma che ci fa star bene e che bisogna mantenere.

Una cosa secondo me è una verità detta in un certo modo da un genitore ad un figlio (come da grande da un figlio ad un genitore), altra cosa secondo me è quello di cui parli te ovvero persone pressochè sconosciute che criticano inutilmente qualcosa (e lì allora si tratta di maleducazione secondo me!).o ancora modi e tempi di dire qualcosa ad un figlio che ovviamente non sono quelli giusti (e lì si tratta di ingenuità, se non peggio, di un genitore nei confornti del figlio).
ecco trilli rispondo a te con le stesse parole di Speranza, non potevo dirlo meglio, se hai letto bene il mio messaggio ho detto che non anticipo ma parlo in base all'età , mio padre ha avuto un ictus e quando Andrea mi ha chiesto come mai il nonno in alcune foto è in piedi e adesso non si alza dalla sedia a rotelle io non ho spiegato con parole scentifiche quello che è successo ma ho detto che il nonno ha avuto una malattia che gli ha fatto perdere la forza nelle gambe e nelle braccia, poi lui mi ha chiesto se i dottori non possono fare niente e io gli ho risposto che per quella malattia non ci sono cure, lui l'ha sempre visto sulla sedia a rotelle per lui è normale vederlo così, Andrea lo accetta tranquillamente se gli avrei mentito Andrea continuerebbe a sperare in un miglioramento o nella guarigione del nonno che non avverrà mai

altro caso Emma è sovrapeso e la pediatra l'ha messa a dieta, a lei certamente non vado a dire come hai detto tu sei grassa, mai e poi mai lo direi, controllo le sue pietanze e la sua alimentazione, e quando Andrea mi chiede come mai Emma non può mangiare il pane perchè ha già mangiato la pasta gli dico che la dottoressa mi ha detto di controllare l'alimentazione di Emma

la frase che ho evidenziato nella dichiarazione di Speranza secondo me racchiude tutto e rispecchia il mio pensiero
glorietta73

Sulle bugie...

Messaggio da glorietta73 » sab ago 13, 2011 8:32 am

io tendenzialmente non ne dico mai (a parte Babbo Natale.... :cisssss: ). E' pure terreno di scontro tra me e mia madre, che invece le usava con me e le dice ora a mio figlio (niente di grosso... tipo "No su quella giostrina non saliamo, ce n'è una più bella più avanti" "Questo gioco lo compriamo domani"... Tanto poi si dimentica, secondo lei... Due P@ALLE che si dimentica io le frottole che mi raccontavi me le ricordo ancora e (siccome ero una che si fidava) ci rimanevo male. Quindi, io gli dico "No, su questa giostra non si sale perché sei già salito su un altra", "Il gelato non te lo compro perché hai già mangiato il cioccolato" "Di giochi ne hai già tanti, quindi non è il caso di comprare anche questo". Passerò anche per la mamma "cattiva", ma almeno mio figlio sa che quando dico una cosa è quella e che di me ci si può fidare.
Per il resto... come diceva qualcuno... bisogna sopravvivere... i metodi educativi sono qualcosa di difficilmente definibile.. tenere un bimbo a tavola al ristorante tutto il tempo è un'impresa titanica.. quindi: Buona sopravvivenza! :ehehe:
Gloria
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Sheireh
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Messaggio da Sheireh » sab ago 13, 2011 8:54 am

Trilli2011 ha scritto:Io sono d'accordo con Azur
Kida, il tuo sistema funziona ADESSO che tuo figlio ha 6 anni, a 2 anni e 10 mesi credo proprio non avrebbe funzionato.
Dire che i soldini sono finiti non è una bugia che può confondere: in effetti i soldi destinati al divertimento, almeno qui da noi, sono limitati, ed è bene che il bimbo lo caisca con un linguaggio adatto alla sua età. Non potrei certo dirle che non abbiamo previsto di spendere in divertimenti effimeri più del 5% delle nostre retribuzioni!
Ugualmente, se muore una persona cara non diciamo ala bimba che sta sottoterra in una bara chiusa e che non la vedremo mai più; le diciamo che è andata in cielo a far compagnia al nonno e alla nonna, e al gatto dei nonni, e al cane dei nostri vicini. Se il nonno ha avuto uno scompenso cardiaco che ne capisce lei? Non è meglio che pensi alla tosse, una malattia che lei conosce e può accettare?
Infine, io credo fermamente che i figli si confideranno con noi se noi li ASCOLTIAMO, non se noi diciamo loro la verità a ogni costo.
Ho notato fra i miei alunni questa stupida propensione a dire la verità anche quando è inutile e dannosa, del tipo "stai malissimo vestita così", "sei grasso che fai schifo" o persino "lei profe senza trucco mi fa impressione". Ho spiegato loro (di 12 anni e più) che omettere non significa mentire, e che i pareri negativi vanno dati solo se richiesti. Ed è una cosa in cui credo fermamente, e che non ha nulla a che fare con la falsità o l'ipocrisia!
Mia figlia ha 2 anni e 6 mesi e non le dico che sono finiti i soldini o che chi muore va in cielo.

Quando facciamo le giostre la avverto prima di quanti giri può fare e il perché realistico (dobbiamo fare la spesa, andare dalla nonna, ecc.) e se accetta bene, se non accetta va bene lo stesso: cioè la porto via urlante e scalpitante, dicendole che comprendo la sua arrabbiatura, che mi dispiace, ma che l'accordo era questo e che lei lo sapeva e che ci sono cose che non dipendono dalle nostre scelte e che vanno fatte.
Capita che succeda sia uno che l'altro, dipende dalle volte, ma accetto entrambe le cose come normali comportamenti e non mi faccio problemi se c'è il secondo, anzi, mi sembra normale. Più normale che dirle che i soldi sono finiti quando non è vero.
IO preferisco farla urlare di sdegno che farla star tranquilla con una piccola bugia.

Per quanto riguarda i morti che stanno in una bara, boh, a me pare che siamo noi a farci tanti problemi. Arianna ha visitato un cimitero in questi giorni. Le ho detto che le persone di quelle foto erano sotto terra, sotto i suoi piedi, e che ormai non sentivano più nulla perché erano morti e le persone li mettono lì per ricordarli e averli vicini.

Poi dipende dal MODO in cui si dice la verità: c'è una gran differenza a dire ad un bambino che sta malissimo vestito così o che se scegliamo insieme una coppia di vestiti, magari tra questo e quello, gli donano di più (per fare un esempio scemo). E in ogni caso i bambini ad una certa età si esprimono per estremismi, quindi nella periodo scolastico le cose sono già molto diverse (e ci vuole sicuramente moltissimo tatto).
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Messaggio da Trilli2011 » sab ago 13, 2011 3:33 pm

Ma perchè dici che i soldi sono finiti "quando non è vero"? E' vero eccome che i soldi destinati a quello scopo sono finiti, altrimenti non potremmo comprare il pane, la carne ecc.
Sui morti, proprio non sono d'accordo. Non vedo perchè essere così crudi con i bimbi piccoli, quando i tre quarti della popolazione mondiale credono in una vita ultraterrena. A me questa visione consolatoria è stata preclusa da genitori iperrealisti, atei e materialisti, non voglio per nessun motivo che la stessa cosa accada a lei.
Ma forse un motivo c'è per la mia diversità di vedute rispetto a te e a molte di voi: io sono stata educata in modo molto diverso da voi, direi in parte "noimammesco", e sinceramente non sono affatto cresciuta più serena degli altri.
Non ho mai creduto a Babbo Natale o a Santa Lucia, e questo mi ha privata della poesia delle feste.
I miei genitori non mi hanno mai raccontato nessuna bugia consolatoria, col risultato che da preadolescente non volevo dormire per la paura di morire durante il sonno.
I loro no, spiegati con la verità, mi facevano arrabbiare più di una piccola bugia, che forse avrei capito più tardi essere stata detta a fin di bene.
Credo perciò che noi, nell'educare i nostri figli, di solito tendiamo a rovesciare il modello parentale che è stato adottato con noi dai nostri genitori; quindi molto dipende da ciò che han fatto loro!
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Messaggio da Sheireh » sab ago 13, 2011 3:40 pm

Trilli2011 ha scritto:Ma perchè dici che i soldi sono finiti "quando non è vero"? E' vero eccome che i soldi destinati a quello scopo sono finiti, altrimenti non potremmo comprare il pane, la carne ecc.
Sui morti, proprio non sono d'accordo. Non vedo perchè essere così crudi con i bimbi piccoli, quando i tre quarti della popolazione mondiale credono in una vita ultraterrena. A me questa visione consolatoria è stata preclusa da genitori iperrealisti, atei e materialisti, non voglio per nessun motivo che la stessa cosa accada a lei.
Ma forse un motivo c'è per la mia diversità di vedute rispetto a te e a molte di voi: io sono stata educata in modo molto diverso da voi, direi in parte "noimammesco", e sinceramente non sono affatto cresciuta più serena degli altri.
Non ho mai creduto a Babbo Natale o a Santa Lucia, e questo mi ha privata della poesia delle feste.
I miei genitori non mi hanno mai raccontato nessuna bugia consolatoria, col risultato che da preadolescente non volevo dormire per la paura di morire durante il sonno.
I loro no, spiegati con la verità, mi facevano arrabbiare più di una piccola bugia, che forse avrei capito più tardi essere stata detta a fin di bene.
Credo perciò che noi, nell'educare i nostri figli, di solito tendiamo a rovesciare il modello parentale che è stato adottato con noi dai nostri genitori; quindi molto dipende da ciò che han fatto loro!
Io in realtà in questo campo invece sto seguendo moltissimo quello che hanno fatto i miei, che erano delle stesse vedute in merito a bugie, naturalismo con assenza di religiosità, ma gusto e passione per le favole come Santa Lucia (che per me sono poetiche tuttora anche senza averne una motivazione religiosa).
E non credo ci sia nulla di crudo nella morte spiegata in modo naturale, anzi. Non c'è bisogno di spiegare ad un bambino di 3 anni che ci sono i vermi che mangiano il cadavere sottoterra, chiaramente. Tutto sta a rispondere a ciò che viene effettivamente chiesto, senza andare oltre di nostra iniziativa (cosa che invece noto che spesso viene fatto per "iperrealismo" ed è un problema tanto quanto una bugia).
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