Opuscolo antiviolenza
Opuscolo antiviolenza
La distribuzione di quest'opuscolo, scritto da donne e patrocinato dal Comune di Roma, ha scatenato un ridda di polemiche.
Io l'opuscolo non l'ho letto, ma da quel che riporta Repubblica mi lasciano perplessa certe sfumature.
http://www.repubblica.it/cronaca/2011/0 ... f=HREC1-12
Insomma, le donne per evitare la violenza devono stare in strade ben illuminate, non mettere vestiti appariscenti e tenere il cellulare con i numeri di emergenza a portata di mano...
Forse le polemiche son fini a se stesse, e i consigli dati da donne che in buona fede ritenevano di essere d'aiuto.
Ma davvero la difesa della violenza consiste nel prendere precauzioni simili?
Mi pare che il discorso sul vestiario ricalchi un po' il vecchio pregiudizio maschilista e retrogrado del "se ti vesti provocante te la cerchi".
La tanto decantata sicurezza che alcuni politici hanno usato come grimaldello nel periodo elettorale pare non sia così facile da garantire.
E comunque, al di là delle violenze, per così dire, di strada, continua ad esserci la violenza entro la cerchia familiare e/o di conoscenti.
Si criticano tanto i rigurgiti estremisti dei matrimoni combinati in certi paesi islamici, ovviamente da combattere. Ma la nostra società, a livello di rispetto femminile, non è per altri aspetti sempre indietro?
Non considera forse il corpo femminile oggetto di commercio?
Non mette in difficoltà soprattutto le donne nel mondo del lavoro?
Insomma, tutto ponderato, la nostra società è ancora fortemente maschilista?
Io l'opuscolo non l'ho letto, ma da quel che riporta Repubblica mi lasciano perplessa certe sfumature.
http://www.repubblica.it/cronaca/2011/0 ... f=HREC1-12
Insomma, le donne per evitare la violenza devono stare in strade ben illuminate, non mettere vestiti appariscenti e tenere il cellulare con i numeri di emergenza a portata di mano...
Forse le polemiche son fini a se stesse, e i consigli dati da donne che in buona fede ritenevano di essere d'aiuto.
Ma davvero la difesa della violenza consiste nel prendere precauzioni simili?
Mi pare che il discorso sul vestiario ricalchi un po' il vecchio pregiudizio maschilista e retrogrado del "se ti vesti provocante te la cerchi".
La tanto decantata sicurezza che alcuni politici hanno usato come grimaldello nel periodo elettorale pare non sia così facile da garantire.
E comunque, al di là delle violenze, per così dire, di strada, continua ad esserci la violenza entro la cerchia familiare e/o di conoscenti.
Si criticano tanto i rigurgiti estremisti dei matrimoni combinati in certi paesi islamici, ovviamente da combattere. Ma la nostra società, a livello di rispetto femminile, non è per altri aspetti sempre indietro?
Non considera forse il corpo femminile oggetto di commercio?
Non mette in difficoltà soprattutto le donne nel mondo del lavoro?
Insomma, tutto ponderato, la nostra società è ancora fortemente maschilista?
I consigli sono tristemente sensati. Ma sono anche da parte di scrivere un ammettere che non sono in grado di proteggerci quindi dobbiamo farlo da sole. Sicuramente se ci chiudiamo in casa rischiamo ancora meno ma non può essere una soluzione ovviamente. Per evitare le strade buie serve illuminazione migliore. Per evitare zone isolate servono controlli seri e una giusta disposizione dei locali aperti di sera.
- dadamarsia
- Ambasciatore
- Messaggi: 2206
- Iscritto il: mer dic 30, 2009 11:15 am
l'opuscolo si può leggere qui http://www.noidonne.org/blog.php?ID=02032
(c'è un link a metà della prima pagina)
(c'è un link a metà della prima pagina)
Certo, leggere di donne, adolescenti, turiste aggredite nei giardini, nei parchi, davanti ai garage, sequestrate-violentate-uccise in ogni angolo di questa "civile" Italia fa' accapponare la pelle, e soprattutto constatare che, oltre il poco accorato sdegno del primo momento, non si prendono provvedimenti seri, fa gridare allo scandalo, se questa parola non fosse a sua volta inflazionata.
E davvero, come dice Lenina, a difenderci "dobbiamo pensarci da sole".
Ricordo però che 15 anni fa, durante un soggiorno di qualche mese a Londra, la signora che ci ospitava diceva con gli occhi sgranati "At London you can die!" "A Londra si muore!"Quindi : non uscite da sole, in abiti succinti, in strade buie: esattamente come si dice qui ora.
Io stessa ho visto una bella ragazza inseguita in un vicolo, dopo essere scesa dall'autobus, da un branco di balordi che le stavano facendo apprezzamenti volgari.
Ancora ricordo l'orrore e il senso di impotenza a vedere da lontano la scena, sull'autobus che si allontanava, e sapere che comunque non avrei fatto in tempo a fare niente.
E' maschilismo o il fatto che Roma sta omologandosi alla criminalità delle altre capitali europee, e che comunque è la legge della giungla che impera nelle metropoli?
E davvero, come dice Lenina, a difenderci "dobbiamo pensarci da sole".
Ricordo però che 15 anni fa, durante un soggiorno di qualche mese a Londra, la signora che ci ospitava diceva con gli occhi sgranati "At London you can die!" "A Londra si muore!"Quindi : non uscite da sole, in abiti succinti, in strade buie: esattamente come si dice qui ora.
Io stessa ho visto una bella ragazza inseguita in un vicolo, dopo essere scesa dall'autobus, da un branco di balordi che le stavano facendo apprezzamenti volgari.
Ancora ricordo l'orrore e il senso di impotenza a vedere da lontano la scena, sull'autobus che si allontanava, e sapere che comunque non avrei fatto in tempo a fare niente.
E' maschilismo o il fatto che Roma sta omologandosi alla criminalità delle altre capitali europee, e che comunque è la legge della giungla che impera nelle metropoli?
mah.. l'ho letto di fretta, ma la polemica mi pare fuori luogo se mirata a quello che c'è scritto (5-6 paginette scarse di indicazioni di normale buonsenso, non mi sembra nulla di particolare, sinceramente).
Sono tutte cose che dico/dirò ai miei figli, man mano che cresceranno,
visto che viviamo in una società che è quello che è, e non quello che dovrebbe essere.
E sono tutte indicazioni che mi pare valgano per uomini e donne allo stesso modo (quello che sto iniziando a dire a mia figlia lo dirò anche a suo fratello fra qualche anno, perché se non userà la borsetta userà comunque uno zaino, e se non metterà la minigonna potrebbe anche lui vestirsi in modo appariscente o tale da attirare l'attenzione in situazioni in cui è meglio non farlo).
Forse si può dire che allora non doveva essere "mirato" alle donne, ma che siamo a maggior rischio di aggressione/molestie è purtroppo un dato di fatto.
Si può forse polemizzare sul patrocinio del comune di Roma se ha investito soldi in questo invece che in formazione e aumento delle reali misure di sicurezza
(ma in genere con il patrocinio ci si limita a mettere un timbro, non si danno fondi).
E si può forse polemizzare sulla "pubblicità" a quel dispositivo di sicurezza con Gps,
ma non ho idea di cosa/come sia e se vi siano interessi particolari.
Ma non ci vedo nulla di male in uno scritto del genere (neanche una grande utilità, ma insomma...)
Sono tutte cose che dico/dirò ai miei figli, man mano che cresceranno,
visto che viviamo in una società che è quello che è, e non quello che dovrebbe essere.
E sono tutte indicazioni che mi pare valgano per uomini e donne allo stesso modo (quello che sto iniziando a dire a mia figlia lo dirò anche a suo fratello fra qualche anno, perché se non userà la borsetta userà comunque uno zaino, e se non metterà la minigonna potrebbe anche lui vestirsi in modo appariscente o tale da attirare l'attenzione in situazioni in cui è meglio non farlo).
Forse si può dire che allora non doveva essere "mirato" alle donne, ma che siamo a maggior rischio di aggressione/molestie è purtroppo un dato di fatto.
Si può forse polemizzare sul patrocinio del comune di Roma se ha investito soldi in questo invece che in formazione e aumento delle reali misure di sicurezza
(ma in genere con il patrocinio ci si limita a mettere un timbro, non si danno fondi).
E si può forse polemizzare sulla "pubblicità" a quel dispositivo di sicurezza con Gps,
ma non ho idea di cosa/come sia e se vi siano interessi particolari.
Ma non ci vedo nulla di male in uno scritto del genere (neanche una grande utilità, ma insomma...)