Opuscolo antiviolenza

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Cosetta
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Messaggio da Cosetta » gio lug 28, 2011 12:08 pm

Azur ha scritto:mah.. l'ho letto di fretta, ma la polemica mi pare fuori luogo se mirata a quello che c'è scritto (5-6 paginette scarse di indicazioni di normale buonsenso, non mi sembra nulla di particolare, sinceramente).

Sono tutte cose che dico/dirò ai miei figli, man mano che cresceranno,
visto che viviamo in una società che è quello che è, e non quello che dovrebbe essere.

E sono tutte indicazioni che mi pare valgano per uomini e donne allo stesso modo (quello che sto iniziando a dire a mia figlia lo dirò anche a suo fratello fra qualche anno, perché se non userà la borsetta userà comunque uno zaino, e se non metterà la minigonna potrebbe anche lui vestirsi in modo appariscente o tale da attirare l'attenzione in situazioni in cui è meglio non farlo).

Forse si può dire che allora non doveva essere "mirato" alle donne, ma che siamo a maggior rischio di aggressione/molestie è purtroppo un dato di fatto.


Si può forse polemizzare sul patrocinio del comune di Roma se ha investito soldi in questo invece che in formazione e aumento delle reali misure di sicurezza
(ma in genere con il patrocinio ci si limita a mettere un timbro, non si danno fondi).

E si può forse polemizzare sulla "pubblicità" a quel dispositivo di sicurezza con Gps,
ma non ho idea di cosa/come sia e se vi siano interessi particolari.

Ma non ci vedo nulla di male in uno scritto del genere (neanche una grande utilità, ma insomma...)
Quoto.
Tra l'altro è impensabile controllare tutto, ogni angolo, ogni potenziale aggressore... ma come si fa?
L'utilità è quella di ripetere le cose ovvie perché non per tutti lo sono o comunque stentano a entrare nella testa(come quando si ripete che fumare fa male o quale tipo di alimentazione è salutare e così via).

Purtroppo anche in una società "perfetta" esisterebbe la violenza, che si manifesta a sprazzi, in modo imprevisto e in luoghi imprevedibili.
Però ci sono alcune cose che sono più prevedibili di altre. Giustamente, come dice Lela, non si tratta solo di donne vestite in abiti succinti, ma può essere anche il ragazzo vestito in modo stravagante o fortemente ideologizzato a suscitare un certo tipo di attenzioni da parte di gruppi di balordi violenti.

Allora, cosa si fa? Si decide che, in nome della libertà di vestirci come ci pare e girare dove ci pare all'ora che ci pare da soli, si corrono tutti i rischi del caso, attribuendo poi le colpe a chi "non fa il suo dovere per la nostra sicurezza"?
E' una scelta come un'altra.
Che io non condivido.
E fra tutto questo e il chiudersi in casa vestiti in modo anonimo c'è tutta una serie di gradazioni che, di volta in volta, possono essere valutate.


erinmay
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Messaggio da erinmay » gio lug 28, 2011 12:16 pm

Azur ha scritto:mah.. l'ho letto di fretta, ma la polemica mi pare fuori luogo se mirata a quello che c'è scritto (5-6 paginette scarse di indicazioni di normale buonsenso, non mi sembra nulla di particolare, sinceramente).

Sono tutte cose che dico/dirò ai miei figli, man mano che cresceranno,
visto che viviamo in una società che è quello che è, e non quello che dovrebbe essere.

E sono tutte indicazioni che mi pare valgano per uomini e donne allo stesso modo (quello che sto iniziando a dire a mia figlia lo dirò anche a suo fratello fra qualche anno, perché se non userà la borsetta userà comunque uno zaino, e se non metterà la minigonna potrebbe anche lui vestirsi in modo appariscente o tale da attirare l'attenzione in situazioni in cui è meglio non farlo).

Forse si può dire che allora non doveva essere "mirato" alle donne, ma che siamo a maggior rischio di aggressione/molestie è purtroppo un dato di fatto.


Si può forse polemizzare sul patrocinio del comune di Roma se ha investito soldi in questo invece che in formazione e aumento delle reali misure di sicurezza
(ma in genere con il patrocinio ci si limita a mettere un timbro, non si danno fondi).

E si può forse polemizzare sulla "pubblicità" a quel dispositivo di sicurezza con Gps,
ma non ho idea di cosa/come sia e se vi siano interessi particolari.

Ma non ci vedo nulla di male in uno scritto del genere (neanche una grande utilità, ma insomma...)
Cos73 ha scritto:Quoto.
Tra l'altro è impensabile controllare tutto, ogni angolo, ogni potenziale aggressore... ma come si fa?
L'utilità è quella di ripetere le cose ovvie perché non per tutti lo sono o comunque stentano a entrare nella testa(come quando si ripete che fumare fa male o quale tipo di alimentazione è salutare e così via).

Purtroppo anche in una società "perfetta" esisterebbe la violenza, che si manifesta a sprazzi, in modo imprevisto e in luoghi imprevedibili.
Però ci sono alcune cose che sono più prevedibili di altre. Giustamente, come dice Lela, non si tratta solo di donne vestite in abiti succinti, ma può essere anche il ragazzo vestito in modo stravagante o fortemente ideologizzato a suscitare un certo tipo di attenzioni da parte di gruppi di balordi violenti.

Allora, cosa si fa? Si decide che, in nome della libertà di vestirci come ci pare e girare dove ci pare all'ora che ci pare da soli, si corrono tutti i rischi del caso, attribuendo poi le colpe a chi "non fa il suo dovere per la nostra sicurezza"?
E' una scelta come un'altra.
Che io non condivido.
E fra tutto questo e il chiudersi in casa vestiti in modo anonimo c'è tutta una serie di gradazioni che, di volta in volta, possono essere valutate.

faccio prima
lela e cosetta hanno già scritto tutto quello che avrei scritto io
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Messaggio da nove » gio lug 28, 2011 1:51 pm

I consigli ritengo anch'io che siano dettati da buon senso.

Però dire a una donna che mentre cammina per strada deve tener presente dove sono la caserma e altri punti di possibile soccorso...
Io abito in un paesotto, quindi magari non capisco i problemi che ci possono essere in grandi città come Roma. Però mi pare davvero che sia una resa. Della serie: non possiamo garantire un minimo di sicurezza, quindi abbiate molta paura nell'uscire e prendete tutte le precauzioni possibili. Come messaggio, patrocinato dal Comune, mi pare molto poco rassicurante. Roma sta diventando davvero così terribile?

Che non possiamo avere un poliziotto ad ogni angolo è pacifico. Ma che non si possa far prorpio nulla per migliorare certe zone siamo sicuri?

Credo che la polemica non sia a questo punto di stampo femmiista ma politico. Evidentemente è un attacco al Comune, giustificato o no non saprei.

Son d'accordo anche sul fatto che certe norme vadano date sia a maschi che a femmine.
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Allibita
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Messaggio da Allibita » gio lug 28, 2011 2:23 pm

Mi fanno sorridere amaramente questi argomenti.

Perchè, esattamente come si fa con la pedofilia, ci si affanna sempre a preoccuparsi di quello che ti può succedere ai giardini, per la strada, in stazione sul bus.
Lo sconosciuto pericoloso è un modo splendido e rassicurante per spostare l'attenzione dalla realtà.

Poi la realtà e le statistiche ci dicono che il pedofilo è quasi sempre il compagno della madre, il nonno, il padre, il benestante libero professionista "amico dei miei".
E che la stragrande maggioranza delle violenze sulle donne(psicologiche o fisiche che siano) avviene in casa.

I dati nazionali sugli omicidi dicono che il 25% delle persone uccise in Italia sono donne e il 70% di queste sono uccise nelle proprie case o comunque in abitazioni di persone consociute.
Da chi? Ovviamente da fidanzati, ex mariti gelosi ecc ecc.
Qui parliamo di omicidi a cui vanno aggiunti stupri, botte, stalking....

Non è che io abbia nulla contro i pieghevoli (che io trovo ridicoli ma tant'è) che ti consigliano di uscire con una gonna abbastanza lunga, ma i soldi sono sempre meno e forse l'attenzione andrebbe spostata su argomenti molto più scomodi.
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Messaggio da annaviola » gio lug 28, 2011 2:45 pm

Allibita ha scritto:Mi fanno sorridere amaramente questi argomenti.

Perchè, esattamente come si fa con la pedofilia, ci si affanna sempre a preoccuparsi di quello che ti può succedere ai giardini, per la strada, in stazione sul bus.
Lo sconosciuto pericoloso è un modo splendido e rassicurante per spostare l'attenzione dalla realtà.

Poi la realtà e le statistiche ci dicono che il pedofilo è quasi sempre il compagno della madre, il nonno, il padre, il benestante libero professionista "amico dei miei".
E che la stragrande maggioranza delle violenze sulle donne(psicologiche o fisiche che siano) avviene in casa.

I dati nazionali sugli omicidi dicono che il 25% delle persone uccise in Italia sono donne e il 70% di queste sono uccise nelle proprie case o comunque in abitazioni di persone consociute.
Da chi? Ovviamente da fidanzati, ex mariti gelosi ecc ecc.
Qui parliamo di omicidi a cui vanno aggiunti stupri, botte, stalking....

Non è che io abbia nulla contro i pieghevoli (che io trovo ridicoli ma tant'è) che ti consigliano di uscire con una gonna abbastanza lunga, ma i soldi sono sempre meno e forse l'attenzione andrebbe spostata su argomenti molto più scomodi.

mi hai toltole parole di bocca...non posso far altro che straquotare
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Messaggio da nove » gio lug 28, 2011 5:34 pm

Allibita ha scritto:Mi fanno sorridere amaramente questi argomenti.

Perchè, esattamente come si fa con la pedofilia, ci si affanna sempre a preoccuparsi di quello che ti può succedere ai giardini, per la strada, in stazione sul bus.
Lo sconosciuto pericoloso è un modo splendido e rassicurante per spostare l'attenzione dalla realtà.

Poi la realtà e le statistiche ci dicono che il pedofilo è quasi sempre il compagno della madre, il nonno, il padre, il benestante libero professionista "amico dei miei".
E che la stragrande maggioranza delle violenze sulle donne(psicologiche o fisiche che siano) avviene in casa.

I dati nazionali sugli omicidi dicono che il 25% delle persone uccise in Italia sono donne e il 70% di queste sono uccise nelle proprie case o comunque in abitazioni di persone consociute.
Da chi? Ovviamente da fidanzati, ex mariti gelosi ecc ecc.
Qui parliamo di omicidi a cui vanno aggiunti stupri, botte, stalking....

Non è che io abbia nulla contro i pieghevoli (che io trovo ridicoli ma tant'è) che ti consigliano di uscire con una gonna abbastanza lunga, ma i soldi sono sempre meno e forse l'attenzione andrebbe spostata su argomenti molto più scomodi.
Sono anch'io convinta che i numeri più grandi delle violenze contro le donne e i bambini siano questi.

Comunque credo che un minimo di politica del territorio spetti anche al Comune.

Faccio un esempio, precisando che riporto notizie lette in rete, perché non conosco Torino. Però il quartiere di San Salvario, che fino a qualche tempo fa era considerato un posto "pericoloso", causa anche la forte presenza di immigrati e le conseguenti tensioni con la popolazione residente, sta pian piano diventando un "laboratorio" di esperienze nuove, invece che un ghetto. C'è voluto tempo, sforzo, ma ne verrà fuori qualcosa di buono.
Per ché questo non potrebbe essere possibile anche altrove?

Faccio l'esempio degli stadi: per isolare i violenti è necessario riportarci le famiglie. Idem credo che valga per i quartieri, i parchi, le zone trascurate delle città. La cura del territorio può far molto; come diceva Lenina, si comincia dall'illuminazione pubblica; per arrivare all'investimento sulle infrastrutture pubbliche, all'ideazione di spazi adatti allo svago, alla cultura, all'aggregazione. Non per nulla nelle zone dove la criminalità è potente sono proprio queste iniziative di recupero che danno fortemente fastidio. Una sorta di "riprendiamoci la città".

Poi tutti devono prendere sacrosante precauzioni, però ci deve essere una politica diversa dietro e non l'"arrangiati".
E' più facile raccomandare alle donne comportamenti consoni e magari instillare il dubbio che sia meglio diffidare di tutto e di tutti e tendere a chiudersi in casa, piuttosto che organizzare azioni e comportamenti anti criminalità a partire dalla base sociale.
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Messaggio da Allibita » gio lug 28, 2011 6:01 pm

San Salvario è il mio quartiere :wub:
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Messaggio da nove » gio lug 28, 2011 6:18 pm

Allibita ha scritto:San Salvario è il mio quartiere :wub:
Davvero? Spero di non aver detto cavolate.... :cisssss:
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