Quoto.Azur ha scritto:mah.. l'ho letto di fretta, ma la polemica mi pare fuori luogo se mirata a quello che c'è scritto (5-6 paginette scarse di indicazioni di normale buonsenso, non mi sembra nulla di particolare, sinceramente).
Sono tutte cose che dico/dirò ai miei figli, man mano che cresceranno,
visto che viviamo in una società che è quello che è, e non quello che dovrebbe essere.
E sono tutte indicazioni che mi pare valgano per uomini e donne allo stesso modo (quello che sto iniziando a dire a mia figlia lo dirò anche a suo fratello fra qualche anno, perché se non userà la borsetta userà comunque uno zaino, e se non metterà la minigonna potrebbe anche lui vestirsi in modo appariscente o tale da attirare l'attenzione in situazioni in cui è meglio non farlo).
Forse si può dire che allora non doveva essere "mirato" alle donne, ma che siamo a maggior rischio di aggressione/molestie è purtroppo un dato di fatto.
Si può forse polemizzare sul patrocinio del comune di Roma se ha investito soldi in questo invece che in formazione e aumento delle reali misure di sicurezza
(ma in genere con il patrocinio ci si limita a mettere un timbro, non si danno fondi).
E si può forse polemizzare sulla "pubblicità" a quel dispositivo di sicurezza con Gps,
ma non ho idea di cosa/come sia e se vi siano interessi particolari.
Ma non ci vedo nulla di male in uno scritto del genere (neanche una grande utilità, ma insomma...)
Tra l'altro è impensabile controllare tutto, ogni angolo, ogni potenziale aggressore... ma come si fa?
L'utilità è quella di ripetere le cose ovvie perché non per tutti lo sono o comunque stentano a entrare nella testa(come quando si ripete che fumare fa male o quale tipo di alimentazione è salutare e così via).
Purtroppo anche in una società "perfetta" esisterebbe la violenza, che si manifesta a sprazzi, in modo imprevisto e in luoghi imprevedibili.
Però ci sono alcune cose che sono più prevedibili di altre. Giustamente, come dice Lela, non si tratta solo di donne vestite in abiti succinti, ma può essere anche il ragazzo vestito in modo stravagante o fortemente ideologizzato a suscitare un certo tipo di attenzioni da parte di gruppi di balordi violenti.
Allora, cosa si fa? Si decide che, in nome della libertà di vestirci come ci pare e girare dove ci pare all'ora che ci pare da soli, si corrono tutti i rischi del caso, attribuendo poi le colpe a chi "non fa il suo dovere per la nostra sicurezza"?
E' una scelta come un'altra.
Che io non condivido.
E fra tutto questo e il chiudersi in casa vestiti in modo anonimo c'è tutta una serie di gradazioni che, di volta in volta, possono essere valutate.