Il futuro (pesante, nel caso bannatemi!)

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pennyhose
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Messaggio da pennyhose » lun ago 15, 2011 1:45 pm

Paola M. ha scritto:Penny, leggo con estremo interesse le tue riflessioni e immagino che siano assolutamenti aderenti alla realtà, l'unico cosa che ti chiedo è: perché adesso? Mi pare un fenomeno nuovo, non può essere partito anche dal disagio verso "la casta", la corruzione, la nomencaltura che si respira in tutte le nazioni anche via web?
Purtroppo a questo non ti so rispondere, perché anche noi ce lo stiamo chiedendo. Il mio tempo per leggere i giornali purtroppo é molto ridotto, e quello che leggo é a spizzichi e bocconi. Ho avuto l'impressione che fosse un insieme di cose, la crisi, i recenti tagli di Cameron ai sostegni per le famiglie disagiate (assolutamente non condivisbili da parte mia, tanto quanto l'appiccare fuoco alla casa altrui), e la goccia che ha fatto traboccare il vaso: l'uccisione di (un noto delinquente di nome) Mark Duggar che ha fatto scoppiare i riots di Tottenham che hanno dato il la a tutto il resto.
Peró, mentre le proteste e le violenze di Tottenham avevano una ragione ben precisa ed erano stati mossi da avvenimenti ben precisi, gli altri no. Gli altri hanno solo approfittato dei disordini per crearne altri e su ben altra scala. Un po' come le rivolte nei paesi dell'Africa mediterranea su piccola scala territoriale, peró, appunto, si parla di paesi dove vige la tirannide o la dittatura e una cittá come Londra, che é da secoli esempio di civiltá, di tolleranza, di rispetto e di uguaglianza per tutti.


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Messaggio da pennyhose » lun ago 15, 2011 1:48 pm

nove ha scritto:Io so poco o nulla, dell'Inghilterra. Però se la Grecia è a ferro e fuoco, se in Spagna ci sono gli indignados, un motivo ci sarà. In Italia non siamo rivoluzionari e quindi non vedo questa possibilità, però mi piacerebbe davvero che certe manifestazioni fossero più imponenti.

Io non giustifico la violenza. Ma analizzo il rancore, come giustamente diceva Paola.

E allego altro link che secondo me è interessantissimo come punto di vista.

La rivolta per il diritto al lusso. Oggi più nessuno (si spera) nelle periferie di casa nostra muore veramente di fame. Però la divisione sociale resta e anzi, sta sempre più crescendo. Ci troviamo in una situazione simile al post crisi del 1929, quando il ceto medio si trovò ad avere un pauroso calo di reddito e come soluzione si buttò in pasto alla destra totalitaria.
In questa situazione surreale, dove intere famiglie che prima potevano dirsi non agiate ma tranquille, non ce la fanno più bene come prima ad arrivare a fine mese (oppure, in questo gruppo mi ci metto anch'io, figli di padri benestanti che son costretti una volta messa su famiglia ad abbassare il proprio tenore di vita... Non dimentichiamoci che questa è la prima generazione a cui non vengono garantiti pari diritti rispetto a quella precedente), i politici e la tv cosa fanno? Poco o niente, chiedono i sacrifici necessari a tenere in piedi un sistema iniquo sempre ai soliti noti, e intanto i media propongono sempre il modello del lusso. Belle macchine, belle donne, ultimi modelli di pc, telefoni e tablet.
A questo punto, il 18enne precario senza futuro, che ha come miraggio televisivo e come sogno lo Smartphone (e questo non solo per via della famiglia, ma perché è la società intera che gli insegna fin dalla tenera età che l'obiettivo è questo, consumare, consumare e consumare, sennò non sei vivo, non sei ok), se becca il momento per scaricare la rabbia, la scarica depredando i negozi di quegli articoli che gli vengono proposti come obbligatori da avere e che lui non potrà altrimenti permettersi.
Non sto dicendo che queste persone sono brave, né che non meritino la repressione. Sto dicendo che una classe dirigente che non si interroga su tutto questo e non capisce il disagio di un'intera classe sociale, finirà prima o poi spazzata via.
Se serve sobrietà, non puoi tu società dirmi che devo far sacrifici e poi tagliarmi fuori dal mondo perché per far parte del tuo mondo servono tot soldi e tot oggetti cult. Non puoi farmi vedere le tue vacanze da benestante in tv e poi chiedere a me giovane precario di stringere i denti.
L'Europa intera sta attraversando questo momento di rancore sociale, ed ha due possibilità: frenare prima del baratro o finirci dentro.
Allego l'articolo a cui mi riferisco: http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/08 ... o/150947/; secondo me è un'analisi lucida, e non credo che sia un invito alla rivolta quanto un tentativo di capire il perché.
Nove sono in linea di massima d'accordo con quello che dici, peró per far sí che cambi qualcosa, che la societá si smuova e freni prima di cadere nel baratro, dobbiamo lottare tutti insieme, non farci la guerra civile uno contro l'altro come é successo qui. Non possiamo derubare un ragazzo che é a terra sanguinante fingendo di aiutarlo ad alzarsi. Sono d'accordo sulla "rivolta", che comunque dovrebbe partire dal rivedere le idee e cominciare ad usare il cervello, ma bisogna unire le forze, non bruciare le case di chi non ci ha fatto niente e magari vuole combattere al nostro fianco.
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Messaggio da nove » lun ago 15, 2011 2:10 pm

pennyhose ha scritto:Nove sono in linea di massima d'accordo con quello che dici, peró per far sí che cambi qualcosa, che la societá si smuova e freni prima di cadere nel baratro, dobbiamo lottare tutti insieme, non farci la guerra civile uno contro l'altro come é successo qui. Non possiamo derubare un ragazzo che é a terra sanguinante fingendo di aiutarlo ad alzarsi. Sono d'accordo sulla "rivolta", che comunque dovrebbe partire dal rivedere le idee e cominciare ad usare il cervello, ma bisogna unire le forze, non bruciare le case di chi non ci ha fatto niente e magari vuole combattere al nostro fianco.
Su questo son d'accordo; è sempre stato il vantaggio dei ricchi questo, far scannare i poveri fra loro.

Ma bisogna anche stare attenti. E' interesse di chi vuole che le cose non cambino far passare l'insieme della rivolta come criminalità.
Ed è facile farlo. Perché è facile che si infiltrino fasce estremiste o criminali qualunque.
Ripensiamo al G8 i Genova. La morte di Giuliani e la macelleria alla scuola Diaz hanno ottenuto un unico grande risultato: far scomparire le migliaia di persone che manifestavano pacificamente davanti alla zona rossa per chiedere giustizia.
E' lo stesso metodo della strategia della tensione applicata negli anni di piombo. Spaventare chi ha un minimo di beni da difendere perché creda che lo status quo sia l'unico bene possibile.
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Messaggio da Paola » lun ago 15, 2011 7:48 pm

nove ha scritto:Su questo son d'accordo; è sempre stato il vantaggio dei ricchi questo, far scannare i poveri fra loro.

.
Però la novità pare proprio questa, il bersaglio (eccetto appunto lo sciacallaggio) non sono più gli altri a prescindere, ma coloro che non hanno interesse a scendere in piazza e fra questi c'è anche il pensionato, l'impiegato statale, il libero professionista o il commerciante senza per forza essere il finanziere, il banchiere o l'imprenditore.

Pare che il mondo sia diviso fra quelli che lavorano e quelli che non trovano il lavoro, anche nell'iconografia cinematografica inglese sono lontani i tempi di Full Monty o Billy Eliot, dove il proletariato al limite scioperava o si organizzava per fare spogliarelli, qui siamo al rancore, alla rabbia cieca, alla rivolta violenta e organizzata che crea disagi a tutti.
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Messaggio da nove » lun ago 15, 2011 8:05 pm

Paola M. ha scritto:Però la novità pare proprio questa, il bersaglio (eccetto appunto lo sciacallaggio) non sono più gli altri a prescindere, ma coloro che non hanno interesse a scendere in piazza e fra questi c'è anche il pensionato, l'impiegato statale, il libero professionista o il commerciante senza per forza essere il finanziere, il banchiere o l'imprenditore.

Pare che il mondo sia diviso fra quelli che lavorano e quelli che non trovano il lavoro, anche nell'iconografia cinematografica inglese sono lontani i tempi di Full Monty o Billy Eliot, dove il proletariato al limite scioperava o si organizzava per fare spogliarelli, qui siamo al rancore, alla rabbia cieca, alla rivolta violenta e organizzata che crea disagi a tutti.
Secondo me è proprio quello che diceva Flores D'Arcais.

E cioè che questo gruppo organizzato, non avendo una guida comune, non avendo più ideologie, non avendo più un bersaglio, non avendo più una rappresentanza politica, colpisce così alla cieca.
Sfoga una rabbia non incanalata. E questo è pericoloso. Ora estremizzo, però...
Un giovane islamico povero ha Al Qaeda che lo può reclutare e indirizzare a provare disprezzo e a considerare nemico l'occidentale. Hitler incitava contro gli ebrei, Bossi contro gli stranieri, Berlusconi contro i comunisti; questi giovani precari chi hanno? Uno straccio di niente, non contano, nessuno li vuole. Il sindacato è morto, la sinistra sparita. Che garanzie hanno per il futuro? Nessuna.
Attenzione, qua c'è una bomba a orologeria.
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Messaggio da Stregatta » mar ago 16, 2011 4:53 pm

Nove sono d'accordissimo.. il punto è che non c'è un solo colpevole alla loro situazione ma un'intero stato che loro hanno eletto e quindi anche solo pensare che un essere umano solo possa distruggere o cambiare una cosa tanto enorme come lo stato èimpensabile, non sanno da dove cominciare.. lo vedo molto come un grido di aiuto..
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