questo volevo dire, non mi sono spiegatalenina ha scritto:Anche perché non si potrà mai essere sempre coerenti. Ci sono tante situazioni in cui la risposta cambierà. Certi fogli si possono colorare e tagliare altri no tanto per dire. Ma ci sono un sacco di situazioni che possono cambiare
La causa e l'effetto
Ma non intendo che deve essere il pianto il motivo del "rimprovero"Cos73 ha scritto:Il fatto è che quel comportamento (il pianto) non è una scelta consapevole, come vogliono interpretare molti adulti.
E' una reazione naturale alla frustrazione.
Ha senso rimproverarli?
.
il disappunto dei genitori è perché il bambino si impunta a voler fare qualcosa dopo che i genitori gli hanno detto no.
Anche imparare a gestire la rabbia e la frustrazione dopo un no è una grande conquista.
anche qui degli esempi? :cisssss:marte71 ha scritto:dipende cosa intendi per gestire.
Nel senso che se cerchiamo di ammorbidire ogni no o di trovare sempre alternative si rimanda sempre il momento in cui emotivamente si dovrà gestire un no ed inevitabilmente si incontreranno i no , soprattutto quando si entra in comunità.
Gestire la rabbia e la frustrazione significa non fare scenate tipiche dei duenni.
per me no. imparare a gestire la rabbia e le frustrazioni vuol dire sapere di poter avere anche questo tipo di sentimenti, che non sono necessariamente sbagliati. anzi, vanno semplicemente imparati a gestire, incanalati nel modo giusto ma assolutamente non repressi.Lella ha scritto: Gestire la rabbia e la frustrazione significa non fare scenate tipiche dei duenni.
ma chi dice di reprimerli?marte71 ha scritto:per me no. imparare a gestire la rabbia e le frustrazioni vuol dire sapere di poter avere anche questo tipo di sentimenti, che non sono necessariamente sbagliati. anzi, vanno semplicemente imparati a gestire, incanalati nel modo giusto ma assolutamente non repressi.
guarda che hai detto la stessa cosa che dico io, cioè che vanno semplicemente gestiti.
le scenate tipiche dei duenni sono un passaggio necessario per imparare a gestire appunto la rabbia e la frustrazione, poi si cresce e non ci si butta più a terra per un no!marte71 ha scritto:scusa lella se tu mi dici "non fare scenate tipiche dei duenni", io capisco reprimere.
Poi è chiaro che esistono casi particolari di scenate/capriccio che vanno molto in là dei due anni, prima si impara a gestire la rabbia/fristrazione meglio è per tutti, bambino e genitori compresi