chi lo ha subito dopo la maternità?
Io ne sento così tante!
ora sono alle prese con la figlia della mia baby sitter:non le hanno concesso permessi, le fanno continue pressioni, la bimba ha 4 mesi e deve lasciarla alla madre dalle 10 alle 18, non le concedono di saltare la pausa pranzo, non le vengono incontro su nulla
legalmente sono inattaccabili ma le rendono la vita difficile
può essere questo
può essere un cambiamento di orario che rende impossibile gestire lavoro e bimbo (penso a mati-fra)
può essere che cambino di mansione (penso a Patrizia)
Io non ne ho subito finora,e conoscendo il mio nuovo capo non ne subirò
Non avrò le opportunità delle mie colleghe non mamme (ma non do neppure la loro disponibilità, quindi lo capisco), ma il mio lavoro e la mia professionalità sono sempre state salve, e mi hanno concesso il part time quando l'ho richiesto
credo di essere fortunata
la condizione della donna in Italia è ancora drammatica
il part time un lusso (pensiamo a quante donne lo hanno invece nel nord europa)
l'abbandono del lavoro dopo la nascita del primo figlio ancora frequente
siamo indietro eh?
molto
maternità e mobbing
-
Smilla
siamo molto indietro.laste ha scritto:chi lo ha subito dopo la maternità?
Io ne sento così tante!
ora sono alle prese con la figlia della mia baby sitter:non le hanno concesso permessi, le fanno continue pressioni, la bimba ha 4 mesi e deve lasciarla alla madre dalle 10 alle 18, non le concedono di saltare la pausa pranzo, non le vengono incontro su nulla
legalmente sono inattaccabili ma le rendono la vita difficile
può essere questo
può essere un cambiamento di orario che rende impossibile gestire lavoro e bimbo (penso a mati-fra)
può essere che cambino di mansione (penso a Patrizia)
Io non ne ho subito finora,e conoscendo il mio nuovo capo non ne subirò
Non avrò le opportunità delle mie colleghe non mamme (ma non do neppure la loro disponibilità, quindi lo capisco), ma il mio lavoro e la mia professionalità sono sempre state salve, e mi hanno concesso il part time quando l'ho richiesto
credo di essere fortunata
la condizione della donna in Italia è ancora drammatica
il part time un lusso (pensiamo a quante donne lo hanno invece nel nord europa)
l'abbandono del lavoro dopo la nascita del primo figlio ancora frequente
siamo indietro eh?
molto
ma il cambiamento di mansione te lo possono dare solo migliorativo!
Nel senso che se ti demansionano tu puoi fare causa!
Si, siamo molto indietro rispetto al punto in cui si potrà parlare di tutela, o ancor più utopicamente di sostegno alla maternità.
Una delle mie più care amiche faceva la cassiera in un super. All'atto dell'assunzione le è stata firmare anche una lettera di dimissioni, condizione necessaria ai fin dell'assunzione. E' rimasta incinta della sua prima bambina, è stata assente dal lavoro solo per i 5 mesi dell'obbligatoria, ai 3 mesi della piccola era di nuovo al lavoro. Ma quando A. aveva solo 9 mesi è successo che è rimasta incinta del secondogenito. Alla fine della seconda maternità obbligatoria è rispuntata fuori quella famosa lettera di dimissioni ed è stata silurata.
Detto per inciso, quando ha comunicato al datore di lavoro la sua seconda maternità si è sentita rispondere "e che sega.. ti sei fatta ingravidare di nuovo".
Questo il caso più eclatante con cui sono venuta a contatto ma casi di mobbing più o meno marcati ne ho sentiti a iosa.
Nel mio piccolo, mi è stato portato il muso e rivolta parola a mezza bocca per un paio di giorni alla notizia di questa seconda maternità.
Ripeto ce n'è ancora di strada da percorrere!
E sono fermamente convinta che il primo passo verso una reale civiltà sarà fatto quando una mamma-lavoratrice potrà scegliere se fare o meno il part-time senza che questo debba essere una gentile quanto improbabile concessione del datore di lavoro.
Una delle mie più care amiche faceva la cassiera in un super. All'atto dell'assunzione le è stata firmare anche una lettera di dimissioni, condizione necessaria ai fin dell'assunzione. E' rimasta incinta della sua prima bambina, è stata assente dal lavoro solo per i 5 mesi dell'obbligatoria, ai 3 mesi della piccola era di nuovo al lavoro. Ma quando A. aveva solo 9 mesi è successo che è rimasta incinta del secondogenito. Alla fine della seconda maternità obbligatoria è rispuntata fuori quella famosa lettera di dimissioni ed è stata silurata.
Detto per inciso, quando ha comunicato al datore di lavoro la sua seconda maternità si è sentita rispondere "e che sega.. ti sei fatta ingravidare di nuovo".
Questo il caso più eclatante con cui sono venuta a contatto ma casi di mobbing più o meno marcati ne ho sentiti a iosa.
Nel mio piccolo, mi è stato portato il muso e rivolta parola a mezza bocca per un paio di giorni alla notizia di questa seconda maternità.
Ripeto ce n'è ancora di strada da percorrere!
E sono fermamente convinta che il primo passo verso una reale civiltà sarà fatto quando una mamma-lavoratrice potrà scegliere se fare o meno il part-time senza che questo debba essere una gentile quanto improbabile concessione del datore di lavoro.
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kida
io dopo la mia prima gravidanza l'ho subito eccome, appena nato Andrea mi mandarono una lettera di richiamo a casa per mansioni eseguite male (il problema che quelle mansioni non le seguivo io) ho risposto e appena sono riuscita ad organizzarmi con il piccolo sono andata a parlare con loro, terminata la mia maternità sono rientrata e mi hanno cambiato mansione me ne hanno assegnata una inferiore ma molto inferiore, prima del compimento dell'anno del bambino ho presentato le mie dimissioni, devo dire che avevo le spalle coperte, mi avevano già offerto un lavoro part-time però me lo ricordo bene come mi hanno trattato
posso raccontare la mia esperienza personale.
Prima della maternità gestivo la "direzione", ero assistente del direttore generale oltre che di supporto all'ufficio personale.
Oltre questo svolgevo le mansioni per cui ero stata assunta: centralinista.
Ho fatto anni bellissimi così, rispondevo solo alla direzione, ero "considerata" e anche "rispettata", poi tutto è cambiato, ero a casa in maternità e ci sono stati degli spostamenti molto importanti.
La sede principale veniva portata a Milano ( tra cui direzione e uff personale ) e a noi restava una misera parte.
Sono tornata dalla maternità e a momenti mi toglievano pure la scrivania!!! praticamente mi son ritrovata a fare il lavoro di centralinista, dimezzato dato che il più grosso era spostato a milano...
Non avevo più l'accesso ad internet ( ce lo avevano tutti tranne i!!! ), mi sono ritrovata ad ELEMOSINARE il lavoro per non scaldare la sedia 6 ore ( avevo le due ore di allattamento e quindi uscivo prima per fortuna!!! ), mi sono ritrovata ad ARCHIVIARE pile e pile di carta in un magazzino pieno di polvere e sporco ( lontano dalla mia postazione tra l'altro...), sono sempre stata zitta e sono andata avanti ugualmente a testa alta.
Mancavano due settimana alla fine delle ore di allattamento e poi avrei ripreso a fare le 8 ore, prendendo coraggio ho chiesto all'ufficio del personale se potevo avere l'orario ridotto facendo le 6 ore...con mia enorme sorpresa era stato accettato e da li tutto in discesa.
Ho riavuto l'accesso ad interneto per via delle nuoe mansioni che mi avevano passato, insomma me l'hanno fatta pagare per qualche mese ( e ancora non capisco il perchè sinceramente! ) ma alla fine hanno visto che avevo voglia di lavorare nonostante il loro mobbing per farmi stancare e farmi licenziare...
è stata dura, ho avuto momenti di vera crisi ma ce l'ho fatta.
Come scritto prima, non capisco perchè una donna che va in maternità al rientro non trova più la sua postazione ma è addirittura viene declassata ( è successo anche ad un paio di colleghe prima di me ) , quindi mi chiedo a quale scopo???
è una vergogna.
come donna come e mamma, mi sento decisamente offesa da queste mentalità ottuse.
Prima della maternità gestivo la "direzione", ero assistente del direttore generale oltre che di supporto all'ufficio personale.
Oltre questo svolgevo le mansioni per cui ero stata assunta: centralinista.
Ho fatto anni bellissimi così, rispondevo solo alla direzione, ero "considerata" e anche "rispettata", poi tutto è cambiato, ero a casa in maternità e ci sono stati degli spostamenti molto importanti.
La sede principale veniva portata a Milano ( tra cui direzione e uff personale ) e a noi restava una misera parte.
Sono tornata dalla maternità e a momenti mi toglievano pure la scrivania!!! praticamente mi son ritrovata a fare il lavoro di centralinista, dimezzato dato che il più grosso era spostato a milano...
Non avevo più l'accesso ad internet ( ce lo avevano tutti tranne i!!! ), mi sono ritrovata ad ELEMOSINARE il lavoro per non scaldare la sedia 6 ore ( avevo le due ore di allattamento e quindi uscivo prima per fortuna!!! ), mi sono ritrovata ad ARCHIVIARE pile e pile di carta in un magazzino pieno di polvere e sporco ( lontano dalla mia postazione tra l'altro...), sono sempre stata zitta e sono andata avanti ugualmente a testa alta.
Mancavano due settimana alla fine delle ore di allattamento e poi avrei ripreso a fare le 8 ore, prendendo coraggio ho chiesto all'ufficio del personale se potevo avere l'orario ridotto facendo le 6 ore...con mia enorme sorpresa era stato accettato e da li tutto in discesa.
Ho riavuto l'accesso ad interneto per via delle nuoe mansioni che mi avevano passato, insomma me l'hanno fatta pagare per qualche mese ( e ancora non capisco il perchè sinceramente! ) ma alla fine hanno visto che avevo voglia di lavorare nonostante il loro mobbing per farmi stancare e farmi licenziare...
è stata dura, ho avuto momenti di vera crisi ma ce l'ho fatta.
Come scritto prima, non capisco perchè una donna che va in maternità al rientro non trova più la sua postazione ma è addirittura viene declassata ( è successo anche ad un paio di colleghe prima di me ) , quindi mi chiedo a quale scopo???
è una vergogna.
come donna come e mamma, mi sento decisamente offesa da queste mentalità ottuse.
non è così, smilla.Smilla ha scritto:siamo molto indietro.
ma il cambiamento di mansione te lo possono dare solo migliorativo!
Nel senso che se ti demansionano tu puoi fare causa!
e purtroppo tante volte non si fa causa per il quieto vivere.
Io ad esempio ho sopportato perchè non potevo permettermi di stare a casa e sinceramente andare a fare causa non me la sono sentita.
mi sono armata di pazienza ed ho aspettato.
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dani_73
io ho amiche che avevano paura di rimanere incinte perchè temevano di perdere il posto. datori di lavoro che a parole rispondevano piccati di fronte ad una dichiarazione di gravidanza.
ma per fortuna nei fatti non hanno mai fatto vero mobbing, tranne in un caso in cui hanno cambiato mansione ad una mia amica, ma praticamente senza declassarla o toccarle lo stipendio, quindi è passato semplicemente come riorganizzazione interna. però io vivo una piccola realtà, nelle grandi città e nelle grandi aziende probabilmente l'indecoroso bistrattamento delle donne a seguito delle maternità è più dilagante.
io sono stata fortunata, la mia esperienza personale.... l'ha già raccontata Laste :sticazzi: (ehi, ora mi preoccupo, chi delle due è l'alterego dell'altra?!?!)
ma per fortuna nei fatti non hanno mai fatto vero mobbing, tranne in un caso in cui hanno cambiato mansione ad una mia amica, ma praticamente senza declassarla o toccarle lo stipendio, quindi è passato semplicemente come riorganizzazione interna. però io vivo una piccola realtà, nelle grandi città e nelle grandi aziende probabilmente l'indecoroso bistrattamento delle donne a seguito delle maternità è più dilagante.
io sono stata fortunata, la mia esperienza personale.... l'ha già raccontata Laste :sticazzi: (ehi, ora mi preoccupo, chi delle due è l'alterego dell'altra?!?!)
laste ha scritto: Io non ne ho subito finora,e conoscendo il mio nuovo capo non ne subirò
Non avrò le opportunità delle mie colleghe non mamme (ma non do neppure la loro disponibilità, quindi lo capisco), ma il mio lavoro e la mia professionalità sono sempre state salve, e mi hanno concesso il part time quando l'ho richiesto
credo di essere fortunata