post chilometrico post-prandiale?
meglio di un montenegro...
Nunzia NoviLuna Ah ha scritto:mmm… non è molto chiaro quello che scrivi e non è nemmeno esatto: cosa vuol dire che le verità sono vere punto e basta? Innanzi tutto hai dovuto pure tu usare il plurale e questo la dice lunga, inoltre il concetto di scienza esatta è superato da tempo e farvi riferimento (se è quello che intendevi fare) non ha più molto senso.
parlavo di verità multiple intese come le tante verità assodate. quelle matematiche, quelle fisiche, quelle scientifiche etc.
il concetto di Unica Verità in se non ha senso.
Nunzia NoviLuna Ah ha scritto: “Da come guardi il mondo tutto dipende”: l’osservatore influisce imprescindibilmente sull’osservato. E’ per questo motivo che la maggior parte degli esperimenti scientifici funzionano solo in laboratorio e solo in determinate condizioni, che però spesso non corrispondono a quelle della realtà naturale che è fatta di talmente tante variabili che in laboratorio non sono riproducibili.
nunzia, mi dispiace rovinarti la digestione ma il principio di indeterminazione di heisenberg (che tra l'altro hai citato male) si riferisce solo alle misurazioni di natura quantistica, e quindi valgono solamente per un reame limitato di esperimenti.
Nunzia NoviLuna Ah ha scritto:Ed è sempre per questo motivo che le dimostrazioni scientifiche sono auto confermanti: cioè, nascono da una teoria e tutti gli sforzi dello scienziato sono volti a confermarla, non a trovarne le falle. Molti scienziati hanno palesemente barato in questo ed è noto…
alcuni scienziato potranno anche aver barato (molti quali, di grazia, ti chiedo) ma il metodo scientifico è proprio l'opposto di quello che dici te.
ho una teoria sulla carta, faccio degli esperimenti per provarla, se riescono bene, se non riescono la teoria si scarta.
se oggi si trova un esperimento o un fenomeno che smentisce la teoria la si scarta e si formula una teoria che descriva meglio il fenomeno.
da cosa nasce questo desiderio di sminuire la scienza e gli scienziati poi?
Nunzia NoviLuna Ah ha scritto:
Qui fai un grosso errore, tutti i più eminenti scienziati hanno filosofeggiato riguardo la scienza, le teorie che hanno formulato, infatti, prima di essere dimostrate, sono appunto metafisica! Ed anche una volta dimostrate, sono di fatto parziali, nel senso che soddisfano pienamente la spiegazione di un fenomeno fisico solo dal punto di vista dal quale lo si sta osservando, se si sposta il punto di osservazione, non sono più valide. Inoltre, ogni dimostrazione scientifica innesca una serie di nuove ipotesi e teorie che sono ancora una volta filosofia…
nunzia, se vuoi parlare con me bisogna che ci mettiamo d'accordo sul significato delle parole.
questa (
http://it.wikipedia.org/wiki/Metafisica) è una definizione abbastanza buona di metafisica.
capirai che non c'entra niente con quello di cui parli tu.
uno scienziato parte da osservazioni (o da intuizioni sul mondo sensibile) e in base a quelle cerca di descrivere il fenomeno.
la metafisica non c'entra niente.
la teorizzazione di una particella sub nucleare non avviene perché lo scienziato "desidera" una nuova particella ma perché si accorge dalle osservazioni che fa che gli effetti (si parla di effetti MISURABILI, quindi non possiamo parlare di anima ahime) sono quelli che ci sarebbero se ci fosse una particella di tale caratterstica.
detto questo.
se io faccio cadere un sasso sulla terra casca.
se lo faccio cadere sulla luna casca.
se lo lascio nello spazio al di fuori di una gravitazione rimane li a galleggiare.
ho spostato il punto di vista e l'esperimento ha sempre risposto correttamente e coerentemente alla teoria della gravità.
puoi farmi qualche esempio di teorie che "cambiano a seconda dei punti di vista"?
Nunzia NoviLuna Ah ha scritto:
Il metodo scientifico è la conseguenza della sperimentazione che appartiene alla magia ed alla alchimia molto prima che alla stessa scienza. Anche i magi e gli alchimisti avevano laboratori in cui riprodurre con metodo scientifico (cioè oggettivamente, affidabilmente, verificabilmente e condivisibilmente) i propri esperimenti! E ti faccio notare che gli alchimisti e magi erano gli stessi che tu chiami scienziati: è risaputo che Isaac Newton dedicasse più sforzi e tempo all’alchimia che alla fisica e che molte delle scoperte in quest’ultima le aveva tratte da lavori alchemici; un altro scienziato è van Helmont, che è quello che ha scoperto i gas… Persino Paracelso oltre che emerito medico fu apprezzato alchimista. Inoltre, ti faccio presente che oggi è possibile, con un processo molto simile a quello ipotizzato dagli alchimisti, trasformare un atomo di materia in modo da ottenere oro. Solo che per ora è molto costoso e pare non ne valga la pena… Poi, tutta l’alchimia è un percorso, oltre che materiale/fisico, spirituale in cui è l’anima che va trasformata.
io mica ho detto che la scienza non discende dall'alchimia, ho detto che il metodo scientifico non c'entra niente con l'alchimia.
detto questo l'oro artificiale si ottiene interagendo a livello atomico (con delle fusioni nucleari in pratica) gli alchimisti lo cercavano tenendo in caldo il piombo con piscio di vergine e merda di cavallo.
col cazzo che sono processi molto simili.
Nunzia NoviLuna Ah ha scritto:
Questo perché sebbene le verità siano molte, esse provengono da un’unica fonte e ad essa riconducono, quindi, alla fin fine, materia e spirito si comportano in maniera simile, seppur con le dovute differenze.
prove?
Nunzia NoviLuna Ah ha scritto:
Ai fini scientifici nulla è inutile per definizione! Al vaglio della scienza è messo tutto ciò che fa parte della realtà osservabile e non vi è dubbio sul fatto che il sentimento del sacro faccia parte della nostra realtà umana, animale e qui mi fermo per motivi di condivisibilità.
ti sei accorta che con quell'ambo "non vi è dubbio" + "qui mi fermo per motivi di condivisibilità" si contraddicono alla grande?
hai scelto la via del paradosso?
Nunzia NoviLuna Ah ha scritto:I sentimenti inoltre hanno delle ripercussioni chimiche sia misurabili, sia riproducibili e sono dei fatti di cui la scienza si occupa eccome!
il sentimento del sacro non fa parte della realtà osservabile/misurabile quindi più che agli scienziati delegherei agli psicologi (che già lo fanno) l'onere di studiare un fenomeno psicologico.
i fenomeni psicologici (spiegati e descritti) che coinvolgono sostanze chimiche (spiegate e descritte) sono misurabili, certo.
però da questo non deriva che esista il SOGGETTO del sentimento.
non è che se tu adori pan allora pan esiste.
sta qui la differenza.
Nunzia NoviLuna Ah ha scritto: Solo se ne occupa fin dove è in grado di farlo ed è qui che deve scattare l’umiltà. Certamente se non scatta questo fattore si che si fanno certe figure… Gli scienziati sono prima di tutto sognatori e come scrivevo qualche riga fa anche ed indubbiamente filosofi. In quanto alla teologia ti rispondo con le parole di qualcuno che è più eminente di me: "Trovi sorprendente che io pensi alla comprensibilità del mondo come a un miracolo o a un eterno mistero? A priori, tutto sommato, ci si potrebbe aspettare un mondo caotico del tutto inafferrabile da parte del pensiero. Ci si potrebbe attendere che il mondo si manifesti come soggetto alle leggi solo a condizione che noi operiamo un intervento ordinatore. Questo tipo di ordinamento sarebbe simile all’ordine alfabetico delle parole di una lingua. Al contrario, il tipo d’ordine che, per esempio, è stato creato dalla teoria della gravitazione di Newton è di carattere completamente diverso: anche se gli assiomi della teoria sono posti dall’uomo, il successo di una tale impresa presuppone un alto grado d’ordine nel mondo oggettivo, che non era affatto giustificato prevedere a priori. È qui che compare il sentimento del “miracoloso”, che cresce sempre più con lo sviluppo della nostra conoscenza. E qui sta il punto debole dei positivisti e degli atei di professione, che si sentono paghi per la coscienza di avere con successo non solo liberato il mondo da Dio, ma persino di averlo privato dei miracoli. La cosa curiosa, certo, è che dobbiamo accontentarci di riconoscere il “miracolo”, senza poter individuare una via legittima per andar oltre. Capisco che devo ben esplicitare quest’ultima considerazione in modo che non ti venga in mente che, indebolito dall’età, io sia divenuto vittima dei preti".
(A. Einstein, Lettera a Maurice Solovine, GauthierVillars, Parigi 1956 p.102)
hai citato einstein (che tra l'altro, in vita, ha ribadito fino alla noia che non credeva in un dio personale e che utilizzava il termine dio per indicare l'universo e le sue leggi) per cosa?
anche io mi commuovo di fronte ai miracoli (leggi "risultati complessi e imprevedibili ottenuti da poche semplici leggi" o "fenomeni naturali che ancora non possiamo spiegare") ma questo non vuol dire inferire automaticamente che esista dio o le fate.
Nunzia NoviLuna Ah ha scritto:
I meccanismi dell’evoluzione non sono provati oltre ogni dubbio, sono considerati i più probabili, ma si tratta pur sempre di teorie che vengono cambiate ed aggiornate continuamente e sulle quali si fanno ancora ricerche… non prendiamo delle teorie per verità assolute, please.
la nuova sintesi (teoria dell'evoluzione + genetica + evo/devo) è quella.
e le nuove scoperte che vengono fatte non fanno che arricchire un palinsesto teorico che sta in piedi, o tutt'al più sfrondare qualche rametto laterale.
quando parli di evoluzione con me stai attenta che sono preparato, e soprattutto non parlare di "teorie che vengono cambiate e aggiornate continuamente". come diceva il buon nanni "le parole sono importanti"... please.
Nunzia NoviLuna Ah ha scritto:
Ma questo non esclude che in un periodo storico sia esistito un uomo che portava doni usando una slitta per consegnarli e che le sue gesta si siano trasformate in legenda e siano giunte sino a noi, né che ci sia stata una venerazione per una qualche divinità pagana che si invocava per ottenere “doni” anche spirituali e dal cui mito sia nata la favola di Babbo Natale… dipende da come guardi il mondo Mirko, il punto è sempre lì. Come puoi affermare di potermi assicurare qualcosa di questo genere? Tu stesso sostieni che scientificamente non puoi, in quanto non fa parte delle cose che interessano l’argomento in sé.
benissimo.
mi sta bene.
però visto che partivamo da questa tua frase:
Non puoi misurare col metro l'anima di un oggetto, ma non per questo puoi escludere che ne abbia una! Eppure, i nostri antenati nella loro saggezza l'avevano intuita e probabilmente sperimentata ed anche dimostrata, in un modo che scientificamente noi
ancora non ricordiamo.
e visto che, nonostante tutto, la logica e la grammatica seguono delle regole ben precise, puoi solo affermare che TU CREDI nell'anima, ma NON CHE L'ANIMA ESISTE.
se la credenza in babbo natale e la sua slitta che fa il giro del mondo in una notte ha come (ipotetico) fondamento un signore che portava dei doni ai bimbi del villaggio, cosa dovremmo pensare della credenza nell'anima?
Nunzia NoviLuna Ah ha scritto:
Nella mia esperienza invece elettricità, gravità e le forze fisiche in generale hanno una propria intelligenza e volontà, che sono ipotizzate anche dalla scienza quantistica, che denotano la loro capacità di identificarsi per essere.
scusa eh, ma anche di fisica quantistica un'anticchia ne so... dove, di preciso, la "scienza" quantistica ipotizza che elettricità e gravità si comportino in una certa maniera?
soprattutto visto che elettricità e gravità (a parte il tentativo di utilizzare quest'ultima per descrivere i buchi neri) non c'entrano e/o non vengono descritti tramite la meccanica quantistica?
perdona la battuta, ma comincio a capire come dal fritto misto di nozioni che hai in testa sei finita a credere di poter chiacchierare con il contatore dell'enel...
Nunzia NoviLuna Ah ha scritto:
Il fatto che è soggetta a verifiche non toglie nulla al fatto che le ricerche siano volte a scoprire il funzionamento di una realtà materiale anche dal suo punto di vista spirituale e mentale! Anzi…
il che significa?
Nunzia NoviLuna Ah ha scritto:
Capra ed il suo Tao della fisica non li ho letti, mi hai messo una certa curiosità. Dovresti però specificare cosa intendi per fate e folletti, please. Forse hai preconcetti che non corrispondono ai miei, quindi non ci capiamo…
http://www.amazon.it/s/?ie=UTF8&keyword ... b1z2qoax_e
(io ho la versione dell'adelphi, ottima traduzione)
mah, puoi sostituirli con qualsiasi entità metafisica che vuoi.
la meccanica quantistica, per quanto esotica possa essere, non ha niente di ultraterreno.
Nunzia NoviLuna Ah ha scritto:
Non basta il bisogno di credere che la realtà sia una e certa affichè essa lo sia… Infondo dimentichi che io non credo in nulla, la mia religione è esperienziale e non dogmatica quindi non mi impone credenze di alcun tipo. Tutto quello che di sacro conosco lo sperimento in modo facilmente condivisibile, affidabile, riproducibile ed in parte anche oggettivo^^. In parte perché la realtà oggettiva è piccola rispetto alla realtà soggettiva in quanto è un sottoinsieme di questa e scaturisce dall’unione degli insiemi soggettivi, giusto per parlarci in termini matematici^^.
ok.
quindi cosa puoi ottenere di oggettivo dalle tue esperienze?
dai, fatti mettere alla prova.
saluti silvani
Mirko