se esci o meno non sei certo tu a deciderlo, se ti fai 30anni dentro per una cavolata lo decide lo psichiatra. Insomma, ne esci se ti va bene, questo intendevo.sol ha scritto:Quoto tutto, Alice, tranne che dagli OPG non si esca più. Per fortuna, non è così
ospedali psichiatrici giudiziari
è questo l'errore, lì non hai una pena di tot anni,la pena è indefinita, si vedràcon il tempo... ovvero puoi uscire dopo due mesi o mai.sol ha scritto:Lì si sconta una pena, come in carcere. Ma- in teoria- ci si cura anche. Pura teoria, comunque.. In comunità abbiamo avuto alcuni dimessi dall' OPG. Ci sono casi anche noti.
li chiamano ergastoli bianchi.
Vero, anche in comunità con me c'erano persone che arrivavano dall'opg o dal carcere ed erano agli arresti in comunità.sol ha scritto:Lì si sconta una pena, come in carcere. Ma- in teoria- ci si cura anche. Pura teoria, comunque.. In comunità abbiamo avuto alcuni dimessi dall' OPG. Ci sono casi anche noti.
Il problema degli OPG è che sono in un limbo non ben definito.
Dipendono dall' Amministrazione penitenziaria del Ministero della Giustizia e sono, di fatto, delle carceri.
L'internamento in questi istituti non è una pena ma una «misura di sicurezza», della quale è definito il tempo minimo (2, 5 e 10 anni in relazione al reato) ma non quello massimo.
In pratica in caso di un reato minore e vieni considerato socialmente pericoloso, al posto della pena viene adottata questa misura... che ha però come minimo 2 anni.
Insomma, se la pena in carcere sarebbe stata di 4 mesi, che magari non avresti neanche scontato per via dell'indulto lì ci starai sicuramente 2 anni e poi chissà.
Allo scadere dei 2 (o 5 o 10 anni) viene fatta una perizia e ti fanno uscire SE fuori dall'OPG i servizi territoriali, la famiglia o chiunque altro è in grado di garantire che verrai in qualche modo "seguito".
In Italia ci sono 6 OPG, in totale più o meno 1500 internati.
Fa eccezione rispetto a tutti gli altri Castiglione delle Stiviere che è una struttura che funziona in modo completamente diverso rispetto alle altre.
Pur essendo sulla carta un OPG ha prevalentemente personale sanitario all'interno, ci sono psichiatri, psicologi, educatori, progetti di reinserimento lavorativo.
Finire lì è, nel male, un enorme fortuna perchè vuol dire essere davvero curati ed avere dopo un opportunità.
Dipendono dall' Amministrazione penitenziaria del Ministero della Giustizia e sono, di fatto, delle carceri.
L'internamento in questi istituti non è una pena ma una «misura di sicurezza», della quale è definito il tempo minimo (2, 5 e 10 anni in relazione al reato) ma non quello massimo.
In pratica in caso di un reato minore e vieni considerato socialmente pericoloso, al posto della pena viene adottata questa misura... che ha però come minimo 2 anni.
Insomma, se la pena in carcere sarebbe stata di 4 mesi, che magari non avresti neanche scontato per via dell'indulto lì ci starai sicuramente 2 anni e poi chissà.
Allo scadere dei 2 (o 5 o 10 anni) viene fatta una perizia e ti fanno uscire SE fuori dall'OPG i servizi territoriali, la famiglia o chiunque altro è in grado di garantire che verrai in qualche modo "seguito".
In Italia ci sono 6 OPG, in totale più o meno 1500 internati.
Fa eccezione rispetto a tutti gli altri Castiglione delle Stiviere che è una struttura che funziona in modo completamente diverso rispetto alle altre.
Pur essendo sulla carta un OPG ha prevalentemente personale sanitario all'interno, ci sono psichiatri, psicologi, educatori, progetti di reinserimento lavorativo.
Finire lì è, nel male, un enorme fortuna perchè vuol dire essere davvero curati ed avere dopo un opportunità.
simili agli OPG o a reparti di psichiatria ben noti, altri posti che rasentano l'orrore sono ALCUNI reparti dedicati alle persone con disabilità gravissime.
Lì, la cosa grottesca, è che queste persone - o chi per esse (o chi di esse si liberano così) - pagano, per stare lì.
ho visto persone su materassi in terra, nei corridoi, lasciati a loro stessi.
persone non vedenti che per risparmiare sul personale avevano imparato a muoversi solo mettendo le mani sulle spalle all'inserviente di turno, che intanto che "portava in giro" questo, faceva altro.
persone lasciate nei letti per ore da sole, "tanto non scappano" , ha ghignato un infermiere (in evidente burn out).
altri indifesi di cui nessuno si occupa.
In più, questi manco si lamentano. E staranno lì a vita (se vita è vegetare in un corridoio).
Lì, la cosa grottesca, è che queste persone - o chi per esse (o chi di esse si liberano così) - pagano, per stare lì.
ho visto persone su materassi in terra, nei corridoi, lasciati a loro stessi.
persone non vedenti che per risparmiare sul personale avevano imparato a muoversi solo mettendo le mani sulle spalle all'inserviente di turno, che intanto che "portava in giro" questo, faceva altro.
persone lasciate nei letti per ore da sole, "tanto non scappano" , ha ghignato un infermiere (in evidente burn out).
altri indifesi di cui nessuno si occupa.
In più, questi manco si lamentano. E staranno lì a vita (se vita è vegetare in un corridoio).
La contenzione in realtà non è che abbia un beneficio in sè.MatifraSo ha scritto:
(mi pare che anche tra psichiatri non siano tutti d'accordo sull'effettivo beneficio della contenzione), ma come puoi permettere che un essere umano se ne stia su di un letto col buco sotto??
Dovrebbe (e sottolineo l'uso del condizionale) essere usata solo in situazioni di emergenza e per tempi limitatissimi.
Quando un paziente psichiatrico ha una crisi psicotica e viene portato in repartino con un TSO (quindi contro la sua volontà) è facile immaginare come può reagire, di sicuro non è felice e come minimo tenterà di distruggere tutto.
Per superare una crisi psicotica servono medicinali come i neurolettici che sono, se usati male, molto pericolosi..possono tranquillamente portare alla morte se usati in dosi sbagliate.
Lo psichiatra che ti prende in carico quando arrivi in repartino ha bisogno di tempo per trovare la giusta dose e il giusto mix di farmaci che possono farti passare la crisi.
Nella maggior parte dei casi ( a meno di non essere casi già ben conosciuti) deve anche fare delle analisi del sangue per essere sicuro che quel medicinale non ti stecchisca all'istante.
Ora, in quelle ore che passano dal tuo arrivo alla messa a punto del farmaco che si fa?
Si lega il malato al letto, non ci sono molte alternative.
Questo ovviamente non giustifica l'uso della contenzione in condizioni disumane, dovrebbe essere un rimedio (seppur molto brutto da immaginare) temporaneo a una situazione ingestibile in altri modi.