Io credo che conti l'esempio, sul lungo (lunghisssssssimo) periodo
Io credo che non posso chiedere a mio figlio di dire grazie, prego, per piacere, di non dire parolacce, di non urlare, di non picchiare, se io mi comporto in maniera contraria
Io non credo che valga il contrario
Se la Dani tira i capelli di sua cugina (è successo lunedì pomeriggio) non significa che lo faccia perchè l'ha visto fare da me, da suo padre, dai suoi nonni, dalla tata
Se anche l'avesse visto fare dalla medesima cuginetta di cui sopra, direi che sarà successo 1 volta, a fronte delle milioni di volte in cui NON l'ha visto fare
Però ha fatto quello
Non si è sentita minimamente in colpa
Credo che il "sentirsi in colpa" (chiamiamolo così) potrà venirle solo dal fatto che io le ho detto che non si fa, che non è una cosa bella da fare
Nonostante ciò, lo rifarà
Contrariamente a Lenina (e già l'ho detto) io non associo il rimporvero/la sgridata a un senso di rabbia, di risentimento, di offesa da parte dell'adulto
Spiegare le cose è un conto
Dire: "
non si fa, è sbagliato" è una cosa diversa
Dire: "
hai visto cosa è successo? La prossima volta ricordati di chiedere così non si rovescia più" può andare bene, ma non c'è bisogno di ripetere la spiegazione ogni volta, credo che mio figlio abbia compreso, solo che è più comodo, più facile prendere la cosa che vuoi subito quando la vuoi
L'autocontrollo si impara, secondo me, piano piano, ma si impara
I bambini non ci nascono, e per fortuna
Sapersi controllare, sapersi contenere, è faticoso, noioso e poco divertente
Per cui io mi aspetto che i bambini non si sappiano contenere
E mi aspetto che la loro mamma dica loro, ogni volta, che così non si fa, che non va bene, che è sbagliato
Negare che i bambini non facciano certe cose solo perchè non le hanno capite secondo me è sottovalutare le loro capacità
Le hanno capite, e preferiscono abbuffarsi di dolci piuttosto che no: mi sembra normale
Mi sembra normale perchè anche io preferirei abbuffarmi di dolci
Ma mi "tengo", per buona educazione nei miei e altrui confronti, non per altro