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Inviato: mer mar 23, 2011 12:22 pm
da Lella
LauraDani ha scritto: Io questo penso quando penso a Dio: io non so niente, sono talmente limitato che il paragone con il bambino mi sembra calzante: mia figlia non comprende il senso di molte delle cose che io faccio per lei, e non dubito che spesso lei "creda" in me, come se io fossi per lei qualcosa di paragonabile ad un Dio.
vero
fede è anche fiducia, ed è il passo più difficile per chi crede, aver fede senza conoscere tutto esattamente e lo specchio nella lettera di S.Paolo è appunto la nostra dimensione di uomo.
Eppure ci sono uomini che riescono ad entrare in contatto con una dimensione diversa (sto andando tremendandamente OT magari un giorno che sono particolarmente ispirata aprirò un post appost)

Inviato: mer mar 23, 2011 12:37 pm
da Linda Eva
Aggiungo
LauraDani ha scritto:
Quand'ero bambino, parlavo come un bambino, avevo il senno di un bambino, ragionavo come un bambino; quando sono diventato uomo, ho smesso le cose da bambino. Ora infatti vediamo come per mezzo di uno specchio, in modo oscuro, ma allora vedremo a faccia a faccia; ora conosco in parte, ma allora conoscerò proprio come sono stato conosciuto.
(S.Paolo, Prima Lettera ai Corinzi, 11-12)
Io questo penso quando penso a Dio: io non so niente, sono talmente limitato che il paragone con il bambino mi sembra calzante: mia figlia non comprende il senso di molte delle cose che io faccio per lei, e non dubito che spesso lei "creda" in me, come se io fossi per lei qualcosa di paragonabile ad un Dio.
C'è un libro Il bambino filosofo, mi sembra che spiega come ogni bambino fin dai primi giorni in varie modalità e gradi di complessità man mano che cresce ha la capacità di costrursi nella mente una visione coerente del mondo, il suo mondo, dove ogni nuovo stimolo e conoscenza viene ad assumere un suo posto coerente con il resto della struttura. E là dove un elemento non trova un posto in essa, neanche tentando di adattarlo, rapidamente vengono rimescolate le carte e ne nasce una nuova e più evoluta visione del mondo dove anche quell'elemento assume un suo ruolo.
La sua visione è sempre perfettamente coerente (filosofia) e "scientificamente" rimodellabile sulla base di nuovi elementi e conoscenze (fondamento dell'epistemologia della scienza).

E' chiaro che ai nostri occhi la sua visione del mondo è ingenua e infantile, ma quanta saggezza inconsapevole nella capacità di adattare le proprie certezze alla luce di nuove esperienze.

E' per questo che, secondo me è incomprensibile l'ateismo così come il fondamentalismo, non lascia spazio all'evoluzione della propria coscienza (intesa in senso puro, laico).

Inviato: sab apr 09, 2011 7:37 pm
da Nunzia NoviLuna Ah
LauraDani ha scritto: Chi dice: "sono ateo" dice " io non credo nell'esistenza di divinità"
Ed è questo che non riesco a capire: come si possa escludere che esista una divinità...
Forse perché ci sono persone che rifiutano il concetto di fede religiosa e si fidano solo della propria esperienza. Queste persone certe volte non sanno come fare esperienza del sacro, per questo motivo l'escludono a priori... senza riflettere sul fatto che escludere il sacro a priori è esso stesso un atto di fede.
Lella ha scritto:fede è anche fiducia, ed è il passo più difficile per chi crede, aver fede senza conoscere tutto esattamente e lo specchio nella lettera di S.Paolo è appunto la nostra dimensione di uomo.
Non sono in accordo con te: fede è credere senza poter mai avere un riscontro di quel che si crede. Fiducia è sapere che le cose andranno in un certo modo perché lo hanno fatto sempre in quel modo o in un modo abbastanza simile da essere prevedibile.
Posso aver fiducia di chi conosco perché mi aspetto che non mi deluda.

In quanto agli alieni, non escludo che esistano forme di intelligenza diverse dalla nostra (sia più avanzate, sia meno) nell'Universo. Non ritengo che queste debbano essere necessariamente extra-terrestri. Conosciamo così poco di noi stessi e ci illudiamo di conoscere ciò che ci circonda, ma poi...
Non ne sono certa, perché sto vagliando diverse ipotesi a riguardo e devo verificarle ancora, ma può essere che io abbia a che fare con queste creature misteriose... (cioè gli alieni come li si intende comunemente) e la cosa non mi piace affatto!

Inviato: sab apr 09, 2011 8:18 pm
da ginger
Nunzia NoviLuna Ah ha scritto: Non ne sono certa, perché sto vagliando diverse ipotesi a riguardo e devo verificarle ancora, ma può essere che io abbia a che fare con queste creature misteriose... (cioè gli alieni come li si intende comunemente) e la cosa non mi piace affatto!
:occhiodibue:

in che senso?

Inviato: sab apr 09, 2011 8:21 pm
da troppi_gatti
Nunzia NoviLuna Ah ha scritto: Non ne sono certa, perché sto vagliando diverse ipotesi a riguardo e devo verificarle ancora, ma può essere che io abbia a che fare con queste creature misteriose... (cioè gli alieni come li si intende comunemente) e la cosa non mi piace affatto!
si.

Inviato: sab apr 09, 2011 9:49 pm
da Ipomea
Vabbè la mia posizione bene o male la conoscete.
Sono convinta che noi non siamo l'unico "caso" di vita che si è evoluta in tutto l'universo.
Ma vista l'infinità dell'universo, ho statistici dubbi sul fatto che altre forme di vita possano venire a contatto con la nostra.
Quindi, per farvela breve e senza offendere nessuno, sono possibilista sull'esistenza, sono assolutamente scettica sulla presenza (anche perchè ci sono istituti seri che si occupano di avvistamenti da trentenni e non c'è stato ancora mai un caso ufficialmente inspiegato).

Inviato: dom apr 10, 2011 8:16 am
da Paola
LauraDani ha scritto:Io parlavo di forme di vita intelligenti, coscienti, senzienti, e più evolute di noi.
I batteri sono forme di vita, ma non mi interessano qui ;)
Ho fatto questa domanda perchè nel 3d di ieri sul crocifisso nelle scuole si parlava del fatto di dover in qualche modo dare "prova" agli atei che la divinità in cui uno crede esista.
Sono molto poche le persone che dichiarano impossibile l'esistenza di una forma di vita extraterrestre intelligente e io non riesco a escludere che possa esserci una vita più evoluta della nostra
Per cui, in parole povere, noi (la terra, il nostro sistema solare, l'intera nostra galassia) potrebbe essere il corrispondente per questo ET di quello che per noi è un acquario
E non vedo ostacoli ha chiamare tale forma di vita Dio
Hai condensato in poche righe il mio pensiero (che vivo con il sospetto di essere vittima di un Thruman show), però ho difficoltà a chiamare tale forma Dio, altrimenti pure io sarei il Dio del pesciolino dell'acquario. Il Dio dovrebbe essere il demiurgo, il creatore, l'artigiano che ha permesso tutto ciò e invece questo (la creazione) la lascerei veramente al caso o al cahos.

Inviato: dom apr 10, 2011 8:18 am
da Paola
Mirko e i furetti ha scritto:il problema è che un dio, per definizione è un agente creatore e non creato.
quindi se dio è meramente un extraterrestre si sposta solamente il problema un po' più in la.
chi ha creato dio?
esiste un meta-dio (il dio di dio)?

seguendo questo discorso noi siamo il dio del cane, della mucca e del cavallo?

saluti allevati
Mirko
Eco lo sapevo che dovevo andare avanti a leggere che mi sarebbe arrivato il Mirkaccio.