"Etichettare" i figli
Io tendo ed etichettare molto.
Rachele per me è patata lessa, e glielo dico ridendo.
Io ero patata lessa quanto lei, lo vedo dai filmini e me lo raccontano.
E lo sono tutt'ora. Non so usare il mio corpo, mi pare di avere sempre una scopa su...hai capito ahahahah!
rachele è un pò così, e io glielo dico ridendo e giocando, perchè è una patatone, è immobile come un masso.
Mio marito la chiama U RUMML che in dialetto tarantino significa "il masso, la pietra".
Non voglio che si senta impedita, ma viene proprio spontaneo!
Per altre cose invece è sveglissima, e poi è meravigliosa, e glielo diciamo sempre che è il nostro sole.
Ma se uno ha un difetto, non vedo perchè non imparare a scherzarci su, anche con gioia.
Rachele per me è patata lessa, e glielo dico ridendo.
Io ero patata lessa quanto lei, lo vedo dai filmini e me lo raccontano.
E lo sono tutt'ora. Non so usare il mio corpo, mi pare di avere sempre una scopa su...hai capito ahahahah!
rachele è un pò così, e io glielo dico ridendo e giocando, perchè è una patatone, è immobile come un masso.
Mio marito la chiama U RUMML che in dialetto tarantino significa "il masso, la pietra".
Non voglio che si senta impedita, ma viene proprio spontaneo!
Per altre cose invece è sveglissima, e poi è meravigliosa, e glielo diciamo sempre che è il nostro sole.
Ma se uno ha un difetto, non vedo perchè non imparare a scherzarci su, anche con gioia.
ma secondo me il imite dipende da tantissimi fattori, uno su tutti il carattere delle persone coinvoltecaterina ha scritto:La mia infatti era una riflessione a voce alta.
Dov'è il limite tra uno scherzare gioiosamente in famiglia e un etichettare facendo compiere una "profezia autoavverante?".
io posso dirti per esperienza personale che mi porto ancora delle etichette che mi resteranno a vita, ma anche a spiegare , perchè adesso riesco a difendermi, non riesco a venirne a capo, per loro sono così punto e basta. e questo mi rattrista motlo perchè vedo che dall'altra parte primo queste persone non capiscono e secondo non vogliono provare a vedermi sotto il mio vero aspetto
A me non sembra di etichettare i miei figli,, nel senso che se mi chiedono com'è (me lo chiedono specialmente per Chico) dico che è tremendo, ma con il sorriso sulle labbra, sono fiera della sua indipendenza e vivacità. Più che altro è tremendo a paragone con Beatrice alla sua età. mi sembra di aver capito che per etichettare intendete un idea unica e fissa sul carattere ecc. ecco per me sono i miei figli a volte simpatici a volte rompi, a volte affettuosi a volte scontrosi. Come posso pensarlo di un genitore, di mio marito ecc....è logico sono persone e non sono perfette come non lo è nessuno a partire da me, ma li amo!
si infatti io per etichette intendevo delle idee uniche che non variano mai, che magari crescendo non vedono i vari aspetti o il cambiamento del figlioFEDETRICE ha scritto:A me non sembra di etichettare i miei figli,, nel senso che se mi chiedono com'è (me lo chiedono specialmente per Chico) dico che è tremendo, ma con il sorriso sulle labbra, sono fiera della sua indipendenza e vivacità. Più che altro è tremendo a paragone con Beatrice alla sua età. mi sembra di aver capito che per etichettare intendete un idea unica e fissa sul carattere ecc. ecco per me sono i miei figli a volte simpatici a volte rompi, a volte affettuosi a volte scontrosi. Come posso pensarlo di un genitore, di mio marito ecc....è logico sono persone e non sono perfette come non lo è nessuno a partire da me, ma li amo!