"Etichettare" i figli

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Apetta
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Messaggio da Apetta » sab mar 05, 2011 7:35 am

Mi Porto addosso talmente tante etichette che manco una valigia che ha fatto il giro del mondo ne ha così tante , ma...
Con Leo stiamo evitando anche grazie a voi. Com'è Leo? Leo è un bambino. Punto. Ha un milione di miliardi di sfumature che solo chi ha una certa sensibilità può capire.

Ah alla domanda "è bravo?" io rispondo "abbastanza, non ha ancora rapinato la pensione a nessuna vecchina" oppure "si si risolve equazioni di terzo grado a mente"....domande stupide meritano risposte stupide.


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Rie
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Messaggio da Rie » sab mar 05, 2011 8:05 am

Devo dire che a me le etichette vengono abbastanza naturali, ci sono delle caratteristiche di fondo che DAVVERO, secondo me, connotano il carattere, di grandi e piccini.
Ma non lo trovo così deleterio purché...
a) non le si usi per censurare il bambino richiamando l'etichetta ("sei sempre il solito", "ecco lo sapevo, da un disordinato come te non c'è da aspettarsi altro")
b) si abbia la disponibilità a cogliere anche gli aspetti che vanno contro l'etichetta, che sarà anche una categoria mentale ma non può essere una gabbia. Ad esempio, senza vergogna vi dico che dei miei due figli il maggiore è quello più solare ed estroverso, il minore quello più pacato, ma ci sono momenti di buio anche per il solare, per il pacato momenti di gioia spumeggiante e (per fortuna non troppo spesso ma quanto esilaranti ahahah!) momenti di rabbia in cui si lancia in pittoresche invettive.

Etichette negative senza redenzione non mi sembra di averne date.
Ad esempio Alex è alquanto casinista e a scuola non è un tipo obbediente e tranquillo (oh è vero! Perché non dovrei dirlo? ahaha!), ma con lui e con altri sottolineo sempre anche il lato positivo: è "geniale" nel suo essere casinista, e penso che sia lui sia altri sentano la mia profonda ammirazione per questo. Forse si vede che sono un po' destabilizzata da genio e sregolatezza, ma senza dubbio fiera. E mai suona come una condanna (tipo "sei sempre il solito casinista!")

Sulla classica domanda "è bravo", a meno che non mi si prenda dopo che Alex ha ricevuto una nota sul diario ahahaha, in genere rispondo con la visione oggettiva di mix tra pregi e difetti, a meno che l'interlocutore non sia proprio lontano dal mio modo di interpretare"è bravo". Ad esempio Federico è stato considerato "cattivo" perché non dormiva tutta la notte e quando lo allattavo poppava più spesso di quanto nonne e zie ritenessero opportuno. In tal caso, cattivi sono quelli che fanno la domanda :P
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Brufradaste
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Messaggio da Brufradaste » sab mar 05, 2011 8:37 am

Anche io ho sempre etichettato Stefano, dicendo che era un testardo, che non ascoltava insomma tante etichette negarive, e adesso che ha 10 anni vedo che lui tante volte dice a se stesso che non riuscirà mai ad essere un bravo bambino, io stò male e ho capito di aver sbagliato tutto e mi domando se sono ancora in tempo a rimediare.
Anche mia mamma, che lo teneva quando andavo al lavoro, lo ha sempre classificato come un nipote difficile e questo non ha contribuito a farlo crescere più sicuro di sè.
Anzi lui è molto sicuro di se, è un piccolo leader, quando vuole riuscire in qualcosa che gli piace è bravissimo, ma quando qualcosa non gli piace si abbatte e sprofonda continuando a dire io non sono bravo, non ci riuscirò mai.

Penso di aver sbagliato tutto perchè non mi sono imposta con mia mamma, io cercavo di dare a mio figlio un'educazione diversa, fatta di riconoscimenti di incitazioni, ma quando un figlio stà con un'altra persona per la maggior parte della giornata e questa persona non condivide le tue idee è difficile.
So di essere stata troppo debole e che il figlio è mio e sono io che deco decidere come educarlo, sicuramente non farò lo stesso errore con il secondo.
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Messaggio da nene70 » sab mar 05, 2011 10:34 am

credo sia naturale, puchè non sia un'etichetta negativa..
bea è stakanov e fra' unno, ma lo si dice ridacchiando :D
Mina

Messaggio da Mina » sab mar 05, 2011 10:59 am

Mettere "etichette", come hanno detto altre, viene naturale.

Giorgia è una "macchinetta" perchè non tace mai, oppure la "rana dalla bocca laarga". E' una "piccola fogna" perchè ogni ora arriva dicendo "mamma mi frigge il pancino, ho fameee!". E' "art attack" perchè è creativa, vuole tutte le scatole o cianfrusaglie che sto per buttare via perchè "mi è venuta un'idea!". E' una "borsetta" perchè ogni tanto si lagna.

Però quando qualcuno mi chiede "è brava", anche se penso che lei lo sia non dico mai di sì ma nemmeno di no. E' come tutti i bimbi.
Non mi piace proprio come domanda. Che cosa vuol dire "è brava?". Che mangia, dorme, piscia, caga e non rompe le palle?
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Messaggio da Brufradaste » sab mar 05, 2011 11:06 am

Mina ha scritto:
Che cosa vuol dire "è brava?". Che mangia, dorme, piscia, caga e non rompe le palle?
Ma esistono i bambini bravi?
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Messaggio da nene70 » sab mar 05, 2011 11:24 am

Brufradaste ha scritto:Ma esistono i bambini bravi?


esistono i bambini..
piccoli esseri umani con caratteri diversi tra loro..
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Messaggio da CRI80 » sab mar 05, 2011 11:30 am

mia madre mi ha sempre detto che ero una rompicoglioni..mio marito mi dice che sono una rompicoglioni,i miei fratelli dicono che sono una rompicoglioni ebbene a 30 anni suonati ho capito che lo sono davvero.ahahaha
no a parte gli scherzi è veri si tende spesso ad "etichettare i figli" se lo chiedessero a me
direi che una è tremenda,una è lagnosa e uno è un distruttore ;)
OVVIAMENTE CON FARE SCHERZOSO.
dovrei forse elencare maggirmamete i loro pregi e perciò dovrei dire che
una è molto sveglia,una molto intelligente e l' ultimo è dolcissimo.
ma sempre un etichetta è!!
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