IL MOSTRO
Non è un mostro, non sono mostri.
Non c'è nulla da combattere.
E' la parte più fragile e meno schermata di te.
Si tratta di imparare ad amarla, e a proteggerla.
Sembra paradossale, ma per me la chiave è stata ed è questa.
Dopo aver passato anni a combattere, cacciare, scacciare...ho capito che l'errore era alla base.
La parte oscura di noi c'è e ci sarà sempre. Se scegli il combattimento, combatterai tutta la vita. E non vincerai mai, perché per vincere dovresti sconfiggere una parte di te stessa. Cogli il paradosso, no?
Se scegli la strada dell'analisi, della comprensione e dell'accettazione farai forse più fatica all'inizio, ma eviterai battaglie vitalizie contro i mulini a vento.
Un abbraccio infinito Enza cara.
Non c'è nulla da combattere.
E' la parte più fragile e meno schermata di te.
Si tratta di imparare ad amarla, e a proteggerla.
Sembra paradossale, ma per me la chiave è stata ed è questa.
Dopo aver passato anni a combattere, cacciare, scacciare...ho capito che l'errore era alla base.
La parte oscura di noi c'è e ci sarà sempre. Se scegli il combattimento, combatterai tutta la vita. E non vincerai mai, perché per vincere dovresti sconfiggere una parte di te stessa. Cogli il paradosso, no?
Se scegli la strada dell'analisi, della comprensione e dell'accettazione farai forse più fatica all'inizio, ma eviterai battaglie vitalizie contro i mulini a vento.
Un abbraccio infinito Enza cara.
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- Ambasciatore
- Messaggi: 2855
- Iscritto il: dom nov 29, 2009 3:35 pm
Enza, chiamalo diversamente.
Comincia già a definirlo in modo diverso nella tua testa mentre attendi di parlarne con un medico.
Tutte le volte che lo chiami mostro, lo ingigantisci e gli dai piu potere.
So che ti sembrerò sciocca, ma invece sono accortezze linguistiche che aiutano
Chiamalo in modo diverso: trova tu una definizione che te lo faccia sentire come affrontabile e risorvibile.
Ti assicuro che , pur essendo una piccola piccola accortezza, gia' è importante per cominciare.
E poi incontra il medico prima possibile!
Un abbraccio!
Comincia già a definirlo in modo diverso nella tua testa mentre attendi di parlarne con un medico.
Tutte le volte che lo chiami mostro, lo ingigantisci e gli dai piu potere.
So che ti sembrerò sciocca, ma invece sono accortezze linguistiche che aiutano
Chiamalo in modo diverso: trova tu una definizione che te lo faccia sentire come affrontabile e risorvibile.
Ti assicuro che , pur essendo una piccola piccola accortezza, gia' è importante per cominciare.
E poi incontra il medico prima possibile!
Un abbraccio!
Non ti avevo ancora letta ed ho risposto, ma ti quoto!Lelia ha scritto:Non è un mostro, non sono mostri.
Non c'è nulla da combattere.
E' la parte più fragile e meno schermata di te.
Si tratta di imparare ad amarla, e a proteggerla.
Sembra paradossale, ma per me la chiave è stata ed è questa.
Dopo aver passato anni a combattere, cacciare, scacciare...ho capito che l'errore era alla base.
La parte oscura di noi c'è e ci sarà sempre. Se scegli il combattimento, combatterai tutta la vita. E non vincerai mai, perché per vincere dovresti sconfiggere una parte di te stessa. Cogli il paradosso, no?
Se scegli la strada dell'analisi, della comprensione e dell'accettazione farai forse più fatica all'inizio, ma eviterai battaglie vitalizie contro i mulini a vento.
Un abbraccio infinito Enza cara.
Anzi, ti quotissimo.
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- Utente Vip
- Messaggi: 1723
- Iscritto il: mer ott 01, 2008 4:29 pm
Grazie Alice per la precisazione, hai capito bene la mia intenzione e per me, sbagliando, il disagio mentale e psichico erano la stessa cosa.alce ha scritto:Scusa Giulia ma devo assolutamente dire che sbagli! Il malessere psichico non è affatto come avere un problema fisico, sono due cose diversissime e purtroppo i farmaci spesso, nella maggior parte dei casi non bastano, a volte aiutano a volte danneggiano a volte risolvono a volte peggiorano...
Immagino che la tua intenzione fosse dire che non c'è nulla di male ne di terribile nel prendere uno psicofarmaco e questo lo sottolineo e lo confermo, solo mi premeva fare la dovuta distinzione tra disagio mentale e disagio psichico.
Detto questo, Enza la cosa migliore è rivolgersi ad uno psicologo o psicoterapeuta, io credo molto nel potere delle terapie della parola, io gli strumenti per farcela li ho presi in gran parte da lì.
Ti ri-abbraccio cara Enza.