Sono un pò demoralizzata
a me sembra di dirle già troppi no, perchè per quanto la casa sia stata resa a sua misura comunque non è un asilo
e dunque le prese della corrente sono coperte, i telecomandi sono fuori dalla sua portata, alcuni cassetti sono bloccati, non ci sono ninnoli
ma ora inizia ad alzarsi sulle punte, afferra i cassetti alti e se li tira addosso
tira le cinghie delle tapparelle
mangia l'adesivo della porticina da cui gatto entra e esce dal balcone
usa le pagine strappate dei giornali per pulire per terra ... e poi se li mette in bocca
mastica un grissino, lo fa assaggiare a gatto, riprende a mangiarlo lei
cerca di scalare i cassetti del nostro armadio, usandoli tipo scalini
accende e spegne la lampada sul mio comodino per 500 volte di fila
parla dentro la radiolina dell'interfono come se fosse un cellulare
getta le sue bambole nel water, nel bide, nella vasca
usa la carta igienica per tappezzare la casa
lecca il flacone del detergente intimo
toglie il tappo del bide e cerca di leccarlo o infila nel buco qualcosa
entra nella doccia se ci siamo dimenticati di chiudere le porte a vetri
viene a guardarmi quando faccio bide, e infila la mano per prendere la mia
mi lava i piedi quando faccio pediluvio, e mangia la schiuma
apre l'antina dove c'è il phon e prova ad accenderlo
non riuscendoci, gira per casa alla ricerca di una presa non protetta
non trovandola, tira il cavo del phon sperando di ottenere qualcosa
posso continuare per ore
capisci che è un continuo dire: no, stai attenta, non si fa, lascia stare
due palle! ma anche per lei, non solo per me
non saprei davvero che senso possa avere tenerla in casa e contenerla solo perchè poi a casa di estranei non può fare le cose che a casa invece può fare
e dunque le prese della corrente sono coperte, i telecomandi sono fuori dalla sua portata, alcuni cassetti sono bloccati, non ci sono ninnoli
ma ora inizia ad alzarsi sulle punte, afferra i cassetti alti e se li tira addosso
tira le cinghie delle tapparelle
mangia l'adesivo della porticina da cui gatto entra e esce dal balcone
usa le pagine strappate dei giornali per pulire per terra ... e poi se li mette in bocca
mastica un grissino, lo fa assaggiare a gatto, riprende a mangiarlo lei
cerca di scalare i cassetti del nostro armadio, usandoli tipo scalini
accende e spegne la lampada sul mio comodino per 500 volte di fila
parla dentro la radiolina dell'interfono come se fosse un cellulare
getta le sue bambole nel water, nel bide, nella vasca
usa la carta igienica per tappezzare la casa
lecca il flacone del detergente intimo
toglie il tappo del bide e cerca di leccarlo o infila nel buco qualcosa
entra nella doccia se ci siamo dimenticati di chiudere le porte a vetri
viene a guardarmi quando faccio bide, e infila la mano per prendere la mia
mi lava i piedi quando faccio pediluvio, e mangia la schiuma
apre l'antina dove c'è il phon e prova ad accenderlo
non riuscendoci, gira per casa alla ricerca di una presa non protetta
non trovandola, tira il cavo del phon sperando di ottenere qualcosa
posso continuare per ore
capisci che è un continuo dire: no, stai attenta, non si fa, lascia stare
due palle! ma anche per lei, non solo per me
non saprei davvero che senso possa avere tenerla in casa e contenerla solo perchè poi a casa di estranei non può fare le cose che a casa invece può fare
allora dovremmo ampliare il discorso e vedere di cosa stiamo parlando,LauraDani ha scritto:a me sembra di dirle già troppi no, perchè per quanto la casa sia stata resa a sua misura comunque non è un asilo
e dunque le prese della corrente sono coperte, i telecomandi sono fuori dalla sua portata, alcuni cassetti sono bloccati, non ci sono ninnoli
ma ora inizia ad alzarsi sulle punte, afferra i cassetti alti e se li tira addosso
tira le cinghie delle tapparelle
mangia l'adesivo della porticina da cui gatto entra e esce dal balcone
usa le pagine strappate dei giornali per pulire per terra ... e poi se li mette in bocca
mastica un grissino, lo fa assaggiare a gatto, riprende a mangiarlo lei
cerca di scalare i cassetti del nostro armadio, usandoli tipo scalini
accende e spegne la lampada sul mio comodino per 500 volte di fila
parla dentro la radiolina dell'interfono come se fosse un cellulare
getta le sue bambole nel water, nel bide, nella vasca
usa la carta igienica per tappezzare la casa
lecca il flacone del detergente intimo
toglie il tappo del bide e cerca di leccarlo o infila nel buco qualcosa
entra nella doccia se ci siamo dimenticati di chiudere le porte a vetri
viene a guardarmi quando faccio bide, e infila la mano per prendere la mia
mi lava i piedi quando faccio pediluvio, e mangia la schiuma
apre l'antina dove c'è il phon e prova ad accenderlo
non riuscendoci, gira per casa alla ricerca di una presa non protetta
non trovandola, tira il cavo del phon sperando di ottenere qualcosa
posso continuare per ore
capisci che è un continuo dire: no, stai attenta, non si fa, lascia stare
due palle! ma anche per lei, non solo per me
non saprei davvero che senso possa avere tenerla in casa e contenerla solo perchè poi a casa di estranei non può fare le cose che a casa invece può fare
io mi riferisco a:
non si lecca il telecomando (uno l'ha rotto, ha fatto corto circuito con la saliva :red: mea culpa)
non si prendono dal cassetto il coppino e la schiumarola (come si dice in it.?!)
per giocarci
non si sbattono la chiavi sul termosifone
ecc...
a parte la regole sulla sicurezza, su cui ovviamente non possiamo transigere...
(tipo non ci si arrampica sulla cucina facendo scaletta con i cassetti)
(ma la tua è precoce!!!!!!)
non ti scoraggiare, troverai un equilibrio....
io a dire il vero lo sto ancora cercando cercando di conciliare la mia mentalità
con quella di mio marito
e la naturale vivacità di Chicca.
Secondo me invece tutte queste cose si possono fare (magari non la prima, ecco, ma le altre che male fanno?), e se non si possono fare... non si mettono le cose a portata di un bambino, perché non può capire PERCHE' non le può fare.Anne ha scritto:allora dovremmo ampliare il discorso e vedere di cosa stiamo parlando,
io mi riferisco a:
non si lecca il telecomando (uno l'ha rotto, ha fatto corto circuito con la saliva :red: mea culpa)
non si prendono dal cassetto il coppino e la schiumarola (come si dice in it.?!)
per giocarci
non si sbattono la chiavi sul termosifone
ecc...
sono d'accordo.Sheireh ha scritto:Secondo me invece tutte queste cose si possono fare (magari non la prima, ecco, ma le altre che male fanno?), e se non si possono fare... non si mettono le cose a portata di un bambino, perché non può capire PERCHE' non le può fare.
e questo è il principale motivo di discussione col mio parentado che ha tutt'altra mentalità
ieri sera pensavo a questo "problema" del dormire e mi sono resa conto che tante volte un problema non è tale se non nella nostra testa.
Cerco di spiegarmi: che mia figlia non dorma nel suo lettino è un problema per me, perchè penso che lei ha bisogno di nanne e mi spiace vederla morta dalla stanchezza ma indomitamente sveglia.
Mi spiace che pianga ad andare a letto.
Mi spiace che non sia felice, ecco.
E cercavo una soluzione per metterla a dormire nel suo lettino felice.
Ma, ripensandoci, mi sono resa conto che per lei non dormire in questo momento non è un problema.
E' un problema mio, non suo. Lei se ne frega.
Ora, io non sono della scuola di pensiero per cui si deve "accontentare" i figli sempre e comunque, ma mi sono resa conto che potevo darle più fiducia, almeno per quanto riguardava i pisolini diurni, e lasciarle fare un pò a modo suo, magari continuando a proporle il lettino, ma non angosciandomi più di tanto se non ci vuole stare, consentendo - a lei e anche a me perchè no- di trovare un modo nuovo, un ritmo nuovo.
Per scoprire, magari, che fra due giorni, le cose saranno diverse
Insomma, mi accorgo che l'ansia da prestazione ("sarò un brava mamma"?), il bisogno di controllo ("si deve fare così perchè così è giusto") e anche una certa cultura genitoriale intorno a me, a volte mi portano a preoccuparmi e a trovare dei problemi anche quando il problema, forse, non c'è
a voi non capita?
Cerco di spiegarmi: che mia figlia non dorma nel suo lettino è un problema per me, perchè penso che lei ha bisogno di nanne e mi spiace vederla morta dalla stanchezza ma indomitamente sveglia.
Mi spiace che pianga ad andare a letto.
Mi spiace che non sia felice, ecco.
E cercavo una soluzione per metterla a dormire nel suo lettino felice.
Ma, ripensandoci, mi sono resa conto che per lei non dormire in questo momento non è un problema.
E' un problema mio, non suo. Lei se ne frega.
Ora, io non sono della scuola di pensiero per cui si deve "accontentare" i figli sempre e comunque, ma mi sono resa conto che potevo darle più fiducia, almeno per quanto riguardava i pisolini diurni, e lasciarle fare un pò a modo suo, magari continuando a proporle il lettino, ma non angosciandomi più di tanto se non ci vuole stare, consentendo - a lei e anche a me perchè no- di trovare un modo nuovo, un ritmo nuovo.
Per scoprire, magari, che fra due giorni, le cose saranno diverse
Insomma, mi accorgo che l'ansia da prestazione ("sarò un brava mamma"?), il bisogno di controllo ("si deve fare così perchè così è giusto") e anche una certa cultura genitoriale intorno a me, a volte mi portano a preoccuparmi e a trovare dei problemi anche quando il problema, forse, non c'è
a voi non capita?
Insomma, mi accorgo che l'ansia da prestazione ("sarò un brava mamma"?), il bisogno di controllo ("si deve fare così perchè così è giusto") e anche una certa cultura genitoriale intorno a me, a volte mi portano a preoccuparmi e a trovare dei problemi anche quando il problema, forse, non c'è
a voi non capita?
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a chi non è mai capitato?
io credo che i bambini debbano esplorare per crescere e ci vuole elasticità mentale per accettare questo..e un po' di relax
hai ragione. Non si mettono certe cose a portata di bimbo.Sheireh ha scritto:Secondo me invece tutte queste cose si possono fare (magari non la prima, ecco, ma le altre che male fanno?), e se non si possono fare... non si mettono le cose a portata di un bambino, perché non può capire PERCHE' non le può fare.
e che il bimbo cresce e arriva dovunque!!! non si può spostare tutta una casa nell'ultimo ripiano!
sì. capita.LauraDani ha scritto:ieri sera pensavo a questo "problema" del dormire e mi sono resa conto che tante volte un problema non è tale se non nella nostra testa.
Cerco di spiegarmi: che mia figlia non dorma nel suo lettino è un problema per me, perchè penso che lei ha bisogno di nanne e mi spiace vederla morta dalla stanchezza ma indomitamente sveglia.
Mi spiace che pianga ad andare a letto.
Mi spiace che non sia felice, ecco.
E cercavo una soluzione per metterla a dormire nel suo lettino felice.
Ma, ripensandoci, mi sono resa conto che per lei non dormire in questo momento non è un problema.
E' un problema mio, non suo. Lei se ne frega.
Ora, io non sono della scuola di pensiero per cui si deve "accontentare" i figli sempre e comunque, ma mi sono resa conto che potevo darle più fiducia, almeno per quanto riguardava i pisolini diurni, e lasciarle fare un pò a modo suo, magari continuando a proporle il lettino, ma non angosciandomi più di tanto se non ci vuole stare, consentendo - a lei e anche a me perchè no- di trovare un modo nuovo, un ritmo nuovo.
Per scoprire, magari, che fra due giorni, le cose saranno diverse
Insomma, mi accorgo che l'ansia da prestazione ("sarò un brava mamma"?), il bisogno di controllo ("si deve fare così perchè così è giusto") e anche una certa cultura genitoriale intorno a me, a volte mi portano a preoccuparmi e a trovare dei problemi anche quando il problema, forse, non c'è
a voi non capita?
e mi capita znche un giorno di essere super ansiosa per un problema (o presunto tale)
e di rasserenarmi e vedere tutto in altra luce dopo 7 gg.