disabilità

Il luogo del pensiero, dell'approfondimento, della discussione; società, politica, religione e tanto altro su cui riflettere, un occhio critico sul mondo che ci circonda.
Avatar utente
acqualimpida
Ambasciatore
Ambasciatore
Messaggi: 2736
Iscritto il: mar set 21, 2010 5:59 pm

Messaggio da acqualimpida » dom nov 21, 2010 6:11 pm

io penso che il discorso sia molto delicato..i sentimenti che si mettono in gioco durante la ricerca sono molti..quando diventi genitore i tuoi pensieri si concretizzano per ora rimangono solo pensieri..puoi parlare solo del bimbo ideale e non di quello reale..il mio compagno spesso e indelicato nelle espressioni, ma è il suo modo di esprimersi quando si trova in difficoltà..lui è terrorizzato dalla malattia in ogni suo modo di manifestarsi e quindi istintivamente la rifiuta in modo totale..poi non so se il modo diverso di pensare ai futuri figli dipenda anche dal fatto che io sono la donna e lui l'uomo..su questo chiedo anche i vostri pareri..penso che ci siano aspettative diverse tra i due genitori..
Io vorrei che lui affrontasse questa paura che lo paralizza con delle esperienze a contato con la disabilità..penso potrebbe essere per lui fonte di crescita personale..
Purtroppo quando sei a contato tutti i giorni con la sofferenza (lavoriamo in ospedale) una delle reazioni e quello di dire "qualsiasi cosa ma a me no! non voglio che succeda a me!" poi forse se ti trovi dentro la situazione trovi una forza che ti stupisce..


Avatar utente
emamè
Utente
Utente
Messaggi: 4499
Iscritto il: ven set 17, 2010 11:17 pm

Messaggio da emamè » dom nov 21, 2010 11:22 pm

acqualimpida ha scritto:io penso che il discorso sia molto delicato..i sentimenti che si mettono in gioco durante la ricerca sono molti..quando diventi genitore i tuoi pensieri si concretizzano per ora rimangono solo pensieri..puoi parlare solo del bimbo ideale e non di quello reale..il mio compagno spesso e indelicato nelle espressioni, ma è il suo modo di esprimersi quando si trova in difficoltà..lui è terrorizzato dalla malattia in ogni suo modo di manifestarsi e quindi istintivamente la rifiuta in modo totale..poi non so se il modo diverso di pensare ai futuri figli dipenda anche dal fatto che io sono la donna e lui l'uomo..su questo chiedo anche i vostri pareri..penso che ci siano aspettative diverse tra i due genitori..
Io vorrei che lui affrontasse questa paura che lo paralizza con delle esperienze a contato con la disabilità..penso potrebbe essere per lui fonte di crescita personale..
Purtroppo quando sei a contato tutti i giorni con la sofferenza (lavoriamo in ospedale) una delle reazioni e quello di dire "qualsiasi cosa ma a me no! non voglio che succeda a me!" poi forse se ti trovi dentro la situazione trovi una forza che ti stupisce..
cara, come ho già detto è probabilmente stata solo uno frase infelice, una cosa che la sensibilità di una donna probabilmente tollera meno, perchè in generale siamo più consapevoli anche prima di essere genitori a tutti gli effetti.
Mi sembra comunque che ne discutiate molto, cercando anche nuovi punti di vista, e questo è certamente costruttivo.

Non ti abbattere e continua a parlarne con lui! Per il resto come va?
Avatar utente
Lucia76
Ambasciatore
Ambasciatore
Messaggi: 4701
Iscritto il: mar nov 09, 2010 2:33 pm

Messaggio da Lucia76 » lun nov 22, 2010 3:13 pm

dico anch'io la mia visto che questo argomento mi coinvolge..
non è vero che quando si diventa genitori si cambia idea su questo, non è affatto detto e non è scontato. la risposta "vera", l'unica possibile per la vita è quella che ha dato Ste nel suo post e con la sua testimonianza..
Rispondi