Il figlio ateo
Forse perché vattelapesca non ha gli stessi valori di quella cattolica in cui alcuni o molti si crede.caterina ha scritto:Nel caso che hai citato tu, ok, posso anche essere d'accordo.
Ma in questo caso perchè indirizzarlo alla religione cattolica e non boh..a vattelapesca?
Tanto se son ateo uno vale l'altro...o no?
Credo che sia normale che una società dove il cattolicesimo e il cristianesimo sono presenti da tanti secoli possa portare avanti molti valori uguali pur essendo laica, e la stessa cosa è per un ateo.
Cioè voglio dire, l'importante è che un ateo non scelga quella strada perchè la più facile da percorrere.
Mi sembra oltremodo meno facile ma più giusto ciò che tu pensi Ila.
Quindi io ti cresco con i miei credo, quando tu sarai grande abbastanza da giudicare cosa è meglio fare, allora ti lascerò libero.
Ma far scegliere un bambino, o meglio, indirizzare un bambino verso una scelta che tra l'altro non collima con quelle della famiglia, aspettandosi che lui discerna (o anche no), mi pare troppo complicato e fors'anche un pò di comodo, appunto perchè le parrocchie organizzano tantissime cose.
Mi sembra oltremodo meno facile ma più giusto ciò che tu pensi Ila.
Quindi io ti cresco con i miei credo, quando tu sarai grande abbastanza da giudicare cosa è meglio fare, allora ti lascerò libero.
Ma far scegliere un bambino, o meglio, indirizzare un bambino verso una scelta che tra l'altro non collima con quelle della famiglia, aspettandosi che lui discerna (o anche no), mi pare troppo complicato e fors'anche un pò di comodo, appunto perchè le parrocchie organizzano tantissime cose.
Guarda, personalmente credo che la strada più semplice sia essere finto-cattolico-pratico-come voglio. Cioè battezzo e faccio fare la comunione e poi me ne infischio del resto.caterina ha scritto:Cioè voglio dire, l'importante è che un ateo non scelga quella strada perchè la più facile da percorrere.
Mi sembra oltremodo meno facile ma più giusto ciò che tu pensi Ila.
Quindi io ti cresco con i miei credo, quando tu sarai grande abbastanza da giudicare cosa è meglio fare, allora ti lascerò libero.
Ma far scegliere un bambino, o meglio, indirizzare un bambino verso una scelta che tra l'altro non collima con quelle della famiglia, aspettandosi che lui discerna (o anche no), mi pare troppo complicato e fors'anche un pò di comodo, appunto perchè le parrocchie organizzano tantissime cose.
Essere atei ( ed esserlo per un motivo) non è per niente semplice.
Almeno,probabilmente sarebbe molto più facile fare quel che fan tutti (parlo della mia realtà in particolare) e non fare la "pecorella smarrita".
quotoElisa ha scritto:Guarda, personalmente credo che la strada più semplice sia essere finto-cattolico-pratico-come voglio. Cioè battezzo e faccio fare la comunione e poi me ne infischio del resto.
Essere atei ( ed esserlo per un motivo) non è per niente semplice.
Almeno,probabilmente sarebbe molto più facile fare quel che fan tutti (parlo della mia realtà in particolare) e non fare la "pecorella smarrita".
non capisco cosa dia tanto fastidio
tommaso non fa religione a scuola nè la farà fino a quando sarà in grado (scuola superiore?) di scegliere da solo
ma ciò che a me dà più fastidio è l'ipocrisia, allora i cattolici divorziati/ evasori/ opportunisti vanno bene, ma gli atei che lasciano andare in parrocchia il figlio no, perchè sono opportunisti? ma poi opportunisti de che visto che la chiesa ha il contributo statale?
e ripeto io mio figlio non lo porto in chiesa nè in oratorio, ma queste alzate di scudi mi lasciano perplessa
Sarà che da noi c´è agli Scout una comunità molto mista (musulmani,atei etc etc)
e tutti sono felicissimi di insegnare i valori cattolici anche a chi non è cattolico,
ma questa chiusura proprio non la comprendo.
Questa frase poi meno che mai
"Cioè voglio dire, l'importante è che un ateo non scelga quella strada perchè la più facile da percorrere."
E chi dice che sia un percorso facile?
Se dovessi iniziare a credere nel Dio cattolico sarebbe un percorso sicuramente arduo,
perché a me le cose fatte a cazzo di cane non sono mai piaciute.
Per credere devi avere fede e la fede se non ce l´hai la devi in qualche modo
far entrare nella tua vita e per un ateo è una cosa complicatissima!
Non voglio esonerarmi dalla responsabilità della scelta per mio figlio,infatti
comunque non l´ho battezzato e finora non ho mai frequentato la chiesa,
ma desidero che sviluppi un senso critico ed un suo pensiero e credo che
non sia impossibile.
I tempi sono precoci,ma comincio ad interrogarmi.
Non mi vergogno nemmeno dei miei tentennamenti (dovrei forse?) e non mi
pongo sul piedistallo del "Dio non esiste" perché fondamentalmente io
NON SO e non ho la presunzione di saperlo.
Una cosa è sicura..se ci dovesse essere Dio non lo vedrei così restio ad accogliere nella
sua comunità persone rispettose,amorevoli ed aperte.
e tutti sono felicissimi di insegnare i valori cattolici anche a chi non è cattolico,
ma questa chiusura proprio non la comprendo.
Questa frase poi meno che mai
"Cioè voglio dire, l'importante è che un ateo non scelga quella strada perchè la più facile da percorrere."
E chi dice che sia un percorso facile?
Se dovessi iniziare a credere nel Dio cattolico sarebbe un percorso sicuramente arduo,
perché a me le cose fatte a cazzo di cane non sono mai piaciute.
Per credere devi avere fede e la fede se non ce l´hai la devi in qualche modo
far entrare nella tua vita e per un ateo è una cosa complicatissima!
Non voglio esonerarmi dalla responsabilità della scelta per mio figlio,infatti
comunque non l´ho battezzato e finora non ho mai frequentato la chiesa,
ma desidero che sviluppi un senso critico ed un suo pensiero e credo che
non sia impossibile.
I tempi sono precoci,ma comincio ad interrogarmi.
Non mi vergogno nemmeno dei miei tentennamenti (dovrei forse?) e non mi
pongo sul piedistallo del "Dio non esiste" perché fondamentalmente io
NON SO e non ho la presunzione di saperlo.
Una cosa è sicura..se ci dovesse essere Dio non lo vedrei così restio ad accogliere nella
sua comunità persone rispettose,amorevoli ed aperte.
Non posso che ammirare la tua umiltà intellettuale, e, sì, lo credo anche io fortemente, Dio le accoglierebbe a braccia aperte prsone rispettose, amorevoli ed aperte.Ambra ha scritto:Non mi vergogno nemmeno dei miei tentennamenti (dovrei forse?) e non mi
pongo sul piedistallo del "Dio non esiste" perché fondamentalmente io
NON SO e non ho la presunzione di saperlo.
Una cosa è sicura..se ci dovesse essere Dio non lo vedrei così restio ad accogliere nella
sua comunità persone rispettose,amorevoli ed aperte.