barbarab ha scritto:grazie, ma sai la mia rabbia qual'è? e che purtroppo i pedofili sono persone insospettabili molto vicino alla famiglia, e ti senti impotente, almeno io , nei confronti dei tuoi figli, perchè magari è un nonno, uno zio, un papà di un amichetto di giochi, è questo che mi spiazza e mi fa incazz... perchè mi sento impotente, non riuscirò mai e poi mai a proteggere mio figlio, e se succede e io non me ne accorgo???? e se succede e io non riesco ad aiutarlo perchè mi ricordo il mio passato?????
Secondo me riuscirai ad aiutarlo..tu ricorderai come ti sentivi tu, quali erano i tuoi stati d'animo...perchè io sono sicura che, anche se non ne hai parlato a parole, con lo sguardo ti "vedo" ad implorare aiuto, ad implorare che qualcuno ti "costringesse" a dire cosa ti fose successo!
Sono sicura che saprai stargli vicino!
barbarab ha scritto:ma lo sai che la mia paura è che riaffiori tutta la rabbia , la solitudine, lo sconforto , prego che non succeda mai e poi mai , non dovrebbe succedere a nessun bambino.
Rabbia e sconforto credo che purtroppo riaffioreranno, ma tu saprai gestirli e saprai stare accanto a qualunque bambino avrà bisogno del tuo aiuto!
barbarab ha scritto:
invece io paradossalmente non ho detto niente ad Andrea nel senso frasi del tipo se qualcuno ti tocca dillo a mamma e papà, forse dovrei iniziare, ma lo vedo tanto fragile e sensibile che non vorrei confonderlo, boh!!!!!!! oppure è un mi omodo pre difendermi il non accettare che potrebbe succedere, non lo so......
Scusa non ricordo quanto ha Andrea...secondo me dai 2-3 anni i bambini
cominciano ad essere interessati al proprio sesso, soprattutto da quando cominciano a stare senza il pannolino...ed è giusto cominciare a dare loro un'educazione sessuale, spiegando innanzitutto differenze tra maschi e femmine e facendo identificare il prorio bimbo come un maschio o una femmina.
Secondo me quindi è giusto che tu cominci a far capire a tuo figlio che è un maschietto e che solo mamma e papà possono cambiargli il pannolino o aiutarlo in bagno.
Non pensare al fatto che potrebbe accadergli quello che è accaduto a te, non cercare di "difenderti" dal questo pensiero fisso...rischi di "cadere" nella subdola trappola di chiudere gli occhi e di non voler vedere le cose, magari vedendo cose che non esistono o peggio ancora di non saper riconoscere cose che invece ci sono. Insomma potresti non essere in grado di distinguere realtà da fantasia.
Scusa se sono così diretta, ma ti assicuro che il rischio è questo.
Senza imbarazzo nè nervosismi comincia ad affrontare il discorso con tuo figlio, magari può esserti di molto aiuto il suo papà visto che è un uomo...così si rinforzerà ancora di più il loro rapporto.
Un abbraccio e stai serena, che Andrea ha una mamma che saprà difenderlo da tutto e da tutti! :bacio: