Accompagnare i proprio figli nel percorso Cristiano...

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kikkacdc

Messaggio da kikkacdc » mar ott 05, 2010 9:35 am

Io mi sento proprio come te, legata solo da un sottilissimo filo alla Fede e a Dio. I miei non sono credenti ed io mi sono avvicinata alla Fede solo da qualche anno. Mio marito invece è credente ma siamo entrambi non praticanti perchè non crediamo nella Chiesa in quanto istituzione e in tutto quello che c'è dietro. Se devo pregare lo faccio per conto mio, quando sento il bisogno di farlo. Mio figlio ancora è piccolo ma quando crescerà non farò l'errore dei miei di non fargli fare l'ora di religione perchè comunque dovrà lui da solo,crescendo, scegliere quale via prendere e se la scuola potrà insegnargli la via religiosa "classica" io (quandosarà grande abbastanza) potrò fargli conoscere il mio punto di vista.
E' giusto accompagnarli,come fai tu, nel loro percorso e poi crescendo sarannoin grado di fare la loro scelta.


susialle

Messaggio da susialle » mar ott 05, 2010 9:36 am

caspiterina!!!!! argomento spinoso!

Mi permetto di giudicare.... non credo tu sia atea, hai in realtà il desiderio di credere e per questo già credi.....

e questo lo dico per porre l'accento sulla differenza tra chi dice sceglie "sono attea e non battezzo" e chi "vorrei ma non mi sento all'altezza".


Posto questo, quasi tutti passano un periodo più o meno lungo di distacco dalla chiesa, è fisiologico quando necesario per credere.
Cerco di spiegarmi, un bambino ai primi anni di catechismo è affascinato dalla storia di Gesù, crede ancora a babbo natale e alle fate.... per cui tutto è possibile!
Poi, ci si sveglia ritrovandosi adulti.... iniziano le delusioni dal mondo, dagli amici.. e diventa NECESSARIO rivalutare tutto con senso critico.... compresa la religione! E quì non è certo facile, tra i contrasti del mondo odierno e i dogmi che ho ci credi o no.....
ed ecco... la FEDE è un DONO!!!!!

Tuttavia, ultimamente, noto che molti che hanno difficoltà a credere sono in reatà "ignoranti" sulla fede.
Anche io, mi sono riavvicinata alla chiesa poco prima del matrmonio.... con Dio non ho mai staccato, non l'ho mai rinnegato, non l'ho mai dimenticato....
il mio riavvicinamento è iniziato quando un prete mi ha spiegato in maniera molto chiara cose che non capivo.... di lì è partito un cammino non catechistico in cui io non mi sono fermata all'apparenza ma ho chiesto e mi è stato spiegato.....
pian piano mi sono accorta di credere in maniera più viva.... e il cammino è ancora in corso e credo lo sarà sempre!

Questo è il consigio che ti dò: parla dei tuoi dubbi con un prete, un frate o chi che sia.... pretendi risposte, e se la risposta non ti piace insisti.... cambia prete, fai altre domande!
Alla fine avrai delle risposte, saprai ciò a cui tu credi (e non è detto che ritrovi la fede) e per conseguenza saprai cosa rispondere ai cuccioli nel massimo della coerenza!
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Messaggio da Lella » mar ott 05, 2010 9:48 am

Guarda io la vedo come un'opportunità anche per me, di ripercorrere un cammino che a volte devia, si ferma ma che è bello riprendere, riprendere poi da madre ha un grande valore aggiunto.
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Messaggio da caterina » mar ott 05, 2010 10:11 am

Ne ho parlato anche con Set e mia sorella (catechista).
Mia sorella dice che questi bimbi vengono seguiti doppiamente perchè lontani, a casa, dall'ambito cristiano.
Ma io mi pongo sempre la stessa domanda.
E l'esempio?
Forse l'esempio lo danno gli altri adulti di riferimento.
Set ad esempio diceva che sarebbe bello che ad andare a messa con i bimbi fossero la zia, i nonni, insomma chiunque abbia voglia di condividere questo percorso con il bambino.

p.s. in tutto ciò mi ritengo fortunata a non avere almeno questo problema mi dualità ahahaha!
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Messaggio da Patrizia » mar ott 05, 2010 10:41 am

Tati .... ne abbiamo parlato anche qui

http://www.noimamme.it/forum/showthread.php?t=102159
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Messaggio da lenina » mar ott 05, 2010 10:45 am

caterina ha scritto: Sinceramente trovo assurdi quei genitori che accompagnano i figli a messa alla domenica e li vengono a riprendere a messa finita.
quindi se un bimbo figlio di genitori non credenti decide di voler seguire il percorso religioso non bisogna permetterglielo?
Oppure i genitori devono diventare credenti per forza?
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Messaggio da tati » mar ott 05, 2010 11:20 am

Scusate se ho scritto il post poi sono sparita nel nulla.
Adesso dovrebbe essere tornato tutto normale( adsl arrivata!) e dovrei esserci di più, spero.
Franci71 ha scritto:patty ha aperto un post simile qualche giorno fa.
credo che da mamma, più di così tu non possa fare.
fai bene a "seguirla" nel suo volere far parte della chiesa e il volersi accostare ai sacramenti.
non puoi e non devi essere falsa con lei e quindi, se te la senti, fai bene a dedicarle un'ora per la messa... anche se tu dici che quest'ora non è per il Signore.

tu non la senti così, ma in fondo in fondo è così tati!
nel momento in cui entri in chiesa, qualsiasi sia la ragione, tu entri nella casa di Dio!!
dimostri di volergli bene perchè scusa... mica vai a casa delle persone a cui non credi e a cui non vuoi bene vero?

se ely ti farà delle domande a cui tu non vorrai o non saprai rispondere so per certo che ciò che le dirai sarà la cosa giusta!
ogni mamma fa sempre la cosa giusta per i propri figli...
magari ely farà tornare in te quella fede che dici sia persa perchè anche ely è uno "strumento del Signore".
mi scuso con Patty allora, non avendo l’ adsl non guardavo i post presenti prima di scriverne uno mio( era già un miracolo riuscire a inviarne uno, sigh).

Fra, da un certo punto di vista quello che dici è vero.
Ma pensandoci bene no, io per mia figlia andrei anche in casa di chi non apprezzo o a cui non voglio bene.
Certo, non andrei in casa di chi ritengo negativo, o che ritengo possa far del male a mia figlia, ma andrei in casa di chi non ho vicino nella mia vita se lei, per qualche ragione, me lo chiedesse.
Penso ad un amichetta, io ho il diritto di dirle no, non voglio che frequenti tal persona, solo perché non mi trovo particolarmente con la madre? No, non lo farei mai.
Direi di no se credessi che frequentare quella famiglia potrebbe portare negatività in mia figlia, questo si invece.
Difatti sono certa che seguire la chiesa, seguire il suo percorso, non le possa far male, o meglio lo spero davvero.
So che affidarla a chi è in grado di seguirla davvero è una scelta positiva, mi sento tranquilla in questo.

pinnetta72 ha scritto:ti spiego: spesso chi si allontana o si sta riavvicinando, ha timore, timore di essere giudicato, o di trovare un prete etc. che non abbia quel giusto atteggiamento e quel calore e attimo in più che si desidera. la cosa importante e fondamentale è non essersi mai allontanati (rinnegando) Dio, spesso leggoe sento, mi sono allontanato dalla Chiesa. ma cosa si intende? la Chiesa come struttura ediliza e di uomini del clero, o ci si è allontanati da Dio? una volta capito questo, si può fare il passo successivo. questo intendevo, prima si deve sapere da cosa e chi ci si è allontanati, in modo da trovare la giusta strada da seguire.
io mi sono allontanata decisamente dal Dio, non dalla chiesa o da quel che la circonda.
Anche se di pari passo ovviamente succede pure quello, ma non è stato un allontanamento dovuto alla chiesa, alla struttura edilizia o ai preti incontrati nei miei anni di vita.
Anzi, su questo io sono anche molto contenta, a parte una breve parentesi di 8 anni nella parrocchia dove stavo fino a giugno, dove non mi sono sentita comunità ne famiglia; ma da bambina avevo un prete che ci seguiva, e ora ho conosciuto il nostro nuovo prete e lo trovo decisamente adorabile.
caterina ha scritto:Ho risposto a Patty di là.
Per me è argomento spinoso.
Io credo e frequento.
Ho fatto anche la catechista.
Sinceramente trovo assurdi quei genitori che accompagnano i figli a messa alla domenica e li vengono a riprendere a messa finita.
Io credo che l'esempio che possiamo dare ai nostri figli sia la linfa vitale della famiglia.
D'altro canto però dovrei precluderti una esperienza?
Ma che poi...non è esperienza...non è che si va al luna park.
E' una cosa fondamentale, nella vita, avere fede.
Andare al catechismo è importante, comunione e cresima sono due sacramenti-fulcro.

Non so, ho le idee confuse.
Se hai le idee confuse tu, figurati io Cate.
Che comunione e cresima siano due sacramenti fondamentali lo credo anche io, difatti mai ho pensato di non farli vivere a mia figlia.
Ma ho sempre pensato di farli vivere a lei, e io di star ben distante da tutto.
Di essere uno di quei genitori che l accompagna a messa, e torna ad ora finita.
Invece mi rendo conto che per lei, unicamente per lei però, posso anche fare un'altra cosa; seguirla un po’ più da vicino, ascoltarla, starle accanto.
Ambra ha scritto:io semplicemente sono atea e lascio ai miei figli la scelta di credere in quello
che gli pare e piace.
Non credo che li "accompagnerei" come fai tu addirittura cantando in chiesa..
tollerante si,fessa no..capisci?
Cioè,io innanzitutto mi sentirei ipocrita e non voglio che loro imparino da me l´ipocrisia.
Li accompagnerei fisicamente,ossia:vuoi andare in chiesa?
Ok,ti ci accompagno ma non sono io la persona competente in materia per spiegarti
qualcosa che non ho:la fede e la paura dell´ignoto.
Siccome ho un figlio piuttosto perspicace,quando mi arrivano le domande
"hot" io gli rigiro la domanda :TU cosa credi?

Mi sembra di capire che tu sia in una fase di confusione sul tuo credo,
quindi ti consiglio di parlarne liberamente con tua figlia..non devi "vregognarti" di
vacillare nella tua fede,perché credo che sia il sentimento più umano in termini
di religione.

Coraggio
Non credo però sia nemmeno giusto riversare su mia figlia tutto quello che io, in 26 anni di vita, ho potuto pensare e non comprendere, o comprendere, insomma.
Credo sia più giusto non parlarle dei miei punti interrogativi a cui non ho risposta nemmeno io, perché è certo che parlando di questo quel suo avvicinamento alla chiesa finisca miserabilmente subito.
E non sono io a doverle dire in cosa credere, ma è lei che segue una strada, ed io la posso semplicemente accompagnare.
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Messaggio da tati » mar ott 05, 2010 11:33 am

Rie ha scritto:Francy, mi fa molto piacere leggere queste tue parole di credente, perché non in tutte le parrocchie l'indirizzo è questo.
Anzi, a me sembra che negli ultimi anni si stia andando nella direzione opposta (meglio pochi fedeli ma "sicuri", che tanti fedeli ma con influenze esterne "relavitiste").
Il che ha una certa logica a guardarla dal punto di vista dell'istituzione ecclesiastica, ma non mi torna rispetto all'idea del pastore, dell'accoglienza dei bimbi.
Leggere Franci in questi argomenti è fantastico, vero?
Ho vissuto in una parrocchia fino a pochi mesi fa, e mi sono trasferita da poco qui.
Ho notato già molte differenza, seppur siamo a 4 chilometri di distanza.
Lo scorso anno alla messa di inizio cammino di catechismo c’erano pochissimi bambini, nella vecchia parrocchia.
Una messa lunga, noiosa, e i bambini stanchi.
I bambini che avevano fatto la cresima i mesi precedenti? Spariti.

Ieri alla messa i bambini si sono divertiti, si 110 bambini ne mancavano solo 12.
E c’erano anche i bambini che hanno ricevuto la Cresima a maggio.
È stato strano vederli lì, vedere che loro stessi, senza obblighi, decidano di frequentare la chiesa ancora.
Vuol dire che veramente questo Prete ha fatto un passo avanti, è riuscito a migliorare davvero un po’ la comunità.
E non li tratta da bambini, ma fa con loro un percorso di vita ora, accompagnandoli nei loro perché senza dire loro è Dio che lo dice.

La messa è stata cantata, gioiosa, felice.
Una messa per bambini, insomma. E forse alla fine la cosa più importante, per aiutare davvero questi bambini, è trovare il giusto modo per rendere facile la parola di dio, in un mondo in cui ormai i genitori non sono quasi più in grado di seguirli( parlo per me, chiaro)..
susialle ha scritto: Questo è il consigio che ti dò: parla dei tuoi dubbi con un prete, un frate o chi che sia.... pretendi risposte, e se la risposta non ti piace insisti.... cambia prete, fai altre domande!
Alla fine avrai delle risposte, saprai ciò a cui tu credi (e non è detto che ritrovi la fede) e per conseguenza saprai cosa rispondere ai cuccioli nel massimo della coerenza!

Credo che questa parte io l’ abbia già vissuta, e non mi ha aiutato molto.
Ho chiesto, ho domandato, ma non ci sono risposte ai perché della vita se non risposte futili, inutile, e che per me non hanno un vero senso.
C’è chi dopo un grande dolore si avvicina ancora di più alla chiesa, e chi invece se ne allontana.
Un esempio; a 23 anni ho perso un amico, in un incidente davvero stupido.
Io mi sono ancora più allontanata dalla chiesa, anche se già da diversi anni era così. Un amico carissimo invece in quel preciso momento ha deciso che per lui era ora di cambiare, e sta studiando per diventare lui stesso prete.
Un dolore tanto grande come la perdita di un amico ti stravolge, in un modo o nell’ altro.
caterina ha scritto:Ne ho parlato anche con Set e mia sorella (catechista).
Mia sorella dice che questi bimbi vengono seguiti doppiamente perchè lontani, a casa, dall'ambito cristiano.
Ma io mi pongo sempre la stessa domanda.
E l'esempio?
Forse l'esempio lo danno gli altri adulti di riferimento.
Set ad esempio diceva che sarebbe bello che ad andare a messa con i bimbi fossero la zia, i nonni, insomma chiunque abbia voglia di condividere questo percorso con il bambino.

p.s. in tutto ciò mi ritengo fortunata a non avere almeno questo problema mi dualità ahahaha!
ecco, Ely spesso va a messa con i nonni, con gli zii.
Questo lo ritengo fantastico; è un cammino di fede suo che sta in qualche modo colpendo tutti noi, lei che chiede, lei che vuole comprare libri di preghierine, lei che ha così voglia di Dio e di Gesù.
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